Chris Maple, creatore del logo della serie Pokémon, svela alcuni prototipi creati per Nintendo of America

La paternità del celebre logo giallo e blu della serie Pokémon è a lungo stata ignota: per quanto fosse nota la creazione, nel lontano 1998, da parte di Nintendo of America in previsione del lancio su suolo statunitense di quelli che all’epoca erano ancora noti come Pocket Monsters aka e midori (e che verranno rivelati nell’edizione di quel medesimo anno dell’E3 col titolo di “Pokémon Rosso e Blu“), non era però conosciuto il nome del designer che lo avesse creato. Da qualche giorno, invece, grazie ad una intervista pubblicata su IGN, abbiamo la risposta: il designer di Washington Chris Maple.

Il logo Pokémon, nella versione che tutti noi conosciamo bene.

Nell’intervista Chris Maple rivela di essere stato contattato agli inizi proprio del 1998 dall’allora presidente di Nintendo of America, Minoru Arakawa, che lo invitava nella sede di Redmond della Grande Enne per discutere di una questione di lavoro. In questo incontro gli venne appunto commissionata la creazione del logo di Pokémon, con una timeline decisamente stretta: il mese successivo.

Chris Maple aggiunge di non essere stato il primo (o il solo) ad essere contattato, altri studi di design erano stati contattati, ma, secondo Arakawa, non erano stati all’altezza del compito ed avevano esaurito tutto il budget senza consegnare granché.

A Maple vennero forniti vari giocattoli e disegni originali di Pocket Monsters (ma non i videogiochi stessi) per capire ovviamente di cosa si stesse parlando, e aggiunge che gli venne data come ulteriore indicazione il fatto che il logo avrebbe dovuto funzionare sia su schermi e stampe tradizionali sia sul piccolo schermo del Game Boy. Preparò una serie di bozzetti che vennero presentati il mese successivo ad un meeting in cui erano presenti diversi altri nomi all’epoca molto importanti per NoA, quali Don James (allora executive VP of operations), Lance Barr (ex designer di NoA) e Gail Tilden (VP brand management), oltre che ovviamente lo stesso Arakawa. Presentò varie bozze (che però non convincevano neanche lo stesso Maple), fino all’ultimo logo, ancora in bianco e nero, ma che era quasi uguale a quello attuale:

Una prova colore del logo che venne inizialmente approvato

Il motivo del perché del giallo e del blu viene inoltre spiegato, in quanto a Chris Maple venne detto che i primi due giochi in Giappone erano proprio Rosso e Verde, ma erano già in programma le versioni Blu e Gialla (e che le versioni occidentali sarebbero state invece Rosso e Blu, con Giallo in arrivo successivamente), e proprio quei due colori rimasero impressi nella sua mente.

Arakawa contattò poi Maple poco dopo l’E3 1998 per risistemare un’ultima volta il logo, cambiandolo poi nella versione definitiva che tutti noi ben conosciamo, e per altri lavori, tra i quali il design della confezione della versione Atomic Purple del Nintendo 64:

Fino a poco tempo fa, non era stato permesso a Chris Maple di parlarne, ma di recente ha iniziato a poterlo fare, tanto da aver aggiornato il suo sito personale con anche alcune immagini allegate.

Sia nell’intervista che nel suo sito sono infatti presenti alcune bozze che presentò a Nintendo ormai 27 anni fa:

Chris Maple loghi betaChris Maple loghi beta

E nel suo sito anche delle reinterpretazioni più “moderne”:

Chris Maple logo con Pikachu

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