Pokémon Sole e Luna, i titoli che inaugureranno la VII generazione su Nintendo 3DS a partire dal 23 novembre 2016, hanno ricevuto un trattamento d’onore: una Versione demo speciale, disponibile a partire da oggi sull’eShop di Nintendo 3DS. Dopo averla giocata, diamo un’occhiata a questo primo assaggio della regione di Alola.
Una demo, in quanto tale, è poco più di un assaggio di un gioco in uscita. Pokémon, complice la sua natura di gioco quasi esclusivamente per console portatili, non ne ha quasi mai avute nella sua storia, limitandosi perlopiù a piazzarle durante fiere e convention di rilievo. Con Rubino Omega e Zaffiro Alpha, nel 2014, la storia cambia: per la prima volta il grande pubblico può godere di una versione di prova di un titolo principale della serie. Il risultato soddisfa però solo a metà, con alcuni extra interessanti (la Glalitite per noi e la Steelixite per i giapponesi) ma ben poco da raccontare al di là di un paio di scenari di Hoenn.
Parlando però di demo gratuite è difficile pretendere di più, e per il compito che doveva svolgere (convincere l’acquirente a fidarsi del prodotto di Game Freak) portò a termine un lavoro accettabile. Il problema è altrove: Pokémon ha bisogno di demo? Ha bisogno di un vero e proprio piatto d’argento offerto agli smanettoni di mezzo mondo per svelare, anche con un mese d’anticipo, quasi tutti i contenuti del proprio gioco? Dato il successo che ha avuto Pokémon anche prima dell’introduzione delle demo, e degli scivoloni che si sono ripetuti anche in questa occasione, la risposta sembrerebbe di no. Ma forse la Versione demo speciale di Sole e Luna è qui per cambiare le cose.
Forse.
L’introduzione alla regione di Alola è snella, con una breve spiegazione sotto forma di lettera del perché abbiamo con noi un Greninja molto speciale: è il prestito di un amico, all’apparenza senza nome, sicuro delle nostre capacità di prenderci cura del suo fidato compagno. Non è difficile scoprire di chi si tratti: oltre ad essere segnato come l’Allenatore Originale, l’appartenenza ad Ash è segnalata dalla Forma Ash che Greninja può acquisire grazie alla sua abilità Morfosintonia.
La vicenda ci porta poi in un luogo mai visto prima nella saga di Pokémon: il comune di Hau’oli, unica città esplorabile e divisa in due zone, l’area commerciale e il porto. Lì dovremo ritirare i documenti che ci permetteranno, dopo il nostro trasferimento dalla regione di Kanto, di vivere nell’arcipelago con le carte in regola. È questo il momento perfetto per introdurre Hau, rivale amichevole il quale ci porterà a spasso per la città mostrandoci luoghi di rilievo.
Hau’oli è una località gradevole, accarezzata dalla brezza marina con edifici degni di una città vera e propria (è perfino inclusa una stazione di polizia). Girandola avremo la classica, insostituibile sensazione di muoverci nel mondo Pokémon. Tutto è a misura del nostro avatar, e spostandoci potremo dialogare con diversi personaggi che contribuiscono a dare profondità e realismo al mondo con cui stiamo interagendo. Pur risultando, in fin dei conti, una città priva di quel quid in grado di renderla memorabile, Hau’oli è una buona introduzione all’arcipelago di Alola.
Abbandonato il comune un breve scontro col Team Skull, macchietta adorabilmente goffa della cultura gangsta, ci pone subito di fronte agli antagonisti di Sole e Luna. Una volta sbarazzatici di loro saremo accompagnati da Hau alle pendici della Collina Diecicarati, sulla cui sommità ci sarà richiesto dal professor Kukui di affrontare una prova. Prova che si rivela un espediente per metterci in mano una delle principali novità (o meglio, grandi ritorni) di Sole e Luna: il Pokévisore, strumento col quale potremo scattare foto ai Pokémon come già nel classico Pokémon Snap.
Dovremo scattare quattro foto, a ciascuno dei due Jangmo-o e Hakamo-o presenti nella Grotta , e affrontarli subito dopo; il tutto in compagnia del Pikachu di Kukui.
Una volta battuti, con il secondo Hakamo-o a fungere da Pokémon Totem, nientemeno che Plumeria entrerà in scena per vendicare la sconfitta delle reclute. Una volta battuta, anche grazie al Cerchio Z appena consegnatoci da Kukui (da usare proprio con Pikachu), riconoscerà la nostra forza, dileguandosi.
È a questo punto che, almeno in teoria, si conclude la demo. Con un trailer molto interessante, che rivela alcuni personaggi mai visti prima.
A giudicare da aspetto e situazioni possiamo presumere che siano i Capitani di tipo Terra, Volante e Spettro. Per quanto riguarda il capitano di tipo Volante alcuni lo hanno legato a Valerio, Capopalestra di Violapoli in Oro e Argento e nei suoi remake, ritenendone addirittura il padre: se questa sia una folle teoria o l’ennesimo tocco delicato di Game Freak, grande amante dell’intertestualità all’interno dei propri giochi, non è ancora dato sapere.
La demo dopo la demo
Altre piccole missioni occuperanno il nostro tempo ad Hau’oli, tra cui incontri con personaggi in date ben precise. Ecco la lista, nel caso in cui non vogliate perdervene uno:
-accanto al Centro Pokémon un ragazzo vi chiederà di parlargli domani, 19 ottobre; dall’Australia, dove è già il 19, ci fanno sapere che si tratta di 10 Piumabelle
-una ragazza, all’angolo più a sud-ovest della città (scendendo direttamente dalla Collina Diecicarati), vuole vedervi tra cinque giorni, il 23 ottobre, per presentarvi il suo fidanzato
-un anziano festeggia il compleanno del suo Pikachu al municipio, tra dodici giorni (il 30 ottobre)
-un poliziotto deve occuparsi di uno strano evento che accadrà tra 18 giorni, il 5 novembre
-un’altra ragazza, nell’edificio giù al porto, partirà tra 24 giorni (ossia l’11 novembre) e vuole che andiate a salutarla
Inoltre dopo un paio di riavvii (potete farli scattare anche rivedendo il trailer), sarà notte. E proprio durante la notte una ragazza, a nord-est della città, vi porterà al Sentiero Mahalo. Luogo dal fascino mistico, alla cui sommità incontrete un tale Mr. Mistero che vi donerà del Polvostella.
Ad aumentare il fattore rigiocabilità ci pensa il Pokétrasporto, premio da parte del Professor Kukui. Per ora potremo cavalcare solo Tauros, con l’abilità Spaccaroccia, permettendoci di raggiungere luoghi come l’area, presso la Collina, in cui potremo partecipare alla Prova Cattura. Ottenute una ventina tra Poké Ball e varianti (tra cui tre Cura Ball), ci sarà chiesto di acchiappare più mostriciattoli possibili. Il bonus è uno solo, e scatta ad appena tre catture: una pepita, da inviare come qualsiasi altra aggiunta alle versioni definitive di Sole e Luna.
Tirando le somme
Chiarita con più oggettività possibile l’esperienza proposta dalla Versione speciale demo di Pokémon Sole e Luna, cosa dobbiamo pensarne?
Che, in breve, siamo stati presi in giro. L’andazzo preso con XY, della facilità ad ogni costo e dei bonus a non finire, prosegue con ostinazione quasi ammirevole in un assaggio di VII generazione che cerca anima e corpo di farci capire che non dobbiamo temere nulla, tanto ci sarà sempre un Pokémon dalla forza inaudita (Greninja Forma Ash) o un espediente dal fabbisogno minimo di materia grigia (le Mosse Z, altrimenti dette le nuove Mega Evoluzioni o “premi il tasto per vincere”) a rendere l’esperienza di gioco il meno accidentata possibile.
Parole dure, da parte però di qualcuno che ha amato Sole e Luna fin dai primi trailer e che non vuole un’altra avventura a metà, bella da vedere ma priva di quella profondità che non è mai stata pudica in un gioco titanico come Pokémon. Un altro XY, detto senza giri di parole.
Le prove sono anche divertenti, contribuendo a spezzare un ritmo ormai stantio dopo vent’anni trascorsi abbarbicato sullo stesso colle di palestre-lega-palestre-lega. Ma non riescono ad esserne all’altezza, risultando almeno in questa demo di una immediatezza quasi offensiva per il pubblico di Pokémon (e come disse lo stesso Masuda in questa intervista con Wired Pokémon XY, e si potrebbe dire Pokémon in generale, non sono un prodotto pensato esclusivamente per bambini).
È una demo, semplice assaggio di quello che verrà e sicuramente un voto sarebbe superfluo e quasi insensato. Ma vi trovo comunque avvisaglie (prevedibili, per carità) di una nuova generazione che per reggere la competizione delle app riduce ai minimi termini lo sforzo da parte nostra.
Infine, se la grafica sfrutta come si deve l’hardware di Nintendo 3DS il sonoro convince ancora del tutto. È evidente che le tracce ascoltate nei trailer promettano meraviglie esclusive delle versioni complete; nonostante ciò anche la demo riserva musiche deliziose, come questa.
In conclusione la demo di Pokémon Sole e Luna sembra gettare le basi di un’avventura grande, ambiziosa, profonda, ma che rischia di essere stritolata da necessità che forse non sono quelle del pubblico di Pokémon.
O, perlomeno, non di quei milioni di fan adolescenti e giovani adulti che hanno il diritto di pretendere da Pokémon qualcosa in più di un remake o di un’ammiccante Forma di Alola.
Sogna un corso universitario per scrivere biografie sagaci in tre righe. Creatore di Johto World, segue Pokémon dal suo arrivo in Italia nel 1999. Ne ha scritto e parlato così tanto negli ultimi due decenni che un sito come questo era una conseguenza inevitabile. Amante di Nintendo in generale, parla spesso di tutt’altro.