Nintendo ha pubblicato sui siti in lingua inglese le prime due parti di un Ask the Developer (il successore spirituale degli Iwata Asks) agli sviluppatori di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.
Eiji Aonuma (producer della serie), Hidemaro Fujibayashi (direttore del gioco), Takuhiro Dohta (direttore tecnico), Satoru Takizawa (direttore artistico) e Hajime Wakawa (direttore del suono): sono questi i nomi degli intervistati in questo Ask the Developer.
Le prime due parti di questa intervista possono essere trovate integralmente qua: prima parte, seconda parte. La terza parte verrà invece pubblicata domani, probabilmente alla stessa ora. Ma andiamo ora a vedere i punti salienti.
La prima cosa interessante dell’Ask the Developer è la menzione al fatto che gli eventi di Tears of the Kingdom si svolgono poco tempo dopo la fine di Breath of the Wild, in quanto al termine dello sviluppo di questo gioco Aonuma e il resto del team volevano far proseguire l’esplorazione di quel mondo ai giocatori anche dopo la fine della storia. Sia lui che Fujibayashi inoltre confermano che utilizzare la stessa Hyrule fosse una cosa voluta, ma Dohta rassicura comunque che ci sono dei sostanziali cambiamenti nel gameplay (non solo rispetto a Breath of the Wild, ma anche a Skyward Sword).
L’avventura sembra poi essere fatta sia per “veterani”, che hanno già giocato il capitolo prequel, sia per nuovi giocatori. Sarà inoltre presente una meccanica chiamata Character Profile, una sorta di registro dei personaggi consultabile durante il gioco per aiutare i giocatori a capire le relazioni tra gli NPC.
Nella seconda parte dell’Ask the Developer arriva invece qualche informazione più succosa riguardante Link e alcuni eventi raccontati nel gioco ma già note agli aficionados della saga.
Prima di tutto, fanno notare come il cambiamento del design di Link sia voluto e significativo, pur essendo lo stesso Link del capitolo precedente. Aonuma suggerisce poi che “le mani” saranno un tema fondamentale per Tears of the Kingdom. Questo tema unirà gameplay, meccanica e storia, secondo Fujibayashi, mentre gli altri sviluppatori aggiungono ulteriori informazioni riguardo questa questione: dalla questione dei poteri che si attivano grazie alle mani, alla presenza di battiti di mani nella musica del gioco. Ma “mani”, come già accennato prima, sarà anche un elemento della storia fondamentale, ed è qui che Aonuma sgancia la bomba: nel gioco ci saranno riferimenti a uno specifico evento già accennato in altri giochi della saga, la Imprisoning War, un evento molto importante avvenuto nell’era a cavallo tra Ocarina of Time e A Link to the Past.
Cosa ne pensate? Che ruolo giocherà l’Imprisoning War nella trama di Tears of the Kingdom? Cosa si parlerà nella parte di domani? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti sui nostri canali social!
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.