Junichi Masuda ritorna sull’estetica e sulle meccaniche di Pokémon: Let’s Go

Nel tour europeo che Junichi Masuda ha svolto recentemente sono state fatte numerose interviste. Dopo la prima, in cui ha parlato di diversi argomenti tra cui Meltan, le MN e eventuali sequel, e la seconda, incentrata maggiormente sul futuro della saga, copriamo ora la terza e (per ora) ultima intervista rilasciata, sempre con il collega Kensaku Nabana, alla redazione di GameSpot.

I focus di quest’ultima intervista sono le differenze tra i due Let’s Go e l’originale Pokémon Versione Gialla e alcune delle meccaniche presenti nei due giochi per Nintendo Switch, pur con brevi accenni ad altri argomenti.

Lo sviluppo della storia [dei due Let’s Go] segue la storia di Pokémon Giallo. Uno dei motivi per cui volevamo fare questo è che abbiamo pensato che molti dei fan del gioco originale avrebbero giocato anche a questi due titoli. Ci sono comunque delle differenze, ma penso che i fan riconosceranno le parti principali della storia e sentiranno un pochino di nostalgia.
Al contempo abbiamo però aggiunto una serie di eventi che nell’originale non erano presenti. Si avrà anche una sensazione diversa [giocando], perché ci sono anche diversi allenatori accompagnati dai loro Pokémon nel mondo di gioco, così si avrà un’impressione diversa rispetto al gioco originale, nonostante la storia sia la stessa.

Masuda continua poi dicendo che in Let’s Go vedremo l’iconico Rocket Trio più spesso che nell’originale Giallo, in virtù della loro fama ottenuta dall’anime, così da mettere nei giochi dei personaggi che anche i bambini possano riconoscere.

Altri cambiamenti apportati, prosegue, sono il carattere del rivale, da quello molto strafottente di Blue/Green a quello più amichevole di Chase, e il vecchietto fuori dalla Palestra di Erika, a cui sembra abbiano smorzato i toni della frase che recita.

Anche la grafica è stata ovviamente cambiata, e Nabana afferma che all’inizio dello sviluppo il team (dopo aver giocato l’originale con la classica grafica a 8-bit) aveva tentato una via fotorealistica, per poi indirizzarsi su uno stile più anime. Prosegue inoltre dicendo che Lavandonia continua ad avere un’atmosfera creepy, e che anzi ad un certo punto dello sviluppo, sotto indicazione di Masuda, è stata resa ancor più creepy di quanto non fosse all’inizio.

La parola torna poi al Director Masuda, che per la prima volta in un’intervista, conferma ufficialmente l’assenza di strumenti tenuti e abilità, cosa già nota da qualche settimana ma mai ufficializzata (almeno, fino a questo momento), per dare un aspetto il più vicino possibile alla prima generazione, pur mantenendo alcuni elementi, come le Megaevoluzioni, la corsa o i tipi aggiunti in seguito (Acciaio, Buio e Folletto).

Viene confermato che in Let’s Go continua ad esistere la funzione Dono Segreto, non escludendo quindi la possibilità di eventi come quelli presenti nei giochi fino a Ultra Sole e Ultra Luna. Masuda conferma inoltre che stanno lavorando affinché in Pokémon 2019 i giocatori possano continuare a trasferire i propri Pokémon da giochi più vecchi.

Masuda prosegue poi rispondendo a una domanda su Meltan, confermando che era già stato pianificato il suo debutto in Pokémon GO, ma che il suo design è stato realizzato interamente all’interno di GAME FREAK. Riferisce inoltre di aver visto generalmente commenti positivi riferiti al piccolo Pokémon Bullone.

L’intervista termina con alcune riflessioni sullo sviluppo dei primi giochi, Rosso e Verde, e al fatto che molto probabilmente non vedremo mai l’evoluzione scartata di Pikachu, Gorochu.

Cosa ne pensate? Quali meccaniche speravate rimanessero in Let’s Go? Quali cambiamenti apportati vi interesseranno? Fatecelo sapere nei commenti qua sotto.