Ebbene sì, anche quest’anno marzo è arrivato e passato, e con marzo ovviamente è arrivato anche il Cartoomics, la fiera fumettistica che ogni anno attira circa 90/100.000 visitatori nei tre giorni dell’esposizione: per la precisione ben 103 mila in questa edizione.
Come sempre film, fumetti e giochi la fanno da padrone, ma in mezzo a tutto questo c’è spazio anche per altro: dai cosplay (immancabili in questo genere di convention), al wrestling (col ring della ICW), alle attrazioni (con le diverse escape room presenti).
Ovviamente non è la mia prima visita alla fiera (la prima risale probabilmente al 2015, quando la convention era ancora ospitata nei vecchi padiglioni dell’area fiere in zona Portello), quindi un po’ di eventi e situazioni iniziano anche ad apparire come qualcosa di “già visto, già fatto”, però eccomi lì, comunque in coda per un disegnino, un autografo o un acquisto; ormai, poi, ho imparato la lezione: l’ingresso da tre giorni è fondamentale se il primo lo si trascorre quasi interamente in coda allo stand Panini per aspettare l’ospite internazionale di turno (Mahmud Asrar con il suo Conan il Barbaro, per questa edizione del Cartoomics).
Ovviamente in mezzo a tutto questo bailamme non mancano ovviamente le sorprese: da un Black Lotus della beta di Magic (unica carta che conosco, ma solo per la sua fama di costare ben più di due reni e un mutuo) a un più economico (ma sempre apprezzato) set di dadi da D&D con un effetto particolare, dall’incontro quasi casuale con qualche amico alla veloce chiacchierata con qualche autore o disegnatore. Insomma, pur nella sua ripetitività, Cartoomics riesce ancora a sorprendere.
Per quanto mi riguarda, la mia visita al Cartoomics 2019 è andata molto bene: sono riuscito infatti a fare tutti gli acquisti che mi ero promesso, che includevano (tra le altre cose) Conan #1 (rigorosamente entrambe le versioni Variant), la raccolta delle strisce di Vita di Pai di Dado e un nuovo set di dadi per Dungeon and Dragons di colore complementare a quello che già possedevo.
Per quanto riguarda la parte disegni e/o autografi anche lì non posso lamentarmi: sono riuscito infatti dopo diverse peripezie a farmi disegnare uno stupendo King Conan sulla seconda di copertina da Asrar, un pangolino da Dado (se non capite questo riferimento, recuperatevi le strisce sulla pagina Facebook dell’autore) e ho finalmente conosciuto Claudio Sciarrone, un disegnatore Disney (e mio compaesano, essendo entrambi di Cornaredo, un paesino in provincia di Milano).
Senza contare che domenica pomeriggio è anche apparso (rigorosamente in incognito) Lorenzo, ovvero Mister Johto Fag, che mi ha istruito sui vari prezzi delle carte di Magic (e che credo di aver già dimenticato, scusami).
Qualche pecca, per quanto piccola, però c’è stata, a mio avviso: la mancanza di un ospite internazionale “interessante” (per me, ovviamente) come poteva essere Mitsuhiro Arita nel 2017 si è fatta un po’ sentire, la mappa stampata in formato A2 era un po’ ingombrante e come al solito dopo una certa ora sabato e domenica era quasi impossibile girare tra i padiglioni 16 e 20 (mentre il 12 non era vuoto, ma la situazione era molto diversa).
Cosa aggiungere allora se non l’invito a visitare, almeno una volta, la fiera milanese? Quindi, spero di incontrarvi a Cartoomics 2020, rigorosamente in coda a qualche stand.
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.