Pokémonstrorum Herbarium – Flabébé, Floette e Florges dalla corte di Versailles alla mitologia greca

Pokémonstrorum Herbarium

In epoca medioevale, gli erbari erano particolari testi a carattere enciclopedico all’interno dei quali venivano compendiate descrizioni di piante, incentrate sulle proprietà alimentari e soprattutto medicinali delle stesse. Spesso corredati di illustrazioni miniate, talvolta molto realistiche e dettagliate, rappresentavano una tipologia di raccolta analoga ai bestiari e ai lapidari, dedicati rispettivamente al mondo animale e minerale.

Molti Pokémon di Tipo Erba traggono ispirazione dal regno vegetale o dei funghi non soltanto per il design, ma anche per elementi di lore. All’interno di questa rubrica, proponiamo di analizzare le interazioni fra questi due aspetti. Trovate l’indice dei capituli precedenti in coda all’articolo.

Episodio speciale

Flabébé, Floette e Florges dalla corte di Versailles alla mitologia greca

In questo appuntamento extra col “Pokémonstrum Herbarium”, analizzeremo la linea evolutiva di Flabébé, Floette e Florges, graziosissimi Pokémon di sesta generazione inizialmente esclusi dalla serie principale poiché, pur avendo una strettissima relazione coi fiori, non sono di Tipo Erba, bensì Folletto.

Le Anthousai di Kalos

Flabebé, Floette e Florges, Pokémon di tipo Folletto puro, vengono senz’altro frequentemente confusi per Pokémon di doppio tipo Folletto/Erba, ma non senza ragione: infatti, la predominanza dell’elemento floreale nel design, l’importanza dei fiori nella lore ed il fatto che la maggior parte delle mosse apprese salendo di livello da questi Pokémon siano di tipo Erba possono trarre certamente in inganno i fan meno accorti.

Esemplari di Flabébé nella serie animata.

Come ricordato nelle voci del Pokédex di diversi giochi, Flabébé, Floette e Florges instaurano con determinati fiori relazioni di tipo simbiotico che mantengono per tutta la vita, ma non sono esse stesse fiori: in modo a simile a quanto avviene per il leggendario Xerneas, sono di tipo Folletto in quanto guardiane della natura e nutrici della vita, anche se, a differenza del “Pokémon Creazione”, si occupano in modo esclusivo delle piante da fiore.

Xerneas nella serie animata.

Considerata l’etologia di questi Pokémon, non risulta improbabile l’associazione con un tipo specifico di creatura fatata della mitologia, cioè la ninfa. Nel folklore greco-romano le ninfe sono divinità minori legate alla natura e ne esistono di diversi tipi: degli alberi, delle montagne, delle acque dolci, del mare, del cielo ed altre ancora. Nello specifico, Flabébé, Floette e Florges sarebbero ispirate alle Anthousai, le ninfe di fiori, aventi una chioma che assomigliava ad un bouquet di fiori di giacinto.

Una Anthouse nella fantasia dell’artista Fay Helfer.

Florges, la Francia settecentesca e la dea Flora

Se il corpo di Florges assomiglia ad un giacinto, la capigliatura del Pokémon assomiglia all’acconciatura pouf (o pouffe), in voga fra le giovani nobildonne francesi del XVIII secolo.

Divenuta popolare grazie a Maria Antonietta d’Austria, venne ideata dalla duchessa di Chartres, la parigina Luisa Maria Adelaide di Borbone, nell’aprile del 1774, grande amica della regina.

Jean-Baptiste-André Gautier d’Agoty, “Maria Antonietta, regina di Francia” (dettaglio).

Il pouf era realizzato mediante struttura di cuscinetti e cuscini sulla quale venivano avvolti e appuntati i capelli, poi fissati con una miscela di grasso animale e profumo. L’impalcatura veniva poi decorata con garze, piume, ciondoli e, appunto, fiori – un’acconciatura molto appropriata per Florges, Pokémon originario della regione di Kalos, basata sulla Francia.

Florges nella serie animata.

È possibile individuare, inoltre, un ulteriore collegamento fra Florges e la Francia prerivoluzionaria nella relazione del Pokémon – la cui Specie è, non a caso, Pokémon Giardino – col giardinaggio. La reggia di Versailles, infatti, era ed è tuttora è circondata da splendidi giardini, realizzati all’epoca di Luigi XIV, e sappiamo che “anticamente, i padroni dei castelli allevavano con amore i Florges perché si prendessero cura dei loro meravigliosi giardini” (voce del Pokédex di Pokémon Violetto, Fiore Arancione), dato che il Pokémon è in grado di “trasformare il proprio territorio in uno splendido giardino fiorito” (voce del Pokédex di Pokémon Scarlatto, Fiore Rosso”) e “dà una caccia spietata a chiunque deturpi i suoi giardini” (voce del Pokédex di Pokémon Scarlatto, Fiore Blu).

Veduta aerea dei Giardini di Versailles.

Per questa facoltà di dare vita ai fiori, il Pokémon può essere anche connesso a Flora, la dea romana e italica della fioritura e della primavera, associata alla ninfa Clori della mitologia greca.

Flora e Clori nella “Primavera” di Sandro Botticelli.

Floette Fiore Eterno e il “fiore dell’aldilà”

Una particolare Floette svolge un ruolo fondamentale nella trama di Pokémon di X e Y: la Floette di AZ, immediatamente riconoscibile dell’esclusivo fiore nero, il cui aspetto sembra aver fornito il modello per l’Arma Suprema di AZ. Questa Floette, chiamata “Floette Fiore Eterno”, ha combattuto ed è morta per l’AZ nella guerra contro suo fratello; è stata successivamente resuscitata, al costo della vita di diverse centinaia di altri Pokémon, utilizzando l’Arma Suprema.

Floette Fiore Eterno nella serie animata.

Il fiore della Floette Fiore Eterno potrebbe essere ispirato ad un fiore del genere Trillium, in particolar modo il Trillium erectum, oppure, vista la connessione con la morte e la resurrezione nella trama di Pokémon X e Y, potrebbe rappresentare una Lycoris radiata: essa, chiamata in giapponese higanbana o manjushage, è infatti descritta nel “Sutra del Loto” della tradizione buddhista come un fiore che cresce nell’aldilà e che guida i morti fino alla loro reincarnazione.

Esemplare di Lycoris radiata.

Per questo motivo, durante la cerimonia che celebra l’arrivo dell’autunno, del quale il fiore è simbolo, vengono piantati esemplari di higanbana sopra ed intorno alle tombe dei defunti. Inoltre, questi fiori vengono utilizzati spesso durante i funerali, è considerato di cattivo auspicio regalarne un mazzo, ed una leggenda vuole che, qualora si incontrino due persone destinate a non rivedersi mai più, germoglino higanbana lungo il percorso che intraprenderanno.

Esemplari di Lycoris radiata fra le lapidi di un cimitero di Nara (foto scattata da hellolove).

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