Il trasferimento Pokémon tra Pokémon GO e Pokémon HOME è finalmente realtà. Con un aggiornamento che arriverà a breve anche in Italia, sarà possibile portare le nostre conquiste dall’app di Niantic al box in cloud fornito da The Pokémon Company. Certo, il metodo è un tantino discutibile… ma andiamo con ordine. Per abilitare il trasferimento Pokémon basterà selezionare la stringa “Pokémon HOME” direttamente dalle impostazioni all’interno dell’app di Pokémon GO. Successivamente, si dovranno inserire le credenziali del proprio account HOME in modo da collegare i due sistemi. Fine, niente di più semplice. Se non fosse per un piccolo dettaglio: trasferire i propri Pokémon ha infatti un “costo”, in termini di tempo ovviamente; e se non si vuole aspettare si dovrà pagare. Sempre di costo si tratta.
Ebbene sì, Niantic, assieme a The Pokémon Company, ha deciso di implementare una meccanica fastidiosa quanto intollerabile: il GO Transporter Energy, una sorta di “pay-to-transfer“. Ogni Pokémon avrà bisogno, infatti, di una certa quantità d’energia per poter completare il trasferimento: 10 unità di energia per i Pokémon standard (2000 se cromatici), 1000 unità per i leggendari (10.000 se cromatici) e 2000 per i misteriosi (10.000 se cromatici). Questa energia viene fornita proprio dal GO Transporter Energy, che ha una portata massima di 10.000 unità e si ricarica completamente in sette giorni. Ma se ovviamente non volete aspettare, nessun problema: basterà usare 1000 monete di gioco per caricare lo strumento in maniera immediata.
In moltissimi non hanno gradito questa scelta, che costringe il giocatore che non vuole pagare a dover attendere tempi biblici prima di poter mettere in salvo in Pokémon HOME i propri Pokémon preferiti: se il trasferimento dei normali mostriciattoli alla fine non è problematico, per quelli cromatici e leggendari le cose si fanno difficili. Il malessere dilaga tra gli utenti, su Internet, e già alcuni hanno definito questa strategia “vergognosa e sconcertante”, “ai limiti dell’insulto per il giocatore“. Per rendersi conto del perché basta pensare che il trasferimento di un leggendario cromatico, tutt’altro che difficile da ottenere in GO, esaurirà completamente la carica del GO Transporter Energy. E ricordiamo che 1000 monete di gioco in Pokémon GO corrispondono ad una spesa di 10 euro. Anche Joe Merrick, fondatore e gestore di Serebii, noto per le sue posizioni sempre moderate nei confronti del franchise, ha criticato duramente questa scelta, descrivendola come “al 100% un metodo per ricavare soldi senza badare alla godibilità dell’esperienza del giocatore. Non importa se ci sia Niantic o The Pokémon Company dietro questa scelta, è semplicemente sbagliata“. Personalmente, non possiamo che essere d’accordo e sperare che venga effettuato un cambio di programma nel più breve tempo possibile.
Ci sembra infatti impossibile pensare di dover pagare così tanto solo per poter trasferire in tempi umani i nostri Pokémon, catturati magari nell’ormai lontano 2016, all’uscita di Pokémon GO, da un servizio gratuito ad uno che già stiamo pagando profumatamente, Pokémon HOME. Il trasferimento dei mostriciattoli da Pokémon GO ai giochi della serie principale è stato un sogno fin dal principio, ma ora rischia di diventare uno stratagemma per guadagnare sulle tasche degli appassionati. E stavolta non si divertirà proprio nessuno.
Alessandro, classe 1992, di Roma. Frequento l’università di Tor Vergata e ho una macchina di nome Treecko.
Più forte d’una pera, più lesto d’una mora.