Pokémon Ultrasole e Ultraluna, il gioco è su internet

La notizia non stupisce nessuno, in tempi di hacker e leak d’eccellenza: Pokémon Ultrasole e Ultraluna, le prossime avventure della saga in arrivo su Nintendo 3DS il 17 novembre 2017, stanno iniziando a circolare su internet dopo che qualcuno è riuscito a estrarne i file di gioco.

Non si pubblicano leak su internet!
Necrozma sta fissando i diffusori dei leak e non sembra avere buone intenzioni.

Come consuetudine tutto questo ha portato con sé una valanga di leak non autorizzati da The Pokémon Company e Nintendo, che pertanto Johto World non coprirà. Quello che ci limitiamo a riportare è il ripetersi, per l’ennesima volta, di una situazione difficile che coinvolge l’intero mercato videoludico, e che con Pokémon trova indubbiamente una delle sue prede più appetitose. Dopo aver evitato di rilasciare una demo, impedendo così il ripetersi delle situazioni del 2014 con Rubino Omega e Zaffiro Alpha e del 2016 con Sole e Luna, è stato necessario attendere che il gioco cominciasse effettivamente a circolare: tempi e modi non sono ancora del tutto chiari al momento, tuttavia non si può non notare che da ieri sera sono iniziate a circolare le copie stampa per siti specializzati e youtuber inviate da Nintendo of America. Altrettanto importante è ribadire che tali leak non arrivano da un datamine del preload del gioco disponibile tramite eShop (che il principale hacker responsabile del datamining ha affermato essere impenetrabile), quanto da una “fonte anonima”. Tutto ciò rende sempre più plausibile l’idea che una copia stampa sia stata girata a qualcuno che ne ha estrapolato i dati per poi pubblicarli su internet.

Che conseguenze può avere questo? Nel marasma generale bisogna trovare almeno un aspetto positivo: essendo evidente che i leak non derivano da commercianti europei sembra quasi certo che non avremo più uscite posticipate rispetto al resto del mondo di qualche giorno, venendo a mancare una motivazione solida per farlo. D’altro canto in Europa le copie stampa al momento della stesura di questo articolo non sembrano essere mai arrivate; pertanto non è insensato pensare che per il prossimo titolo su Nintendo Switch anche in America i giochi arriveranno tardi o non arriveranno affatto. Con le conseguenze del caso ovviamente, perché i recensori avranno tempi molto stretti per fare il loro lavoro e quindi alcuni rinunceranno e altri potranno fare solo analisi superficiali per mancanza di tempo. Tutto ciò perché alcuni incoscienti non hanno pensato ai danni che causano a tutti gli altri onesti lavoratori. Meditate anche su questo quando diffondete pubblicamente su internet i leak, e forse arriverete alla conclusione che aspettare 10 giorni prima di discutere dei giochi non è così tragico o immorale.

Cosa ne pensate? Ritenete i leak una prassi dannosa o uno scomodo prezzo da pagare per essere in cima alla piramide videoludica, come nel caso di Pokémon? Come sempre fateci sapere la vostra nei commenti.