Nei trailer del DLC di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto è stato mostrato che, nella prima parte dello stesso, “La maschera turchese”, il giocatore può prender parte ad un viaggio d’istruzione organizzato dall’Accademia – Arancia o Uva a seconda della versione prescelta. La gita scolastica ha come destinazione l’affascinante città di Verdegiada, nella regione di Nordivia, circondata da meleti e risaie, ed ha luogo durante una festa: per le strade, infatti, sono presenti bancarelle che propongono prodotti alimentari e souvenir di vario genere ed è possibile assistere anche ad uno spettacolo di fuochi d’artificio.
I festival di fuochi d’artificio, in giapponese hanabi taikai, sono molto diffusi ed amati nel Paese del Sol Levante. Essi si svolgono d’estate, principalmente nei mesi di luglio ed agosto, ed attirano enormi folle, composte sia da gente del luogo che da turisti da tutto il mondo. Per questo motivo, presso i luoghi dove vengono organizzati, sorgono stand gastronomici ed ogni genere di bancarelle, dove vengono proposte in vendita maschere ed altri souvenir, nonché giochi come la pesca del pesce rosso, il tiro a segno e altro ancora.
Insomma, da quanto mostrato, la regione di Nordivia propone senz’altro un’ambientazione nipponica – tanto che il nome giapponese della stessa, Kitakami, letteralmente “divinità del Nord”, è addirittura anche il nome di una effettiva città, ubicata nella prefettura di Iwate, nella regione di Tohoku. Area sulla quale, attualmente, non è basata alcuna regione Pokémon, Tohoku occupa la zona nord-orientale dell’isola principale del Paese, Honshu.
Caratteristico della città di Kitakami è un evento molto particolare e suggestivo: il festival delle arti e dello spettacolo Kitakami michinoku. La manifestazione, che si protrae per tre giorni, prevede nei primi due l’esecuzione di diverse danze tradizionali, per concludersi, nell’ultimo giorno, con uno spettacolo pirotecnico, organizzato sulle rive del fiume Kitakami.
Fra le danze tradizionali messe in scena durante il Kitakami michinoku, senz’altro rilevante per l’analisi del DLC è la onikebai, la “danza della spada del diavolo”, popolare, oltre che a Kitakami, in varie località del Nord-Est del Giappone. I performer di questa danza indossano, infatti, speciali maschere e costumi che conferiscono loro l’aspetto di particolari oni, molto simili a Ogerpon.
Nella città, inoltre, è presente anche un museo dedicato agli oni, l’Oni no Yakata. Le mostre allestite dalla struttura prevedono un gran numero di maschere di oni, ma anche maschere raffiguranti creature simili ad oni provenienti da tutto il mondo: questo potrebbe spiegare il particolarissimo aspetto di Ogerpon che, oltre che un oni, ricorda quello di maschere rituali realizzate anche da culture diverse da quella giapponese.
Oltre che il leggendario Ogerpon, nei trailer sono stati mostrati diversi nuovi Pokémon: fra questi, Okidogi, Munkidori e Fezandipiti, il trio dei Beniamici, venerati dagli abitanti del villaggio degli eroi per aver protetto Nordivia in passato e accomunati dalla loro abilità esclusiva Catena tossica.
Trattandosi di Pokémon con sembianze rispettivamente di un cane, di una scimmia, di un fagiano, più Ogerpon a rappresentare un oni, agli appassionati di folklore giapponese non può non essere venuta in mente la fiaba di Momotaro.
Momotaro, o “Taro della pesca”, è il protagonista di un omonimo racconto giapponese risalente al periodo Edo (1603-1868). Fanciullo miracolosamente nato da una pesca (“momo” in giapponese), venne adottato ed allevato da una coppia di anziani che non aveva potuto avere figli. Una volta cresciuto, venne a sapere delle scorrerie che gli oni compivano a danno degli abitanti del villaggio: deciso a fermarli, iniziò in proprio viaggio verso Onigashima, “l’isola degli oni”. Lungo il cammino, Momotaro incontrò tre amici che si offrirono di aiutarlo nell’impresa: Akainu, il cane rosso, Kizaru, la scimmia gialla, e Aokiji, il fagiano blu. Una volta raggiunta Onigashima, il gruppo sconfisse gli oni ed imprigionò il loro re. Gli oni, allora, resero omaggio a Momotaro offrendogli tesori preziosi, che l’eroe distribuì fra gli abitanti del villaggio.
La storia di Momotaro è fortemente radicata a Okayama, zona dove, probabilmente, ha anche avuto origine. Oggi nella città è sita una statua che ritrae Momotaro con una scimmia, un cane e un fagiano.
Quanto ad Onigahima, essa è spesso associata all’isola di Megijima, un’isoletta abitata da circa duecento persone, caratteristica per la presenza di grandi caverne artificiali.
Cosa ne pensate? Conoscevate la storia di Momotaro? Avete notato altre origini particolari dei Pokémon del DLC? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti sui nostri canali social!
Classe 1994, ho imparato a leggere giocando a Pokémon Rosso. Appassionata di vintage, ma con un occhio sempre attento anche alle novità ⭐
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