La Lega di Alola e il finale di Sun & Moon: la maturità di Ash

Lega di Alola finale copertina Johto World

La saga dell’anime Pokémon terminata da poco in Giappone ha segnato un momento storico in più di vent’anni di produzione. La Lega di Alola è terminata decretando il suo primo campione, che è stato… Ash Ketchum! Al settimo tentativo di conquista di una Lega (quella delle Isole Orange, l’unica non basata su una controparte dei videogiochi, che era stata vinta a suo tempo, sembra essere stata dimenticata persino dai personaggi dell’anime) finalmente il protagonista è riuscito a raggiungere un suo obiettivo. Lasciando molti stupiti, altri delusi, ma sicuramente facendo notizia in tutto il mondo.

Una risonanza mondiale

Fare notizia in tutto il mondo” è molto meno iperbole di quanto si possa inizialmente credere. Con buona pace di chi sperava di non beccarsi spoiler, Twitter è letteralmente esploso con chiunque, giapponese e non, che ha cinguettato sulla vittoria storica. Persino la CNN ha scritto un articolo (parzialmente errato, ma ci torneremo in seguito) sulla questione, cosa che ha reso praticamente impossibile arrivare alla sera (sì, sera, perché ovviamente l’unico modo che ha un italiano per vedere l’anime in simultanea con il Giappone è volare a Tokyo e guardare una registrazione, di certo NESSUNO potrebbe scaricare dei fansub, che impiegano un po’ di tempo per essere prodotti) della finale per guardare l’episodio senza conoscere l’esito della lotta decisiva.

L’anime Pokémon viene menzionato dalla CNN. What a time to be alive.

Il motivo di tale risonanza è facilmente intuibile. Pokémon è diventato un franchise icona dei nostri tempi e le avventure dell’eterno perdente con il topo giallo al seguito sono un classico contemporaneo. Se non fosse che l’eterno perdente non è più tale, con le conseguenze del caso. Chiunque nel fandom desiderava da tempo vederlo vincere; ma ovviamente, da bravi Pokéfan che siamo, la scelta di farlo vincere proprio ad Alola non poteva che spargere malumore sulla fanbase, che ha avuto da lamentarsi comunque. Comprendo alcune argomentazioni, altre sono eccessivamente ridicole per essere considerate, ma personalmente ho trovato una scelta corretta ed ideale farlo vincere proprio ad Alola. Analizziamo la situazione più nei dettagli.

Perché la Lega di Alola?

Logo Pocket Monsters Sun & Moon
Il logo della serie incriminata che molti considerano non canon. E dire che Pocket Monsters è scritto in verde come tutte le altre…

Il problema principale della fanbase è che hanno fatto vincere ad Ash una Lega “di basso rango”. Infatti avrebbero potuto fargli vincere quella di Kalos, se proprio non lo volevano più eterno perdente. È una critica che ha alcune argomentazioni valide (no, il “la serie Sun & Moon presenta un Ash di un’altra dimensione perché quello di XY era disegnato più figo” NON è un’argomentazione) che comprendo pienamente.

La Lega di Kalos era stata decisamente più epica. Credo sia opinione condivisa che lo scontro finale con Alan sia ben saldo nella top 10 delle lotte più emozionanti dell’anime. Questa competizione è stata decisamente più sottotono, ed estremamente pilotata dalla plot armor. Ci sono infatti log di chat risalenti ad un mese e mezzo fa in cui ipotizzavo l’andamento della Lega azzeccando tanti esiti, inclusa la finale. E non lo dico perché ritengo le mie capacità di fare teorie valide; tutt’altro. Di solito quando faccio ipotesi fallisco miseramente e se stavolta invece ho indovinato è perché è stato seguito un ragionamento molto lineare.

Charizard Alan doping Johto World
Johto World per il sociale: la redazione sconsiglia di dare sostanze non certificate ai vostri Pokémon. Alan è stato successivamente radiato da ogni competizione perché il suo Charizard non ha passato i controlli antidoping

Una Lega facile

Dicevamo che la Lega di Alola è stata di basso rango. Chi non segue assiduamente la serie potrebbe legittimamente chiedersi il perché. E la risposta sta nella sua composizione.

Come nei videogiochi ambientati ad Alola, il Professor Kukui ha creato la Lega durante la frequentazione di Ash della Scuola Pokémon. Pertanto il torneo mostrato nella serie è stato il primo della regione. Tant’è che il vincitore è stato decretato direttamente Campione non essendocene presente nessuno prima di lui. Questo ha comportato che il torneo fosse quasi di rilievo amatoriale, senza nemmeno dei criteri di qualificazione, come le Medaglie nelle altre regioni, che certificassero la forza dei partecipanti. E infatti per la prima volta il Team Rocket ha partecipato ad una Lega, con James che è arrivato ai quarti di finale uguagliando il risultato raggiunto da Ash a Johto, Hoenn ed Unima e superando persino il suo debutto di Kanto in cui si era fermato agli ottavi.

Team Rocket Lega di Alola Johto World
Il Team Rocket (travestito da Sina e Dexio) che partecipa ad un torneo della Lega Pokémon

Scontri molto (troppo) brevi

Il livello è stato basso ed anche il numero di Pokémon usati negli incontri è stato scandalosamente basso per quella che si prefigura essere la massima competizione regionale. Le regole di partecipazione prevedevano:

  • Un Pokémon a testa nella mega Battle Royale iniziale in cui da 151 partecipanti sono scesi a 16 (degna di menzione l’inutilità di Kahili, la Superquattro Volante, che nell’anime è una semplice golfista che non si è nemmeno qualificata, distruggendo ogni speranza di darle un senso di esistenza).
  • Ancora un Pokémon a testa negli ottavi e nei quarti di finale.
  • In semifinale ci degnano di vedere scontri 2 VS 2.
  • La finale si ferma a 3 VS 3.

La motivazione di questo scempio è meramente un’esigenza di trama. I compagni di classe di Ash dovevano passare tutti le qualifiche, ma possiedono tutti due Pokémon ad eccezione di Lylia, che ha solo Vulpix di Alola e Kawe, che ne ha tre (Ash stesso per la prima volta ha partecipato con soli cinque Pokémon ad una Lega). Con un risvolto abbastanza ridicolo tale per cui era ovvio che nessuno di loro tranne Kawe avrebbe potuto proseguire nella competizione. Eppure, nonostante questo, si sono iscritti ugualmente e sono persino risultati tra i più forti!

Kahili inutile Johto World
Ed ecco che la Superquattro Volante si appresta a dare spettacolo… Come? È l’ultimo fotogramma in cui si vede e non si degnano nemmeno di mostrare la sua lotta nella Battle Royale? Oh well…

Una Lega di basso rango

Come detto, oltre al problema della facilità degli scontri, c’è stato anche un problema di notorietà degli avversari. Nell’anime gli unici Allenatori degni di nota di Alola sono i Kahuna, che hanno fatto solo da arbitri degli scontri e non erano sfidanti. Senza una Lega Pokémon non è presente una cultura delle lotte come può esserci nelle altre regioni. Ed ovviamente essendo un campionato nuovo, non attirerà nemmeno superstar della lotta d’oltreoceano. Al punto che effettivamente gli Allenatori più forti che Ash aveva da sconfiggere in tutta la regione sono stati:

  • Un rivale che è sostanzialmente un preadolescente scappato di casa da una madre ultraprotettiva
  • Un teppista di strada con la paura di perdere che affronta solo lotte che sa di poter vincere.

Un po’ deboli come ostacoli se li confrontiamo con un Allenatore con un Darkrai ed un Latios o un altro con un Charizard che non potrebbe mai passare un controllo anti doping.

Finalisti Lega Alola Johto World
La top 16 della Lega di Alola. L’unico Allenatore di esperienza è Liam, ed infatti viene subito fatto fuori.

Un Ash leggermente opaco

Anche tralasciando quanto fossero scarsi gli Allenatori che ha affrontato Ash rispetto alle Leghe passate, non possiamo non notare che la sua squadra lascia molto a desiderare comparata a quella di Kalos. Nella serie precedente infatti avevamo Goodra, Noivern, Hawlucha, Talonflame, Greninja con Morfosintonia (e Pikachu, va be’), che pur rimanendo nell’ottica dell’anime che segue meccaniche tutte sue, rimangono Pokémon singolarmente apprezzabili anche nei videogiochi (escludendo il fatto che con Geloraggio cadano la metà dei presenti).

Squadra Ash Kalos Johto World
La squadra completa di Ash a Kalos

E ad Alola? Qui Ash inizia la Lega con Rowlet, Torracat, Meltan, Lycanroc Forma Crepuscolo e ovviamente Pikachu. Due primi stadi presenti per questioni di marketing di merchandise, un secondo stadio (la cui evoluzione finale avverrà solo alla fine), un Pokémon completamente evoluto e un Pokémon mancante. Oggettivamente parliamo di qualcosa molto poco degno di essere considerato al top di una intera regione.

Squadra Ash Alola Johto World
La squadra di Ash prima della Lega di Alola con qualche intruso. Da notare la preparazione atletica di alto livello per il premio Panchinaro d’Oro. E no, non sono andato a cercare appositamente una scena in cui fossero tutti svaccati, è semplicemente l’unica che ho trovato in cui ci fossero tutti e cinque.

Una mezza vittoria che vale quanto una intera

Eppure, nonostante tutte le problematiche esposte, rimango convinto che questa fosse la Lega corretta da far vincere ad Ash. Proprio in virtù della sua semplicità. Mi spiego meglio.

Chi è Ash Ketchum

Ash Ketchum (così come il Trio Team Rocket che viene troppo spesso sottovalutato pur avendo una complessa caratterizzazione dietro) non è un semplice personaggio. È un modello. È il modello del ragazzino che vorrebbe essere indipendente ma non lo è, che pone l’amicizia ed i legami con gli altri davanti a se stesso, che sogna di diventare il migliore con un entusiasmo degno di Danilo Toninelli (che l’ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti abbia visto troppi episodi di Pokémon da piccolo?). Ed è il ragazzino che comunque deve imparare che non basta la grinta, la determinazione e la fortuna per superare “i grandi” e diventare il migliore, e che nella vita sono presenti dei fallimenti e bisogna saperli affrontare. Senza mai arrendersi e senza mai rinunciare a diventare il migliore.

Danilo Toninelli entusiasta
Una proiezione di Ash Ketchum a 40 anni mentre con l’entusiasmo che lo contraddistingue va a perdere l’ennesima Lega come sempr… Oh, wait!

Non è un caso che la sigla giapponese più iconica sia proprio la prima, Mezase Pokémon Master, e che nel titolo abbia quel “Mezase” che significa “punta a diventare”. Così come non è un caso che la prima sigla inglese pur non avendo riferimenti nel titolo, inizi con “I wanna be the very best, like no one ever was“. Che in italiano è stato reso con “Voglio essere il migliore sai, come nessuno è riuscito mai“.

Ash Ketchum è questo, la voglia di mettersi in gioco e superare gli altri.

Perché dunque proprio la Lega facile?

Perché dà un messaggio. Se sei un ragazzino è giusto avere dei sogni ed è giusto cercare di raggiungerli. Sappi però che se c’è qualcuno di più esperto di te non potrai superarlo. Non subito, almeno. Però, se ti ritrovi in una situazione di tuoi pari e ti sei impegnato molto a lungo per raggiungere il tuo obiettivo, ce la puoi fare. Potrai vincere, come ha vinto Ash l’unica volta che si è trovato senza “grandi”. Facciamo un breve recap di com’era andata finora:

Come siamo arrivati alla vittoria?

Ad Alola era facile intuire il vincitore semplicemente vedendo i partecipanti qualificati. Non poteva vincere il Team Rocket, che non si era allenato abbastanza. Non poteva vincere Guzman, perché non rispettava gli ideali di amicizia e cura verso i propri Pokémon. Rimanevano solo ragazzi coetanei di Ash, che si erano allenati meno di lui. L’unico degno di vincere la Lega era Liam, considerato un genio delle lotte e favorito. Tuttavia è stato usato come pedina sacrificale per dimostrare quanto fosse forte Guzman (e, a sua volta, per esaltare gli ideali di amicizia di Ash quando l’ha sconfitto).

Liam sconfitto Johto World
Ed ecco il favorito del torneo, l’unico sfidante ad avere una megaevoluzione, perdere miseramente per esigenze di trama. Nice try, come again next year.

A parte lui gli altri compagni di classe di Ash dovevano proseguire linearmente in base a quanto si erano impegnati nel corso della serie per dimostrare la loro crescita:

  • Lylia si è fermata subito contro il fratello dopo aver comunque dimostrato di non essere una pippa astrale.
  • Ibis ha perso il primo scontro con Suiren dandole comunque del filo da torcere.
  • Chrys è stato eliminato ai quarti da Kawe dopo aver vinto contro Malpi.
  • Suiren è stata eliminata ai quarti da Guzman, anche in questo caso è stata usata per esaltare la sua forza.
  • Kawe è arrivato in semifinale contro Iridio, l’Allenatore con probabilmente la maggiore preparazione del torneo.
Avevi un Pokémon solo ed hai perso sistematicamente ogni lotta fino a 10 episodi fa. Non puoi lamentarti, dai.

Vittoria alla Lega di Alola: Campione o Maestro Pokémon?

Ash dunque era destinato a diventare Campione della Lega più insignificante della storia a partire da quando era iniziata. Ha dunque raggiunto la sua meta, il suo obiettivo? È diventato un personaggio completo che non può più migliorarsi e continuare le sue avventure? Giammai.

Ash Campione Lega di Alola Johto World
Finalmente Campione, ma non ancora Maestro Pokémon.

Ancora, le parole hanno un peso e non è un caso che sono più di 20 anni che lo sentiamo ripetere che diventerà un Maestro Pokémon e non un Campione (ricordiamo anche che sono più di 20 anni che Ash ha 10 anni, già che ci siamo).

Una cosa non implica l’altra. Cosa sia un Maestro Pokémon è ignoto ai più. Presumibilmente dovrebbe essere l’Allenatore più forte di tutti, una sorta di Campione dei Campioni, che quindi potrebbe diventare tale sfidando i Campioni delle altre regioni.

La prossima serie infatti potrebbe seguire le avventure di Ash Ketchum che sfida i Campioni delle altre regioni per diventare un Maestro Pokémon (presumibilmente fallendo), scollegandosi dai videogiochi più di quanto non sia mai stato fatto e dando maggiore indipendenza all’anime.

Lega di Alola: una serie a sé stante

Prima di chiudere vorrei fare delle considerazioni sulla saga della Lega di Alola nel suo complesso.

Il torneo è durato dall’episodio 129 al 139. Undici episodi in totale che ci hanno accompagnato da luglio a settembre. Se vogliamo considerare un termine più ampio dedicato a tutta la saga, incluso l’arrivo sull’isola e la lotta dimostrativa tra il Campione e Mister Royal aka Kukui, arriviamo a diciassette episodi. E da qui si comprende perché abbia parlato di una serie a sé stante, considerando che gli anime in una singola stagione si aggirano sui dodici o tredici episodi.

Facciamo un paragone con le precedenti leghe:

  • Kanto: 7 episodi
  • Isole Orange: 2 episodi
  • Johto: 7 episodi
  • Hoenn: 7 episodi
  • Sinnoh: 8 episodi
  • Unima: 6 episodi
  • Kalos: 7 episodi

Sempre per farci un’idea della durata della Lega ricordiamo anche che la sottoserie Episode N è lunga quattordici episodi, mentre quella turboschifezza atomica di serie dedicata alle Isole Cristalline è lunga venti.

Lega di Alola: un percorso di formazione

Gli autori della serie hanno sicuramente interpretato la Lega di Alola non solo come la conclusione di un percorso, come avviene circa da sempre, ma anche come percorso a sé stante per Ash che ha raggiunto la sua maturità nello scontro finale. E qui si comprende perché sia stata così lunga.

Infatti solitamente si conoscono bene al massimo due partecipanti dei tornei (Ash e il rivale principale), con altri partecipanti noti che però non hanno avuto molto spazio di evoluzione personale. In questo caso invece avevamo ben sette partecipanti di cui abbiamo visto la crescita in tutta la serie, ed in generale nessun partecipante sconosciuto arrivato al torneo finale, con diverse facce note eliminate nei preliminari. Per questo motivo abbiamo visto ogni singolo scontro del torneo, per la prima volta nella storia dell’anime: ognuno dei partecipanti doveva avere il proprio momento di gloria. Per alcuni più modesto di altri, in base al proprio carattere, al proprio punto di partenza ed al proprio punto di arrivo.

Le tre evoluzioni della Lega di Alola

Ma se è stata data tutta questa enfasi ai personaggi secondari, ovviamente non poteva essere da meno per il protagonista della serie: Ash Ketchum.

Per lui come detto la Lega di Alola corrisponde sia al culmine della propria esperienza nella regione che ad un momento di crescita personale. Non a caso la sua stessa squadra, di composizione mediocre all’inizio del torneo, vede l’evoluzione di Meltan in Melmetal, il ritorno del suo Poipole come Naganadel e l’evoluzione di Torracat in Incineroar dopo uno degli scontri più epici (ed animati meglio) di 22 anni di serializzazione.

La terza evoluzione è quella di Ash stesso, che parte da essere un ragazzino con tanta voglia di fare e pochi risultati concreti raggiunti, ad un Campione affermato in grado di sconfiggere l’Allenatore più forte della regione alleato con un Pokémon leggendario.

Una lotta finale epica

La lotta finale tra Ash e Kukui è indiscutibilmente l’apice della serie. È l’esame finale di Ash della regione, molto più di quanto non fosse stato il torneo della Lega: non è un caso infatti che Hala commentando la sua vittoria finale nello scontro con Tapu Koko l’abbia definita come la “Grande Prova” imposta dai Pokémon Protettori sul neo-Campione per convalidare e riconoscere la sua forza.

Lo scontro è un susseguirsi di strategie più o meno ben pensate, di cambi di Pokémon ad hoc per gli scontri meno importanti, e di posizioni fisse solo nei duelli topici della serie: Incineroar VS Torracat e Tapu Koko VS Pikachu. In entrambi i casi parliamo di scontri e rivalità presenti da centinaia di episodi, che hanno raggiunto il culmine, tanto per cambiare, proprio nella lotta finale.

Torracat si è finalmente affermato come Pokémon completo e cresciuto, e la sua evoluzione dopo aver sconfitto Incineroar diventando poi esausto lui stesso ha avuto una costruzione tale da far perdonare l’apparentemente insensata scelta di far fare ad Ash la Lega senza Incineroar. Pikachu ha avuto la sua rivincita con Tapu Koko, con un Iperfulmine finale in cui Ash e Pikachu hanno messo insieme tutte le esperienze e l’energia assorbita dal viaggio nella regione. Energia che ha trasformato la mossa in un’Onda Energetica alla Dragon Ball per dare il giusto mix tra trash ed epico consono per il finale di una serie sorprendente sotto molti aspetti.

Animazioni fantastiche e dove trovarle

La lotta finale, oltre ad essere stata l’apice della serie per l’evoluzione del protagonista, lo è stata indiscutibilmente anche dal punto di vista delle animazioni.

Settembre 2016: vengono rilasciate le prime informazioni sulla nuova serie anime ambientata ad Alola, ed inizia una pioggia di critiche sull’aspetto dei personaggi. “Sembrano disegnati da bambini di 10 anni”, “mio fratello saprebbe fare di meglio”, “hanno rovinato l’Ash di XY”, “la nuova serie non è canon”, ecc. Tra di loro ero presente anche io. Trovavo il nuovo character design osceno e non comprendevo questo cambio repentino apparentemente in peggio. Sia chiaro, ad oggi continuo a trovarlo bruttino, ma ho scoperto in breve che c’era una motivazione dietro, e che in realtà è stata una scelta coraggiosa e funzionante. Il character design infatti era stato semplificato in favore di una maggiore complessità delle animazioni. Che sono bellissime.

Chiunque non abbia mai visto una lotta difficilmente apprezzerà lo stile artistico della serie. E se qualcuno vi dovesse venire a dire che è disegnata male, non rispondete a parole. Fategli vedere i quattro episodi della lotta totale Ash Vs Kukui. Se non cambia idea da solo non perdeteci nemmeno tempo dietro. E se ne avete l’occasione e non l’avete ancora fatto, datevi questa possibilità. Sono un piacere per gli occhi.

Qui un piccolo assaggio con alcuni degli animatori (l’elenco nella sigla finale dell’episodio è immenso) che hanno realizzato la scena:

Conclusioni

Ebbene sì, questo breve saggio opinionistico di appena 3500 e rotti parole è giunto alla sua fine. Se è vero che di un’opera ci si ricorda maggiormente l’inizio e la fine, credo che saranno in tanti, come me, a ritenere Pokémon Sun & Moon la migliore serie anime Pokémon fino adesso. Ormai mancano due episodi alla fine, mi auguro che si sciolga il nodo su Paver e Magearna (a giudicare dalle anticipazioni sembra di sì), mi lascia leggermente stizzito che non sia stato approfondito il personaggio di Dia. D’altro canto non cambierei una virgola dei diciassette episodi della Lega.

Ed ora iniziamo a pensare alla prossima serie, che sembra avrà un character design via di mezzo tra Sun & Moon e XY, ma mi auguro manterrà la stessa bellezza delle animazioni. Dubito però potrà farmi provare le stesse emozioni della serie appena conclusa. Vi lascio con un’immagine di repertorio di come mi sento, e con l’ennesima chicca che ci ha lasciati la lotta finale con Kukui: Ash sdraiato a terra sfinito che guarda il cielo dopo la sua vittoria è la stessa scena presente nella sigla iniziale da quasi sei mesi. Alla faccia degli spoiler.

E voi? Cosa ne pensate? Approvate la vittoria di Ash nella Lega di Alola? Avreste preferito vederlo vincere altrove? O avreste preferito non vederlo vincere affatto? Come sempre, rispondete nei commenti!