Correva l’anno 2004 quando la più grande saga videoludica di sempre introduceva un nuovo concetto all’interno del proprio canone: quello di remake. Sto infatti parlando di Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia, due titoli superbi disponibili per Game Boy Advance, che per la prima volta ci permisero di rivivere un’avventura già affrontata con grafica e sonoro migliorati. Non solo: accanto a un aggiornamento sostanzioso dei primi, storici episodi, si fecero spazio novità interessanti, su tutte quella del Settipelago, capace di aggiungere parecchie ore di divertimento. Da quel momento Pokémon ha inaugurato un filone di successo che con altri due remake, quelli di Oro e Argento e di Rubino e Zaffiro, ha permesso a milioni di appassionati, neofiti e veterani, di riassaporare il passato. Quello che però mi chiedo oggi, alla luce di una serie di eventi presenti negli ultimissimi Pokémon Sole e Luna, è qualcosa di leggermente diverso: sono in programma dei sequel di Pokémon Rosso e Blu?
Il 2016 è l’anno del ventennale di Pokémon, lo sappiamo tutti, ed è quindi solo naturale che tutti i prodotti legati alla saga di Pikachu siano pieni di rimandi alla regione di Kanto e ai giochi in essa ambientati. Non ha stupito nessuno, di conseguenza, che Pokémon Sole e Luna, i primi titoli di VII generazione disponibili dalla fine di novembre, citassero a profusione i primissimi giochi.
Quello che però dovrebbe darci da pensare non sono tanto le citazioni in sé, ma il modo in cui sono state inserite nel gioco. Partiamo dalla più clamorosa: la presenza di Rosso e Blu, i protagonisti delle prime avventure, ormai diventati adulti. Un fatto che ci mette di fronte a qualcosa (quasi) senza precedenti per la saga: già in Oro e Argento avevamo incontrati alcuni anni dopo i personaggi di Kanto, così come in Nero e Bianco avevamo affrontato Catlina, già capa del Maniero Lotta in Platino e HGSS ed ormai giovane donna. Ma se nel primo caso questi incontri avvenivano nella loro cornice naturale, la regione di Kanto (incontravamo Brock a Plumbeopoli, nella sua città, e via discorrendo), nel secondo la presenza di Catlina non aveva nulla a che vedere col suo passato, che non veniva nemmeno citato: la comparsa di Rosso e Blu, invece, è collocata in un contesto che ci ricorda costantemente che sono passati diversi anni dagli avvenimenti dei giochi di I generazione.
E questo porta il giocatore, inevitabilmente, a chiedersi cosa diamine successo a Kanto e ai suoi protagonisti.
Un altro momento chiave che può farci pensare che Pokémon Rosso e Blu possano ricevere dei sequel è dato proprio dai personaggi principali di Pokémon Sole e Luna, a partire da Lylia. Alla fine dei giochi, infatti, veniamo a scoprire che ha deciso di partire, indovinate un po’… proprio per la regione di Kanto. Anche qui, siamo di fronte a un dettaglio clamoroso senza precedenti nella storia di Pokémon: non era mai accaduto che un membro del cast principale abbandonasse la regione in cui sono ambientati i giochi per trasferirsi in un’altra. E, in perfetto stile Game Freak, potrebbe essere sinonimo del fatto che non sarà solo la nostra dolce amica a godersi una passeggiata dalle parti di Celestopoli.
Proprio in merito al trasferimento di Lylia, infatti, c’è un ultimo dettaglio chiave. Il motivo che la spinge ad attraversare l’oceano, ossia accompagnare la madre Samina, ancora acciaccata dopo il suo contatto ravvicinato con le Ultracreature, coinvolge un personaggio che tutti noi conosciamo bene: Bill, proprio lo stesso che inventò il Sistema Memoria Pokémon, quello che ci permette ancora oggi di stoccare comodamente i nostri mostriciattoli. È infatti Ciceria a darci questa informazione cruciale, in un dialogo che avviene nella sede della Fondazione Æther. Sappiamo così che Lylia ebbe occasione di leggere in un libro la storia dell’inventore di Kanto, che si fuse per errore con un Pokémon.
La stessa, identica cosa fatta vent’anni dopo da Samina.
Un ultimo particolare degno di nota lo si può scovare nella città di Malie. Il suo splendido giardino contiene infatti un ponte dorato, molto simile al Ponte Pepita situato a nord di Celestopoli. Le somiglianze non finiscono qui: su questo ponticello affronteremo in successione alcuni allenatori dopo aver concluso l’angolo di trama che qui prende luogo, con l’ultimo, un Veterano, che ci chiederà se vogliamo entrare in Team Rocket. Quella che può sembrare un’innocua citazione si evolve in un momento molto interessante: il Veterano, infatti, affermerà che l’organizzazione criminale si è sciolta da anni, chiedendosi che fine abbia fatto Giovanni. Ed è questo suo domandarsi quale sia stata la sorte del leader di Team Rocket che sposta, per l’ennesima volta, l’attenzione del giocatore da Alola alla regione di Kanto. Una regione di Kanto contemporanea, che esiste ancora dopo gli eventi raccontati in Pokémon Rosso e Blu.
E uno dei pochissimi altri casi in cui era accaduto qualcosa del genere, ossia un momento in cui il gioco ci ricorda che esistono altre terre nel mondo di Pokémon in cui anche lì il tempo sta scorrendo, fu in Pokémon Diamante e Perla, all’interno dei quali un avventuriero a Cuoripoli si chiedeva come stesse il Professor Elm. E sappiamo tutti com’è andata a finire…
Tutti i riferimenti messi insieme in questo articolo non vogliono essere le classiche citazioni ad altri giochi della saga che Game Freak ama mettere nei suoi titoli, dovrebbe essere ormai chiaro a questo punto.
Detto in altre parole è come se Pokémon Sole e Luna si tendessero costantemente alla regione di Kanto, una regione come ho appena detto che ha quasi sicuramente qualcos’altro da dire dopo gli eventi che ci furono raccontati. Una terra in cui il tempo ha continuato a scorrere, e mai prima di oggi era accaduto che Pokémon si riferisse in questo modo a se stesso, di certo non in maniera così abbondante.
Ed è per questo, per concludere, che sono quasi certo di una cosa: a Kanto ci torneremo. Ma nel tempo presente, non in una nuova versione del 1996, cosa già fatta proprio da Rosso Fuoco e Verde Foglia. Dei sequel in cui affrontiamo i capipalestra più maturi, esattamente com’è accaduto con Rosso e Blu, in cui magari scopriamo cosa voleva costruire quel vecchio ad Aranciopoli, in cui incontriamo di nuovo Lylie e una Samina ormai completamente disintossicata da se stessa. In cui, in poche parole, tutti le domande poste da Pokémon Sole e Luna possano risolversi.
E magari la risposta è proprio quel Pokémon Stars il cui annuncio è ormai imminente.
Cosa ne pensate, al termine di questo viaggio? Credete anche voi che un ritorno a Kanto sia imminente, o pensate sia solo nostalgia quella sparsa nei giochi di Alola? Diteci la vostra nei commenti, e incrociate le dita per quello che potrebbe essere un nuovo colpo di genio targato Pokémon.
Sogna un corso universitario per scrivere biografie sagaci in tre righe. Creatore di Johto World, segue Pokémon dal suo arrivo in Italia nel 1999. Ne ha scritto e parlato così tanto negli ultimi due decenni che un sito come questo era una conseguenza inevitabile. Amante di Nintendo in generale, parla spesso di tutt’altro.