Le Nuzlocke Challenge: un’introduzione

Avete mai pensato che i giochi Pokémon fossero sin troppo facili? Onestamente, non avreste per niente torto: basti pensare a certi Capipalestra con team ridicoli, primo tra tutti Raffaello, accompagnato dai suoi temibili Metapod e Kakuna. Ma è solo il primo di una lunga lista, una lista che ha portato involontariamente alla nascita delle Nuzlocke.

Karen dei Superquattro aveva tanti pregi. Il suo Gengar non era tra questi.
Karen dei Superquattro aveva tanti pregi. Il suo Gengar non era tra questi.

Possiamo infatti andare anche oltre, considerando i Superquattro degli amatissimi Oro, Argento e Cristallo: perché mai Pino dovrebbe usare un Jinx con Doppiasberla? Cosa ci guadagna Karen ad usare un Gengar con Leccata anziché Palla Ombra? Quindi sì, la Game Freak ha sempre proposto giochi abbastanza facili, è innegabile. Come possiamo renderli più complessi, se non auto-imponendoci noi stessi una sfida?

Questo è cio che ha pensato un disegnatore di webcomic (qui trovate il suo sito) nell’inverno del 2010: il pigrone, anziché studiare, ha voluto cominciare un nuovo file di gioco sulla sua vecchia cartuccia di Pokémon Rubino. Per rendere il tutto più complicato e meno ripetitivo, si è posto due grandi limiti:

1) Avrebbe potuto catturare solo il primo Pokémon che avrebbe incontrato in ogni area.

2) Se uno dei suoi Pokémon fosse diventato esausto, sarebbe stato considerato morto e quindi avrebbe dovuto liberarlo.

Tutto qua, due semplici regole che hanno portato risultati totalmente inaspettati: oltre a trovarsi un gioco molto più difficile da affrontare, il giocatore iniziò ad apprezzare i suoi alleati, ma anche cominciò a preoccuparsi per loro, sapendo che ogni KO avrebbe portato a un addio.

L’artista volle condividere la sua esperienza con altri, pubblicando una serie di fumetti riguardanti la sua avventura su 4chan, nel /v/ideogames board. Questi disegni vennero apprezzati tantissimo dalla community, innamoratasi soprattutto del Seedot/Nuzleaf con le fattezze di John Locke dalla famosa serie LOST. Da questo dettaglio nacque il nome della sfida, definita infatti da 4chan come Nuzlocke Challenge (dal nome Nuzleaf, unito a quello di John Locke e challenge).

Ed è una minaccia.
Ed è una minaccia.

Da allora innumerevoli Allenatori hanno provato questa sfida, inventando anche nuove regole (come non poter usare gli strumenti) e diverse varianti (tra le più celebri abbiamo la Wonderlocke e la Chesslocke); inoltre non si sono limitati a giocare i titoli originali, ma hanno osato con hack rom come Pokémon Snakewood, soffrendone i difetti ma apprezzando gli sforzi dell’hacker, una persona come noi, innamorata degli inimitabili mostricciattoli tascabili.

Certi hanno vinto la loro battaglia, altri non ce l’hanno fatta.. ma moltissimi hanno condiviso le emozioni che hanno provato, tramite fumetti o racconti. Questa è la magia della Nuzlocke Challenge: tutti hanno qualcosa da condividere, che sia una vittoria o una sconfitta. Proviamo anche noi ad affrontare questa esperienza, leggendo le storie passate o sfidando noi stessi. Ma state attenti, Allenatori. Non c’è vittoria senza sacrificio, non c’è vittoria senza sofferenza.

 

[l’immagine in evidenza, “Nuzlocke” scritto col font di pokémon, è opera di CallMeFrozenx]

5 thoughts on “Le Nuzlocke Challenge: un’introduzione

  1. La prima volta che ho letto della Nuzlocke Challenge ho pensato “idea carina, ma non proverò mai nulla di simile”. Ma una volta che entri nell’universo del Nuzlocke non ne esci più…

  2. Io, purtroppo, temo di essere una veterana e un caso disperato, con circa 9 run completate, 5 sospese, 0 perse e dopo aver letto praticamente ogni fumetto online disponibile e degno di nota, attendo con ansia Sun e Moon per la mia prima vera Blindlocke. Aiutatemi.

    1. Non riuscirei mai ad immaginare una Nuzlocke totalmente blind. Difficoltà doppia, tripla, quadrupla. Buona fortuna!

  3. Io ci ho provato con Rubino Omega, ma ho il difetto di essere pigro e approssimativo in (quasi) tutto ciò che faccio. In una sessione di livellaggio mi sono distratto e mi è morto il Pokémon più forte in squadra, mi sono spazientito e mi è passata la voglia.
    PERCHE’ SONO UNA PERSONA PESSIMA.
    Poi recentemente ne ho iniziata una con il mio ragazzo, io su Bianco 2 e lui su Nero 2. Essendo leggermente più preparato sono riuscito a non farmi uccidere mezzo team prima di Zondopoli, mentre Andrea è rimasto solo con un Patrat. Lui mi dice che riuscirà ad arrivare alla lega con quel Patrat, io mi diverto a dirgli che no, non ce la farà. La verità è che è probabilissimo che Velia mi uccida tutta la squadra in palestra, dato che sono super maldestro con questi giochi. Stiamo a vedere.

  4. Ciao, quest’introduzione é essenzialmente chiara, tu sei bellissimo e sappi che mi sto già organizzando per mettere in piedi il tuo fanclub ufficiale.

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