Sei anni di carriera, per una console, sono un risultato importante e spesso sinonimo di un successo solido. Se in questi sei anni la console in questione può vantarsi di aver ospitato due generazioni di Pokémon, la rinascita di una saga come Fire Emblem e i remake di due Zelda che hanno fatto la storia, il tutto impreziosito da una serie di gemme che partono dai pochi spicci di un titolo eShop come SteamWorld Dig a quelli di un gioco da negozio come Bravely Default, abbiamo la certezza di avere di fronte la console più interessante della sua generazione, nonché un’esponente ampiamente all’altezza di quella prestigiosa dinastia che sono le console portatili made in Nintendo. Perché Nintendo 3DS, la piccola grande fuoriserie del colosso di Kyoto che ha spento la sesta candelina lo scorso 26 febbraio, può permettersi di guardare negli occhi quei Nintendo DS e Game Boy che hanno riscritto la storia del videogioco: forse mancando della loro originalità, ma con una libreria di giochi che nulla ha da invidiare a tali antenati.
Senza ulteriori indugi, cerchiamo di dare una panoramica soddisfacente con una top 10 dei migliori giochi per Nintendo 3DS.
Nota: le date di uscita si riferiscono al mercato giapponese.
10 – Attack of the Friday Monsters! (Level 5, 2013)
Apro questa classifica con un gioco indubbiamente atipico, ma ascrivibile a quegli stilemi che hanno reso il Giappone un riferimento culturale per milioni di persone sparse nel mondo. Perché in Attack of the Friday Monsters! vestirete i panni di un bambino, Sohta, nato e cresciuto nel Sol Levante, la cui infanzia coincide con gli anni in cui il paese si preparava a spiccare il volo: siamo nel 1971, è l’epoca d’oro dei kaiju (i giganteschi mostri della cinematografia nipponica, tra i quali Godzilla è il più celebre) e le vacanze estive stanno per cominciare. Queste tre caratteristiche si fondono in un gioco breve (l’avventura principale dura circa cinque ore) ma dir poco delizioso, con un realismo commovente che vi farà sentire per davvero nel Giappone rurale dei primi anni ’70. Muovendovi in un piccolo mondo tridimensionale reso con estrema cura risolverete piccoli e grandi misteri che circondano la comunità, il tutto affiancati dai vostri amici e da un minigioco di carte basato proprio su kaiju divertente quasi quanto il titolo stesso. Questo decimo posto è dato soprattutto per onestà intellettuale – è un gioco che può non piacere a tutti e che risulta indubbiamente meno corposo rispetto ad altri nomi che vedremo.
Personalmente, però, ritengo Attack of the Friday Monsters! una gemma con pochi paragoni su Nintendo 3DS. È disponibile esclusivamente su eShop.
9 – Rune Factory 4 (Neverland Co., 2012)
Passiamo da una nicchia all’altra. Se Attack of the Friday Monsters! strizzava l’occhio a un pubblico romantico legato a una certa visione del Giappone, Rune Factory 4 è il titolo perfetto per chiunque ami quel raro miscuglio che sono i giochi di ruolo intrecciati ai simulatori di vita reale, il tutto con una vigorosa spolverata di estetica anime. Nata su Nintendo DS come spin off della celebre saga di Harvest Moon, quella di Rune Factory ne costituisce una versione più vicina ai giochi di ruolo tradizionali, includendo comunque una forte componente agricola fatta di semi di rapa, zappe e campi. Il mix funziona: la serie si guadagna in breve tempo un pubblico affezionato che giustifica la creazione, in tutto, di ben sei episodi nel giro di sei anni. L’ultimo di questi, Rune Factory 4, sbarca su Nintendo 3DS nel 2012 mantenendo intatta la formula vincente e aggiornandola con la grafica della nuova console. L’arrivo in Occidente di questo titolo fu piuttosto travagliato, dato il fallimento nel 2013 dei produttori della Neverland Co., ma dal 2014 è disponibile anche da noi su eShop.
Se cercate un gioco ricco di colpi di spada, spinaci e flirt, Rune Factory 4 è uno dei titoli più interessanti sulla console.
8 – Fire Emblem Awakening (Intelligent Systems, 2012)
Il primo gioco di questa classifica che non ha bisogno di presentazioni. Fire Emblem Awakening è senza dubbio uno dei titoli più noti nella libreria di Nintendo 3DS, pubblicato nel 2012 senza troppe fanfare e inaspettatamente capace di riportare sulla bocca di tutti una saga vicina al fallimento dopo anni di anonimato. Lo scheletro di Awakening è, nella sostanza, lo stesso di ogni altro titolo di questa serie, nata nel 1990 su NES: guidate un piccolo esercito su un campo di battaglia a scacchiera rispettando una sequenza di turni, migliorando l’armamentario col proseguire del gioco. Quello che ha permesso al titolo per 3DS di stravincere è stata una combinazione di semplificazioni narrative e meccaniche (su tutte: la rimozione della morte permanente), capace di attirare un pubblico fino ad allora alienato dalla difficoltà spesso associata ai giochi di Fire Emblem. Approccio che, è innegabile, non è stato ben accolto dai fan storici, e che a prescindere rende Fire Emblem Awakening un episodio più debole rispetto a molti suoi predecessori, creati senza le preoccupazioni di questo episodio.
Preso come titolo a sé, però, Awakening rimane un ottimo gioco degno di ogni libreria 3DS, con l’enorme pregio di aver resuscitato una saga considerata già morta. L’altro capitolo esclusivo per Nintendo 3DS, Fire Emblem Fates, risolve alcuni problemi del predecessore risultando ancora più valido.
7 – The Legend of Zelda: A Link Between Worlds (Nintendo EAD, 2013)
La saga di Zelda è sinonimo di garanzia. È genuinamente difficile trovare un titolo di questa serie che non regali ore di divertimento e meraviglia, e The Legend of Zelda: A Link Between Worlds non è da meno. Questa nuova avventura nella terra di Hyrule vi porrà contro il malvagio Yuga, mago dotato di un potere straordinario: trasformare le persone in quadri. Anche Link sarà colpito dalla maledizione, ma grazie a un bracciale magico potrà tornare in tre dimensioni ogni volta che vorrà. Nei fatti il gioco è poco più di un remake (e tali erano le intenzioni degli sviluppatori in un primo momento) di un mostro sacro della storia videoludica, The Legend of Zelda: A Link to the Past, con il mondo della Luce e delle Tenebre riproposti fedelmente dall’originale. Ed è probabilmente questo suo essere “un remake che non è un remake” a rendere A Link Between Worlds un buon titolo, ma indubbiamente minore rispetto ad altre avventure dell’eroe in tunica verde. Nel complesso un ottimo episodio, ma la sua fedeltà pedissequa all’originale lo rende forse uno degli ultimi Zelda nell’ipotetica classifica di “Zelda da giocare prima di morire”.
Spoiler: prima di morire meritano di essere giocati tutti. Perfino i CD-i.
6 – Mario Kart 7 (Nintendo EAD Group No. 1 e Retro Studios, 2011)
Altro titolo che dice già tutto col proprio nome. Mario Kart 7 è divertente, c’è poco da dire: decine di tracciati e di veicoli, centinaia di combinazioni per rendere il proprio kart più competitivo che mai, possibilità di sfidare giocatori di tutto il mondo con l’online. Meno innovativo del predecessore, Mario Kart DS (anche perché, per ovvi motivi, è stato quello il primo Mario Kart in 3D su console portatile), Mario Kart 7 rimane comunque un gioco estremamente valido che ogni possessore di Nintendo 3DS dovrebbe avere nella propria libreria.
5 – Bravely Default (Silicon Studio e Square Enix, 2012)
Bravely Default è solo l’ultimo erede di quella prestigiosa dinastia inaugurata trent’anni fa dal primo Final Fantasy. Mantenendo intatta la cura per il dettaglio, Square e Silicon Studio formano un’accoppiata vincente per quello che è uno dei migliori giochi di ruolo su Nintendo 3DS. Tra i molteplici pregi, un sistema di combattimento complesso ed avvincente grazie all’introduzione delle meccaniche di Brave e Default (riassumibili con: se aspetti ad attaccare, dopo picchi più duro), capaci di dimostrare che può ancora esistere innovazione per i giochi a turni. E dici poco. Il gameplay è poi arricchito da un elaborato sistema di classi, in grado di rendere unico ciascun party e contribuendo a raggiungere una notevole profondità di gioco. Aggiungeteci una trama ben congegnata (a parte alcune clamorose sbavature), una colonna sonora degna di un film e una direzione artistica originale grazie alla combinazione di personaggi in tre dimensioni e sfondi disegnati e vi troverete di fronte uno dei cavalli di razza di Nintendo 3DS. Da non perdere.
4 – Animal Crossing: New Leaf (Nintendo EAD, 2012)
Animal Crossing è uno degli esempi migliori della maggior versatilità delle console portatili rispetto a quelle fisse: la serie nasce nel 2001 su GameCube per poi spostarsi nel 2005 su Nintendo DS, diventando da allora una delle colonne dell’offerta Nintendo per le console da tasca. E pur essendo stato pensato per essere giocato in salotto, Animal Crossing si presta alla perfezione alle necessità di chi ama giocare in giro, con i suoi ritmi, i suoi meccanismi, il contatto tra giocatori. E l’ultimo episodio principale della serie, Animal Crossing: New Leaf, esalta tutti i pregi dei predecessori, con un mondo grande come una città ricco di abitanti, dettagli, storie da scoprire, case da ammobiliare, angoli nascosti. Con una varietà che mai come qui è ampia oltre ogni immaginazione, regalando decine (centinaia) di ore di gioco.
Il “Sim City” di Nintendo è uno dei titoli imprescindibili per chi ha un 3DS, poche storie.
Menzioni speciali
E prima del podio, le menzioni speciali. Per prima cosa i remake, sui quali spiccano i due Zelda, Ocarina of Time e Majora’s Mask, oltre al recentissimo Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, rifacimento del secondo episodio con diverse aggiunte. Degni di nota anche i Super Mario, New Bros. 2 e 3D Land, capaci di esprimere in maniera convincente le due anime dell’idraulico baffuto, bi- e tridimensionale. Altri titoli appetitosi sono Azure Striker Gunvolt, dal forte retrogusto di Mega Man (i creatori sono gli stessi di Mega Man Zero), Stella Glow, un incrocio ben riuscito tra Fire Emblem e Final Fantasy Tactics, Resident Evil: Revelations, prova tecnica impressionante, Luigi’s Mansion 2, riuscito sequel dell’indimenticabile episodio per GameCube, Smash Bros., Monster Hunter 4, Kirby: Planet Robobot, Super Mario Maker e gli episodi di Phoenix Wright, incluso un crossover con Professor Layton.
Moltissimi altri meriterebbero di essere citati, a ulteriore testimonianza dell’altissima cifra stilistica raggiunta dalla libreria di Nintendo 3DS dopo sei anni di onorata carriera.
3 – Pokémon Sole e Luna (Game Freak, 2016)
È matematicamente impossibile redigere una top 10 di una qualsiasi console portatile di Nintendo senza includere un gioco Pokémon tra le prime posizioni. Non certo per sudditanza al brand (e trovandosi su un sito chiamato Johto World è innegabile si sia un po’ di parte), ma per come la saga dei mostriciattoli sia riuscita fin dalla sua nascita a riscrivere la definizione di “portable gaming”, ossia di giocare ai videogiochi dovunque si voglia, mantenendo una costanza negli anni con pochissimi paragoni nel settore. Pokémon Sole e Luna non sono da meno, e anzi hanno voluto strafare: proprio nel ventennale della serie Game Freak ha deciso di riscrivere alcuni dogmi sacri, come i capipalestra, introducendo nuove meccaniche e creando un gameplay impeccabile spalmato su un arcipelago di isole -tenendo conto che le sei precedenti generazioni si sono svolte su blocchi continui di terra, è questo stesso un azzardo-. Se Pokémon XY hanno il pregio di aver introdotto, tra le altre cose, il 3D nella saga principale, Pokémon Sole e Luna perfezionano questo e numerosi altri aspetti.
Per sapere meglio cosa ne penso vi rimando alla recensione dello scorso dicembre, in breve vi dico: recuperateli. Non ve ne pentirete.
2 – Steam World Dig/Heist (Image & Form, 2013/2016)
Con questo piazzamento baro due volte. La prima perché i due Steam World, gioielli a vapore di quei geniacci della Image & Form, non sono esclusive Nintendo 3DS, al contrario di tutti i giochi visti finora; la seconda perché, lo avrete già notato, metto due titoli in una sola posizione. C’è una spiegazione per entrambi i punti però: nel primo caso la saga di Steam World nasce proprio su Nintendo 3DS, e Dig è nella sua sostanza più profonda un omaggio alla leggenda di Metroid, nel secondo caso entrambi gli episodi, benché caratterizzati da gameplay radicalmente diversi, nascono dalla stessa filosofia.
Steam World Dig è un gioco che mescola, nei fatti, l’esplorazione alla Metroid (per l’appunto) con meccaniche nello stile di Minecraft. Nei panni di Rusty, un cosiddetto “steambot” (robot a vapore), dovrete esplorare la miniera lasciatavi dallo zio scoprendo misteri sempre più inquietanti, prendendo a picconate un mondo bidimensionale e dettagliatissimo ricco di pietre preziose con cui comprarvi upgrade di ogni sorta. Premesse semplici, gameplay immediato, musice di contorno impeccabili: Steam World Dig è un gioiellino.
Steam World Heist ha radici meno facili da identificare rispetto a Dig, ma mantiene intatto il godimento elargito dal predecessore. Questa volta vestirete i panni di Piper, capitana di una ciurma di pirati steambot a caccia di tesori nelle periferie della galassia. Il gioco è a scorrimento laterale, costituendo un interessante (e riuscito) mix con la sua natura di gioco strategico a turni. Anche questo, come il primo della serie, diverte e arrovella, con premesse tanto semplici quanto eseguite con un’abilità e un’immediatezza che portano ancora più in alto la libreria Nintendo 3DS. Entrambi i titoli sono reperibili solo su eShop.
1 – Etrian Odyssey Untold (Atlus, 2013)
Un problema storico dei giochi per console portatili è che il loro ruolo di titoli disponibili su una console “minore”, ossia sempre e comunque più debole rispetto a quelle casalinghe, ha spinto negli anni molti sviluppatori a voler fare di più di quanto fosse loro permesso. Chi come me è cresciuto a pane e Game Boy Advance non può non ricordare certi titoli (spesso su licenza) in cui un improponibile 3D cercava di offrire un’esperienza che sapesse echeggiare i ben più potenti GameCube e PlayStation 2. Etrian Odyssey Untold è senza troppi giri di parole uno dei migliori esempi, nella storia videoludica moderna, di un gioco che è perfettamente conscio di ciò che può fare la console su cui si trova, cercando di sfruttarla al meglio: un intreccio da pelle d’oca di grafica, con sfondi curatissimi, di musiche, orchestrate magistralmente da Yuzo Koshiro, e di trama, con un canovaccio che pare scaturito dalla mente di Hayao Miyazaki.
Etrian Odyssey è una saga che nasce nel 2007 su Nintendo DS, coniugando i dettami di un classico gioco di ruolo alla necessità (geniale) di mappare i labirinti esplorati nel corso della vicenda. Inizialmente dotati di una trama ai minimi termini, con gli episodi su 3DS la mitologia “etrianana” si espande soprattutto con gli Untold, remake dei primi capitoli su DS.
La delicatezza e la profondità di Etrian Odyssey Untold hanno ben pochi confronti, soprattutto su console portatile. Se volete farvi un regalo, prima ancora che una buona esperienza videoludica, recuperate questo diamante su eShop.
E così si chiude la nostra classifica dei migliori giochi per Nintendo 3DS. Cosa ne pensate? Vi hanno sorpreso alcuni piazzamenti o nel complesso siete d’accordo?
Sogna un corso universitario per scrivere biografie sagaci in tre righe. Creatore di Johto World, segue Pokémon dal suo arrivo in Italia nel 1999. Ne ha scritto e parlato così tanto negli ultimi due decenni che un sito come questo era una conseguenza inevitabile. Amante di Nintendo in generale, parla spesso di tutt’altro.