E se i giochi dei Pokémon fossero un unico, grande ciclo?

A novembre metteremo le mani su Pokémon Sole e Luna, gli ultimissimi episodi di una delle più grandi saghe di sempre. Ma c’è qualcosa che questi giochi ci aiutano a capire già da ora, qualcosa che potrebbe rivelarsi un colpo di genio: le sette generazioni che abbiamo incontrato dal 1996 ad oggi fanno parte di un unico grande ciclo. Come? Ora vi spiego.

Fin da quando lo scorso maggio abbiamo visto le prime immagini di Alola moltissimi fan si sono lamentati: ma come, siamo appena stati ad Hoenn e ora visitiamo un’altra regione tropicale? Facendo finta che Hoenn sia ai tropici (cosa non vera), tutti i torti non hanno. Ed è proprio da questa stranezza che mi sono messo a rimuginare sul perché di questa scelta. Ho messo in fila le sette regioni comparse nei titoli principali di Pokémon e mi sono accorto di una serie di particolari molto interessanti.

I conti, forse, tornano.

Andiamo con ordine.

Perché ho spezzato così le mappe? Perché Unima è stata la prima regione nella storia di Pokémon a non essere ispirata a un territorio giapponese, bensì all’area della città di New York. Ed è proprio da qui che è partito una sorta di tour mondiale in cui si ripropongono le prime quattro regioni della saga con altrettante località note in tutto il mondo.

Le continuità non mancano: se a Kanto i temi fondanti sono la tecnologia e il progresso, a Unima sono… la tecnologia e il progresso. Declinati in maniera diversa, naturalmente, ma con una centralità assente in tutti gli altri titoli principali. Con il Pokédex giochiamo facile: sia I che V generazione sono le uniche a introdurre più di 150 Pokémon, nel caso di Unima senza che nessuno di questi abbia legami con i mostriciattoli venuti prima: lo scopo, naturalmente, era concedere un’esperienza il più possibile simile a Rosso e Verde. I parallelismi si sprecano (Machop/Timburr, Solosis/Abra, Tympole/Poliwag, Chansey/Audino…), e due in particolare sono interessanti.

Se Mew è il Pokémon “antenato di tutti gli altri”, ossia quello che viene prima, il corrispettivo a Unima è Victini. E Victini precede tutti gli altri Pokémon nel Pokédex, occupando la posizione #000 nel regionale e precedendo Snivy anche in quello nazionale. Mewtwo, l’unico Pokémon il cui DNA sia stato modificato dagli umani basandosi su un Pokémon antichissimo, è corrisposto da Genesect, Pokémon antichissimo il cui genoma è stato modificato dal Team Plasma.

Johto e Kalos hanno entrambe due temi centrali importantissimi: la storia e la bellezza. Se l’importanza della storia a Johto la conosciamo bene, grazie ad Amarantopoli e Violapoli, a Kalos ci viene ricordata con la storia di AZ e la guerra avvenuta 3000 anni fa, una guerra che ci coinvolge personalmente molto più di quanto accadde in Nero e Bianco (per chi non se lo ricorda, Reshiram e Zekrom furono separati dallo stesso Pokémon in seguito a un conflitto). La bellezza, che a Kalos si spiega da sé, a Johto è sottolineata da ogni singola città, che per la prima volta possiede una propria personalità (i tetti rosa a Fiorpescopoli, quelli di legno a Violapoli, il selciato a Fiordoropoli etc.).

La capitale della bellezza nel mondo dei Pokémon.

Ma al di là dei temi, sono di nuovo i Pokémon a darci gli spunti più importanti: sia II che VI generazione sono le uniche due nella saga a introdurre almeno un nuovo tipo. E in entrambi i casi le generazioni ci offrono un’evoluzione di Eevee con questo nuovo tipo: Umbreon in II e Sylveon in VI. Non finisce qui: II e VI generazione sono anche le uniche due che introducono un modo completamente nuovo di evolversi: attraverso l’amicizia in II, con la Mega Evoluzione in VI. Anche la IV generazione introduce nuovi meccanismi, ma sono basati su meccaniche già esistenti (salita di livello), così come d’altronde in II Steelix si evolve in un modo nuovo che tanto nuovo non è: tramite scambio.

Hoenn e Alola sembrano avere già in comune due grossi dettagli: il clima estremamente caldo e la possibilità che l’ambiente influenzi la trama. Se l’ambientazione tropicale si spiega da sé, il parallelismo tra leggendari merita una spiegazione. Se Groudon e Kyogre dominano la terra e i mari, Solgaleo e Lunaala sono i messaggeri di Sole e Luna. Il Sole, con il suo calore e la sua presenza, è il motore principale della vita sulla terraferma, ed è il suo calore a stabilire il dominio della terra sui mari (e viceversa). La Luna, dall’altra parte, esercita il suo controllo sulle maree. E questo binomio tra giorno e notte sarà quasi sicuramente al centro della trama dei prossimi giochi, esattamente come pioggia e siccità lo furono in Rubino e Zaffiro.

Colui che controlla il Sole, in fondo, controlla la Terra. E un Pokémon Eclissi, capace di annullare Sole e Luna, sarebbe un perfetto parallelo di Rayquaza.

Questa teoria ovviamente va presa per quello che è: una teoria. Diversi dettagli sono stati messi da parte per far risaltare le affinità (il più eclatante: Ho-Oh e Lugia sono da sempre legati al Sole e alla Luna), affinità che secondo me sono così forti da dimostrare che i creatori di Pokémon hanno un piano e lo stanno seguendo per bene. Avete presente l’espressione inglese “cibo per la mente”? Ecco, è il proposito di questo articolo.

In chiusura voglio farvi sognare: seguendo questo disegno la prossima generazione dovrebbe essere ambientata tra le montagne, montagne ricche di storia e riconoscibili in tutto il mondo. Quale regione potrebbe ospitare tutto questo, se non l’Himalaya e il suo Monte Everest? Ma non è nemmeno da escludere un’ottava generazione tra le Alpi, luogo amatissimo e conosciutissimo dai giapponesi. Che come ben sapete hanno un grosso debole per l’Italia. Everest confirmed o Bolzano confirmed? Vedremo tra tre o quattro anni.

Per oggi è tutto, fateci sapere cosa ne pensate via piccioni viaggiatori, commenti su Facebook, cartoline da Acapulco, Baci Perugina.

 

 

4 thoughts on “E se i giochi dei Pokémon fossero un unico, grande ciclo?

  1. ITALIA CONFIRMED!!! CHIAMATE IL TIZIO DELLE 14 PAGINE!!!
    Ok seriamente: bellissimo articolo. Se così fosse l’ VIII avrebbe un’ambientazione opposta alla VII.

  2. non fa una piega.. e gente visto che la localita e tropicale sarebbe bello se stavolta introducessero un nuovo mezzo come che ne so … alcune aree sono troppo rischiose per i pokemon e allora si utilizza la tavola da surf… daltronde se a hoenn e stata introdotto il volo in 3a persona .. perche non introdurre un nuovo modo di surfare?

  3. Anche io ci ho sempre visto una specie di ciclo, ma mai in questo modo (e poi il mio, come spiegherò sotto, si è interrotto con l’arrivo di Kalos). Ci sono alcune cose che coincidono nelle nostre teorie, ma non del tutto: per quanto mi riguarda il primo vero e proprio reboot è quello di Rubino e Zaffiro, non completo come in Bianco e Nero, ma comunque portatore di evoluzioni e cambiamenti drastici nella saga. Se ci pensi, l’idea di avventura nuova, di “partire dall’inizio” è molto presente, e persino i colori dei giochi richiamano il Rosso e il Blu. La mia visione è anche fortificata da quello sputo che abbiamo di timeline ufficiale:

    RF/VF -> due anni -> HGSS
    Se è vero che RZS sono contemporanei a RFVF data la compatibilità, allora vale la stessa cosa (confermata canonicamente nei giochi per DS) per HGSS e DPPt.

    Quindi:

    RFVF : Rubino e Zaffiro = HGSS : DPPt

    Il ciclo per me non compie quattro tappe, ma due soltanto.
    Quindi, se dovessi fare un’immagine come la tua, verrebbe così:

    RFVF – Rubino e Zaffiro
    | |
    v v
    HGSS – DPPt

    Quelli in alto sono gli inizi, mentre quelli in basso i “sequel”. Non so se sia molto chiaro.
    Qui però vedo il ciclo interrompersi, perché per me Kalos non è ciò che Johto poteva essere per Kanto (o Sinnoh per Hoenn). Da un punto di vista sia ambientale, sia strutturale, nella mia teoria il loop non si completa come la tua, che è di certo molto interessante. Più che altro, la presenza di nuovi tipi o metodi di evoluzione non mi sembra abbastanza per considerarla una prova di schema o piano da parte di Gamefreak: è Pokémon, i tipi e le evoluzioni sono una cosa a cui siamo abituati da anni, è sensato credere che le abbiano volute inserire a Kalos per rimarcare un collegamento con la seconda generazione? O forse, banalmente, c’era solo bisogno di una svecchiata, e sono state inserite le features di cui più avevamo bisogno?
    La tua teoria comunque verrà confermata col tempo, ma non ti nascondo che, dovesse rivelarsi veritiera, apprezzerei un’ottava generazione come quella da te descritta: un clima freddo, ostile, che abbiamo già pregustato con Sinnoh, ma moltiplicato dibbestia.
    Credo anche, purtroppo, che una regione debba essere versatile, quindi difficilmente ci ritroveremo a esplorare una regione ‘monotematica’: ci saranno sempre quelle varietà che la renderanno diversa e divertente da esplorare. Si spera solo che non vengano inserite alla cazzo come in XY.

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