Nuzlocke Challenge: le regole più famose

Nell’articolo precedente (che potete trovare qui) abbiamo scoperto le origini della Nuzlocke Challenge, come è nata e il perché del suo grande successo. Ora invece andremo a conoscere come questa sfida si è evoluta col passare del tempo, tramite la creazione di nuove regole.

Le regole fondamentali della nostra amata challenge ormai le conosciamo: possiamo catturare solo il primo selvatico che incontriamo, mentre un Pokémon esausto è un Pokémon morto, quindi ovviamente non utilizzabile. Non tutti sanno che la Nickname Rule è arrivata dopo: dare dei soprannomi ai membri del proprio team incoraggia ulteriormente l’allenatore a formare dei legami più forti, donando un’identità precisa al mostriciattolo tascabile (nonostante si perdano ore a trovare un nick decente). Mentre il più delle volte i nostri compagni di avventura hanno nomi propri di persona, spesso i giocatori si divertono a trovare un tema preciso, come usare nomi di verdure, cantanti o personaggi di serie televisive.

Come faremo ora ad andare avanti senza la lasagna?!

Come faremo ora ad andare avanti senza la lasagna?!

Nonostante i giocatori di Nuzlocke possano apparire dei masochisti, talvolta cercano di rendersi la vita leggermente più semplice: un’altra celebre regola è infatti la Dupe Clause. Gli appassionati di Pokémon Go sanno quanto sia semplice trovare Rattata e Pidgey ovunque; mentre loro sono costretti a catturarne in gran quantità per avere Pokémon migliori, i nuzlocker non ci tengono ad avere un team di roditori zannuti, spiegando così l’introduzione di questa regola. Se il primo mon selvatico è un doppione, ossia un mostriciattolo già catturato in precedenza, abbiamo diritto (o dovere) di non catturarlo e di passare quindi al successivo.
Abbiamo anche delle varianti per questa stessa regola, sia leggere che pesanti. Ecco quelle più conosciute:

  • se il primo incontro selvatico è un doppione, possiamo decidere noi se catturarlo o passare al mostriciattolo successivo (chi non ha mai voluto uno Zigzagoon di riserva?);
  • se il primo incontro selvatico fa parte della famiglia evolutiva di un Pokémon che già abbiamo, è un doppione? (Esempio: ho già uno Spearow, se incontro un Fearow, devo catturarlo o no? Vedrò in base alla regola che mi sono imposto all’inizio della challenge!);
  • se il primo incontro selvatico è un doppione, non posso catturare sia lui che qualunque altro mon in quest’area;
  • se il primo incontro selvatico è un doppione, ho un numero limitato di tentativi per catturare un non-doppione.
Sarebbe il team perfetto, se non fosse per quel Sceptile.

Sarebbe il team perfetto, se non fosse per quel Sceptile. Qui trovate la fonte.

 

Procediamo con regole meno usate ma comunque famose nella community:

  • se perdiamo una lotta e quindi l’intero team, la challenge è fallita, anche se si hanno altri Pokémon nel Box (Wipe Clause)
  • se lo starter muore, la challenge è fallita (Starter Death Clause)
  • non si possono usare mosse che beneficiano dello STAB, cioè le mosse che condividono il tipo del Pokémon che le utilizza (STABless Run)
  • le mosse superefficaci non possono essere usate (Superless Run)
  • gli strumenti non possono essere usati (No Item Clause)
  • se incontro un Pokémon shiny, posso catturarlo e usarlo anche se non è il primo mostriciattolo che incontro (Shiny Clause)

Queste sono alcune delle regole più gettonate nell’ambiente, ma questo non significa che dobbiamo limitarci ad esse: il bello della Nuzlocke Challenge è che il giocatore decide e si impone quali regole usare da sé, lasciando spazio alla propria fantasia! Stabilisco di poter catturare solo Pokémon maschi? Scelgo di poter usare solo Pokémon bianchi, o almeno in parte? Voglio limitare l’uso delle mie mosse e non poter utilizzare quelle con una potenza superiore a 60? La risposta a tutte queste domande è la stessa: nuzlocke mia, regole mie. L’unico limite che dovete imporvi è quello della vostra volontà.

Quindi provate diverse regole e scatenate il vostro ingegno per crearne di nuove, l’importante è che non smettiate mai di divertirvi (e di soffrire, ovviamente)!