Siamo stati alla Piazza del Pokémon TCG Pocket a Roma

Il primo anno dell’app Pokémon TCGP, ovvero The Card Game Pocket, ha visto un successo con pochi precedenti nella storia. Poche app e giochi mobile sono stati in grado di catturare un numero così massiccio di fan e curiosi, spingendo sia i comuni appassionati Pokémon, sia chi non ha mai giocato nulla all’infuori di Pokémon GO, ad aprire due volte al giorno una bustina di carte inesistenti fisicamente, ma dal valore forse pari alle collezioni migliori del vecchio, caro GCC Pokémon.

Insomma, il brand Pokémon continua a essere uno dei più forti (e redditizi) in ogni sua forma e manifestazione e, per chiudere in bellezza questo primo anno di vita dell’app, è stata organizzata una piccola mostra a Roma, in uno spazio adiacente al Circo Massimo, uno dei luoghi più intrisi di storia esistenti al mondo. Nella location del Boscolo Circo Massimo, dal 30 settembre all’1 di ottobre, è stata installata la Piazza del GCC Pokémon Pocket, una mostra temporanea alla quale anche noi di Johto World abbiamo partecipato.

All’ingresso alcune addette mi hanno consegnato un piccolo foglio ripiegato con alcuni quiz relativi alle aree che avremo trovato all’interno delle sale, e subito ho notato una cosa: nella prima pagina c’è l’alfabeto Braille. Il me dodicenne piange di gioia quando scopro che la prima area rappresentata è il deserto e che il nome del Pokémon da trovare su di una tavoletta lì appartata è l’ammasso di pietre più bello del mondo: Regirock. Ma, al di là di questa chicca, la zona è molto ben strutturata, con vera sabbia a far da tappeto ai peluche giganti e i vari dettagli dell’ambientazione, nella quale sono inseriti dei monitor che riproducono artwork di carte esclusive presenti in Pocket.

Panoramica expo
Il peluche di Altaria è questo (e sì, è meraviglioso)
Le Sacre Tavole + un Regirockino!
Ma quello è un cact… un Trapinch!

Nella stessa sala, sulla parete opposta, è l’acqua a far da protagonista, con giochi di luce e rifrazioni che richiamano il mare profondo.

In fondo al mar…
Unico frame in cui sono riuscito a inquadrare Spheal mentre NON rotolava
Un tenero micio riposa, stanco dopo una lunga giornata in posa per i visitatori.

Si cambia stanza e il percorso porta verso la sala più grande, ma anche più spoglia, della mostra. Sul lato destro una sequenza di monitor fa scorrere le immagini delle carte più giocate su Pokémon TCG Pocket dal suo debutto nell’ottobre scorso, mentre sul lato sinistro quattro schermi mostrano dei brevi virgolettati con alcune citazioni di quattro artisti che partecipano tutt’ora alla creazione delle carte, ovvero Jerky, REND, Akira Egawa e Nurikabe. Qui ci si poteva aspettare sinceramente qualcosa in più, anche perché vedere la sala più grande a disposizione adornata solo con monitor e qualche festone di compleanno a tema Pokémon non lascia una buonissima impressione (e sono anche generoso).

Incantato.

 

Una cosa va detta: le carte a grandi dimensioni sui monitor danno una bella sensazione e soprattutto le differenti olografie e foliature rendono molto più che sul piccolo schermo di uno smartphone o di un tablet.

L’ultima zona è quella prossima all’uscita e quindi alla conclusione del tour e qui si torna a un’installazione più naturalistica, con un’ambientazione quasi forestale, più piccola ma molto ben progettata, incastrata nelle pareti e sulle librerie.

Trova Waldo? No, trova Vivillon!

L’accoppiata Marco Aurelio – Appletun mi ha lasciato abbastanza sconcertato.

Una volta risolti i piccoli quiz e comunicate le risposte esatte alle addette, ho ricevuto alcuni piccoli adesivi con la testa della moneta in Pokémon Pocket raffiguranti Venusaur, Charizard e Blastoise, oltre alla Poké Ball del Set Speciale riscattabile con i buoni negozio. All’uscita ogni visitatore ha ricevuto un cartoncino con un codice per riscattare 12 clessidre buste e 12 clessidre misteriose nell’app di Pokémon TCG Pocket.

Finisce qui il reportage dedicato alla mostra sull’arte di Pokémon TCG Pocket che, proprio come il gioco che l’ha ispirata, è “intelligente ma non si applica”, mostrandosi ben fatta ed esteticamente molto gradevole in alcune aree ma allo stesso tempo vuota e incolore in altre. Ah, volete sapere cosa ho trovato nel pacchetto aperto usando le clessidre avute in regalo? Beh, è presto detto…

Che dite, ne è valsa la pena? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti ai nostri canali social!

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