Oggi 26 settembre è il giorno dell’uscita di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, il primo (ma non davvero) titolo della saga in cui sarà possibile giocare direttamente nei panni della principessa Zelda! E per celebrare il rilascio di un gioco tanto innovativo in questo senso, ci siamo fatti una domanda: ma quanto è diffuso il nome “Zelda”?
Oltre alla già famosa Zelda Sayre Fitzgerald (scrittrice, pittrice, moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald), infatti, la saga di Nintendo ha fatto da trampolino di lancio per la diffusione del nome: esattamente come il celeberrimo attore Robin Williams (sua figlia, Zelda Williams, è ora attrice e regista) in tanti hanno scelto di chiamare le proprie figlie con questo nome. Dal 2012 in poi, in Italia, le bambine di nome Zelda sono sempre di più; e il trend è in marcato aumento a partire dal 2017, con il lancio di Breath of the Wild. Basta controllare i dati ISTAT, che riportano il numero delle nuove nate nominate Zelda in questi ultimi anni:
Il nome Zelda è senza dubbio incantevole, ma cosa spinge esattamente questi neogenitori a scegliere questo nome per le loro bambine? E che ne pensano le bambine stesse? Insomma, sarebbe stato interessante poter intervistare queste persone, ma non è un’impresa esattamente facile rintracciarle…
Abbiamo trovato una via più facile: d’altronde, cosa c’è di più noto se non il fatto che la nostra generazione, prima ancora che avere dei figli (in questa economia, signora mia!), ha avuto modo di dire la propria sui nomi degli animali domestici?
Abbiamo quindi fatto qualche domanda nel gruppo dei fan di Johto World e dei congiunti della sua redazione e… abbiamo trovato Tiziano e Rebecca, fieri proprietari coinquilini di due splendide gatte di nome Zelda, che si sono gentilmente prestati a rispondere alle nostre domande!
JW: Quindi, la tua gatta si chiama Zelda: puoi dirci perché hai scelto questo nome?
T: “Quando è stata trovata e mi è stata mandata la sua prima fotina, ho detto di getto “Si chiamerà Cuscus“, ma mia moglie mi ha risposto “L‘ho già chiamata Zelda“. La verità è che prima o poi avremmo comunque voluto un animale domestico da chiamare Zelda.”
R: “Quando l’abbiamo trovata avevamo già due gatte con nomi di principesse. Per continuare la tradizione abbiamo scelto di chiamarla Zelda.”
JW: Conosciamo tantissime varie Zelda nella lunga vita dell’omonima serie Nintendo: a quale versione assomiglia di più la tua?
T: “Una domanda complicata. Fino alla scorsa settimana avrei detto che ricorda la Zelda di Ocarina, ma appena abbiamo introdotto (Dark) Link in casa ha mostrato fuori il suo lato da… Zelda di Ocarina. Mi spiego?”
R: “Ora come ora a Ganon. No, scherzo. A quella di Spirit Tracks. Sotto sotto c’è una gatta affettuosa ma è circondata da 7 kg di armatura di pura cattiveria.”
JW: Ogni Zelda ha un suo Link e un suo Ganon/dorf: anche lei ha un eroe/amico e un nemico giurato?
T: “Giustappunto! In questo periodo il suo piccolo Link è sia Ganon che Link. Sarà perché lui è Dark… Diciamo però che sta realizzando ogni giorno di più che, dopo tutti i giochini inanimati che ha, ora ne ha uno animato.”
R: “Quando era più giovane e c’era anche l’altra gatta, Luna, c’era sicuramente una Link. Luna la tirava fuori dai guai ed era l’unica con cui Zelda andasse d’accordo. La sua nemesi invece è Aramis, il micino di casa, che in effetti va a darle fastidio ogni volta che può.”
JW: La tua Zelda solitamente sposta cose, muove oggetti, causa caos per la casa un po’ come farà la nuova Zelda in Echoes of Wisdom?
T: “Spostare cose e muovere oggetti? Di sicuro non è stata lei ad aiutarci col trasloco. Però, come fanno quasi tutti, ogni tanto le piace far cadere le cose dai tavoli o dai ripiani per avere attenzioni. Possono andare da un semplice accendino al Controller Pro della Switch comprato da poco. Ah già! Qualche giorno fa mi sono svegliato e la prima cosa che ho visto dopo il mio solito improperio del mattino è stato uno dei nostri bicchieri mandato in frantumi dopo che sciaguratamente ce lo eravamo dimenticati sul tavolo.”
R: “Con la sua infinita grazia… finisce spesso per buttare giù qualunque cosa sul suo cammino. In più, siccome è una gatta calma, una volta è rimasta chiusa in un armadio ed è riuscita a sganciare un’anta.”
JW: Se la tua Zelda potesse parlare, cosa direbbe di questa intervista?
T: “Stai spiattellando tutti i fatti miei a degli sconosciuti? … Ok… torno a menare (Dark) Link.”
R: “Mi direbbe di smetterla di prenderla in giro e, già che ci sono, di portare via Aramis.”
Nel nostro piccolo mondo, insomma, abbiamo trovato due gatte di nome Zelda… ma non solo: il nostro preziosissimo webmaster, Fuzz, ha in casa propria un gatto di nome Ganon!
JW: Il tuo gatto si chiama Ganon: perché hai scelto questo nome? E a quale versione assomiglia di più il tuo?
F: “Perché quando era piccolo e ho deciso di portarlo a casa era una calamità ed era rosso, pertanto ho trovato calzante l’associazione con il Ganon della saga. Da piccolo probabilmente somigliava più al Ganondorf di Ocarina of Time, ora invece che è decisamente più pacato e più rotondo direi al Ganon di A Link To The Past!”
JW: Ogni Ganon ha i suoi nemici, anche lui ha un nemico giurato?
F: “L’aspirapolvere è la Spada Suprema con cui bandirlo.”
JW: Solitamente sposta cose, muove oggetti, causa caos e distruzione per la casa come fa la sua controparte in giro per Hyrule?
F: “Solitamente è già tanto se sposta le sue grosse chiappe, ma capita che nelle sue passeggiate sulla scrivania decida che qualche penna stia meglio per terra.”
JW: Se potesse parlare, cosa direbbe di questa intervista?
F: “Probabilmente mi chiederebbe se dopo averlo preso in giro su Internet gli spetta una dose extra di coccole e croccantini.”
E noi non abbiamo dubbi: se li merita! E speriamo che abbiate apprezzato questo momento di leggerezza per celebrare il lancio di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom!
Conoscete altri animali domestici dal nome ispirato alla saga? Avete acquistato il titolo? Fateci sapere la vostra, come sempre nei commenti ai nostri canali social!
Classe 1994, universitaria disperata, Pokéfan dal lontano 2003 e da Rubino. Appassionata di storie (che siano libri, serie tv, mitologia o giochi di ruolo), le piace scrivere di ciò che la appassiona, e la sintesi non è certo il suo dono.