Qualche tempo fa è comparso in rete un video (che potete trovare qua sotto) girato da The Pokémon Company International e Millennium Printing Group riguardante il processo di produzione delle carte del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon. Grazie a Pokébeach è possibile oggi effettuare un’analisi di questo video.
Purtroppo, il video racconta solo la creazione delle carte fisiche, in quanto il lavoro creativo inizia in realtà in Giappone, dove è Creatures Inc. ad occuparsi di questo lato (oltre che della produzione vera e propria per il mercato asiatico): il video mostra quindi come TPCi procede nelle operazioni per portare quelle carte (e non solo) in Occidente.
Il processo inizia con TPCi che riceve dal Giappone le liste dei loro set sotto forma di file Excel, che vengono poi adattati in quelli che diventeranno i set Occidentali. Si passa poi al processo di traduzione dei testi, generalmente usando frasi standard, chiare e semplici e al collocamento di questi su delle bozze digitali delle carte. Questo procedimento dura all’incirca tre settimane per ciascuna lingua occidentale in cui il GCC viene tradotto (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese).
Il passaggio successivo, dedicato solo alle carte più rare (come le Full Art, le Rainbow, le Gold…), consiste nella creazione di una specifica texture che si adatti al disegno raffigurato.
Tutto questo mentre ovviamente i prodotti vengono controllati per verificarne la correttezza. Solo a questo punto vengono quindi realizzate delle lastre tipografiche da mandare alla tipografia per una stampa di prova e al contempo si inizia a sviluppare il packaging: pacchetti, loghi e così via.
Una volta che le lastre sono arrivate in tipografia, si procede quindi a una prima stampa dove vengono controllati così i colori e gli effetti delle carte, tramite presse tipografiche da 8,5 milioni di dollari in grado di produrre 26,62 milioni di carte al giorno, raccolte in 220.000 fogli a doppio strato contenenti ciascuno 121 carte.
Contemporaneamente viene prodotta la cosiddetta foilatura, il foglio dagli effetti metallizzati e brillanti che permette alle carte holo di essere olografiche, che verrà in seguito applicato alle carte che ne hanno bisogno tramite pressatura. Vengono inoltre mostrate le varie procedure di quality control, come il controllo del colore, dello spessore o del peso.
Per ultima cosa, vengono poi mostrate le procedure di stampa e assemblaggio di pacchetti e mazzi, prima del loro stockaggio in magazzino per la spedizione dei prodotti in tutto il mondo.
Cosa ne pensate? Useranno questo metodo anche per i set di Pokémon Scarlatto e Violetto che riporteranno nel GCC i Pokémon Ex? Trovate anche voi interessanti queste procedure? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti sui nostri canali social!
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.