Quello che è accaduto oggi è un evento storico. Per i fan di Pokémon e soprattutto per chi all’epoca, quella di Oro e Argento, c’era. Dopo anni di attese, rumor e ipotesi, è stato infatti diffuso il contenuto della demo del 1997 di Pokémon Oro e Argento. Avete letto bene, io faccio ancora fatica a crederci.
Il dettaglio più eclatante è senza dubbio il Pokédex Beta dei giochi. Prima dei 251 che conosciamo bene, c’erano loro:
Molti i volti familiari, ma moltissimi quelli mai visti prima.
Tra questi possiamo notare il prototipo di Bayleef, dal design irriconoscibile , e soprattutto due linee evolutive completamente diverse per gli starter di tipo Fuoco e Acqua. Se le forme base erano note da tempo, è la prima volta che ne vediamo le evoluzioni.
Le sorprese non finiscono qui: Qwilfish avrebbe dovuto avere un’evoluzione, stesso discorso per Pinsir e addirittura Ditto, che si sarebbe trasformato grazie alla Metalcoperta. Accanto a loro una valanga di baby Pokémon, molti sinceramente superflui: dalle pre evoluzioni di Ponyta, Growlithe, Meowth, Goldeen e addirittura Tangela, vediamo per la prima volta la beta di Mime Jr., concepito per i sequel di Rosso e Blu e incontrato solo in Diamante e Perla.
Sempre da Diamante e Perla vediamo altre tre anticipazioni: le evoluzioni di Lickitung e dello stesso Tangela, oltre a un primissimo Leafeon.
Accanto a loro un prototipo di Porygon 2 completamente diverso dalla versione finale, e più simile a Castform.
I dettagli da scovare sembrano non finire mai. Vediamo Pokémon mai visti prima, come un tigrotto dotato di evoluzione, e un altro dall’aspetto angelico. Una specie di murena, un gatto nero e poi evoluzioni alternative di Pokémon di Kanto: Weepinbell avrebbe dovuto ottenere una nuova evoluzione, mentre la coda di Slowbro avrebbe dovuto essere un Pokémon a sé.
E numerosi i design poi affinati col tempo: ci sono i prototipi di Blissey, Ledian, Noctowl, Skiploom, Jumpluff, Hitmontop, Girafarig, Politoed (curiosamente simile al noto Tentaquil) e molti altri.
C’è spazio anche per la mappa, che avrebbe dovuto essere completamente diversa: l’obbiettivo era infatti di rappresentare l’intero Giappone. Potete trovare la mappa full size a questo link, notando la presenza del Kyushu e di Sapporo, isole che sarebbero diventate Hoenn e Sinnoh. Kanto è addirittura ridotta a una semplice città, per ovvi motivi di spazio.
Una scelta nel suo complesso che ha perfettamente senso, nel momento in cui ci ricordiamo che in origine Pokémon Oro e Argento sarebbero dovuti essere gli ultimi giochi Pokémon.
Tra le funzioni rimosse spicca lo skateboard, il miele e soprattutto, in maniera clamorosa, la possibilità da parte dei Pokémon di seguirci. Proprio così, oltre dieci anni prima la sua comparsa in Oro HeartGold e Argento SoulSilver, rendendo ancora più sensata l’inclusione di questa feature nei remake.
Per consultare tutti i dettagli del datamining basta invece rivolgersi a questo link.
Di sicuro per gli appassionati, me incluso, è una scoperta sensazionale, ben più corposa dei design di I generazione mai usati rivelati di recente dal manga su Satoshi Tajiri.
Cosa ne pensate di questa scoperta epocale?
Sogna un corso universitario per scrivere biografie sagaci in tre righe. Creatore di Johto World, segue Pokémon dal suo arrivo in Italia nel 1999. Ne ha scritto e parlato così tanto negli ultimi due decenni che un sito come questo era una conseguenza inevitabile. Amante di Nintendo in generale, parla spesso di tutt’altro.