Le carte promo in Pokémon, storia di un mondo sommerso

Negli anni tanti Giochi di Carte Collezionabili si son susseguiti sulla multiforme scena del mercato ludico, ma per quanto si siano differenziati, il GCC di Pokémon ha sempre avuto un’impronta unica che gli ha permesso di innalzarsi tra i più conosciuti nella storia del settore. Questo può essere attribuito a una serie di peculiarità, tra cui la sua derivazione originale già di stampo collezionistico, l’olografia cosmica, totalmente unica nel mondo del GCC ai tempi del suo esordio, le espansioni tematiche e le trovate peculari, ma alla fine una delle spinte più importanti di questo brand si può ricondurre a un aspetto in particolare: le carte promozionali, conosciute anche semplicemente come Promo.
promozionali mew promo
Le carte Promo accompagnano il gioco sin dai primissimi passi (anno di grazia 1996), aggiungendo carattere e diversità, ma ovviamente si potrebbe obiettare che in ogni GCC esistano delle carte promozionali: cos’è, quindi, che differenzia quelle di Pokémon da tutte le altre?
Procediamo per gradi: innanzitutto, cosa si intende per carte promozionali? Si tratta di carte distribuite in modi differenti dalle classiche bustine e dai mazzi precostruiti, che possono essere trovate in determinati prodotti confezionati, presenziando ad eventi particolari, come film o anniversari, frequentando il Gioco Organizzato e la Lega, vincendo dei tornei o partecipandovi, se non addirittura allegate a riviste, merendine, videogiochi e prodotti di ogni tipo, solo per elencare alcune delle tipologie più frequenti.
promozionali prime promo
Le prime promo occidentali furono distribuite quindi tramite la Lega Pokémon (come ad esempio Pikachu numero 1, Arcanine o Mew), allegate al biglietto del primo film (Electabuzz, Mewtwo, Pikachu e Dragonite) e così via. Sin da subito si instaurò una caratteristica che rese le promo di Pokémon più desiderabili di quelle di altri giochi: si trattava di carte esclusive o con artwork alternativi a quelli delle carte regolari, che non sarebbero più state ripresentate o stampate nelle espansioni. Rispettavano e assecondavano quello spirito collezionistico che tende al completamento ben espresso dall’iconico motto “Acchiappali tutti!”, del quale il brand si fregia sin dal principio: un bambino di fine anni ’90 che desiderava completare i primi 151 Pokémon non poteva limitarsi a terminare i primi set (che contenevano tutti i Pokémon fino a Mewtwo), ma doveva recuperare anche il Mew promozionale. Fu una saggia strategia di marketing che incentivò notevolmente sia il gioco organizzato sia l’acquisto di prodotti supplementari; questo secondo aspetto si evolse ulteriormente dalla terza generazione in poi, quando la distribuzione delle carte occidentali passò dalla Wizards of the Coast alla Nintendo stessa, che iniziò a spingere l’acquisto di prodotti come tin, scatole promozionali et similia inserendo in essi una promo esclusiva.

Una situazione inusuale accadde con la distribuzione di Mew Antico, carta non utilizzabile nel gioco ma tratta fedelmente dalla sua apparizione nel secondo lungometraggio di Pokémon, in mano a Lawrence III, che ironicamente era un folle collezionista. Si tratta di una delle due uniche carte a possedere anche il retro olografico ed è scritta con caratteri presi in prestito dall’alfabeto runico. Essendo una carta distribuita su larghissima scala (una copia allegata ad ogni biglietto per il film) ha un valore piuttosto basso, ma rimane uno dei reperti più affascinanti di un’epoca ormai remota. 

promozionali masaki promo
In Giappone la situazione era leggermente diversa, ma non meno interessante: il paese natale del brand, infatti, si rese artefice di alcune delle campagne di distribuzione più fantasiose dell’intero GCC.

Conosciamo bene, ad esempio, il metodo di evoluzione di Machoke, Graveler, Haunter e Kadabra nei videogiochi: bisogna scambiarli con qualcuno perché possano raggiungere le loro forme finali. Nel 1999 venne indetta la Communication Evolution campaign, tramite la quale era possibile inviare una carta raffigurante le evoluzioni intermedie alla MediaFactory (la vecchia produttrice nipponica del GCC) insieme alla carta PC di Bill e in cambio ricevere l’evoluzione finale, in una meravigliosa versione olografica esclusiva della campagna: le carte furono in seguito soprannominate Masaki, nome giapponese di Bill. Al quartetto fu aggiunto, inspiegabilmente, un Omastar, che almeno diede un po’ di lustro a un Pokémon spesso sfavorito in confronto alla sua controparte Kabutops.
promozionali kangaskhan promo
Molte promo nipponiche giovarono della costante collaborazione del brand col settimanale CoroCoro, venendo distribuite tramite la rivista: questo metodo si è rivelato talmente popolare da essere adoperato ancora oggi.

E sono proprio questi metodi insoliti di distribuzione che ci portano a parlare di una categoria di promo che meritano di essere trattate col dovuto riguardo, ma alle quali accenneremo comunque in questa sede, ossia le carte trofeo: in particolare risulta affascinante il Kangaskhan del torneo Parent/Child. Come già il nome lascia intuire, si trattava di uno dei vari tornei in cui era possibile per i bambini partecipare in squadra con un genitore: quale Pokémon migliore da distribuire ai finalisti, se non un meraviglioso Kangaskhan? Si tratta anche di una delle carte più costose e rare del gioco.

Le promo, in generale, sono così radicate nel GCC da essere ordinate in veri e propri set numerati, contrassegnati quasi sempre da un simbolo senza tempo: la Black Star, una stellina nera con la scritta “Promo”.
La mole di promozionali, anche volendo contare solo le suddette carte Black Star occidentali, è numericamente impressionante – completarle è un’impresa che intimidisce anche i collezionisti veterani come il sottoscritto: si comincia con 53 promo della WOTC (prima e seconda generazione), per proseguire con 40 promo di terza generazione, 56 di quarta, 25 dedicate ai remake HGSS, 101 per Nero e Bianco, ben 211 per XY e, per concludere, son state già programmate almeno 108 promo per Sole e Luna, ma sicuramente il numero aumenterà con i due sequel.
Questi numeri, come già detto, non tengono conto dell’impressionante quantità di promo esclusive della Lega, di promo Prerelease, Winner, Best of Game e altre mille categorie che descrivere nel dettaglio sarebbe una follia. In Giappone, ovviamente, le promozionali sono molte di più, tant’è che spesso vengono accorpate alle espansioni regolari in occidente, oppure semplicemente rimangono esclusive del Sol Levante, diventando cruccio e delizia dei collezionisti. Le carte giapponesi vantano anticipazioni della generazione successiva, interi mazzi commemorativi dei film, tributi all’anime o a vari personaggi della scena Pokémon (come dimenticare il buffo Imakuni?): promuovono praticamente tutte le sfaccettature del franchise.


promozionali imakuni promo

Ciò che rende davvero interessanti le carte promozionali di Pokémon è che non si tratta di carte normali stampigliate con la data di un evento Prerelease, né una carta che è nuova alla sua uscita per poi essere ristampata svariate volte: si tratta di un prodotto indipendente ma interconnesso con le carte da pacchetto.
Attualmente il GCC è caratterizzato da un continuo bombardamento di nuove uscite che possano accompagnare le espansioni o riempire i vuoti di tre mesi tra un set e l’altro. Blister o scatole con una, due, tre buste, box con 4, 6 o 8 buste e così via non avrebbero praticamente nessun’attrattiva se non fosse per le esclusive carte che brillano sul fronte della confezione. La quantità di prodotti paralleli venduti grazie alla presenza di promo è impareggiabile e superiore a qualsiasi altro GCC, così come la mole di artwork che rimangono esclusivi di queste carte.
promozionali box promo

Un ultimo vantaggio, non trascurabile, è stato dato dalle ristampe in veste promozionale (e quindi solitamente con artwork differente) di carte molto popolari nel gioco, quindi anche costose: la promo, oltre a dare varietà, abbassa il valore delle carte forti nel mercato secondario, rendendole alla portata di più giocatori. Ricordiamo ad esempio i tin contenenti Mewtwo EX, Darkrai EX e Keldeo EX, che riuscirono ad abbattere i prezzi di tre carte più che popolari.
promo mewtwo promozionale

Che si tratti di incentivi a comprare dei prodotti o di gratifiche per la partecipazione a un determinato evento, di veri e propri oggetti commemorativi o solo di simpatiche aggiunte alle serie convenzionali, il contributo di queste carte si è rivelato fondamentale per la creazione di un prodotto variopinto e mutevole, dinamico, ricco di sfaccettature, che offre sempre uno spunto per collezionare qualcosa di nuovo. Non si tratta solo di un vezzo, ma di un vero e proprio mondo a parte, creando a volte entusiasmo indipendentemente da ciò che accompagnano: a tal proposito, una promo molto attesa è Pikachu di Ash, che uscirà inaspettatamente anche in lingua italiana e farà da companatico per il nuovo film Scelgo te.

promo pikachu promozionale

Questo conclude la nostra breve, ma intensa, panoramica su un mondo vastissimo e incredibilmente articolato come è quello delle Promo nel GCC di Pokémon.
E voi, quali Promo possedete? Eravate già affascinati da questo aspetto del gioco o ne siete ora incuriositi?