Circa un anno fa Multiplayer edizioni annunciò l’uscita di Zelda – Dietro la leggenda, traduzione del libro Zelda – Detràs de la leyenda di Salva Fernàndez Ros, autore presso il sito spagnolo dedicato ai videogame MeriStation.
Inizialmente avevo evitato di comprare questo libro, memore di una scottatura presa anni fa con l’acquisto del libricino intitolato Zelda – Cronaca di una saga leggendaria arrivato in Italia sempre grazie alla medesima casa editrice e che mi aveva, per vari motivi, deluso molto. In seguito però, mi sono ritrovato tra le mani una copia di Dietro la leggenda in libreria, e sfogliandolo ho capito di aver fatto un grosso errore. Ecco perché ho deciso di regalarmelo (un po’ in ritardo, in realtà) per il mio compleanno.
Questo libro, un bel tomo dalla copertina verde e oro di circa 300 pagine, può essere quasi definito una cronistoria non ufficiale della saga di The Legend of Zelda.
L’autore ricostruisce infatti l’intera storia dietro allo sviluppo dei titoli di Zelda, cominciando dal primissimo titolo uscito nel lontano 1986.
Impressionante il lavoro di ricerca svolto, recuperando ad esempio interviste ai molti volti noti dietro alla serie, vari Iwata asks, video e presentazioni trovati nei meandri più oscuri della rete. Non mancano quindi le citazioni a piè di pagina, coi link diretti a vari articoli da cui sono prese le citazioni usate, e non mancano neanche riferimenti ai primi due libri della Goddess Collection. Molti sono quindi i nomi citati, da Miyamoto ad Aonuma, passando per Nakano, Kato, Kondo e Fujibayashi. Il tutto viene quindi corredato anche dalle opinioni di Fernàndez riguardo la sua esperienza coi vari giochi.
Il libro si divide fondamentalmente in cinque sezioni, corrispondenti grosso modo a cinque diversi periodi storici fondamentali per la saga. Queste grosse macrosezioni sono poi suddivise in capitoletti più piccoli dedicati ai vari giochi, ricchi di aneddoti risalenti non solo allo sviluppo dei titoli, ma anche alle varie presentazioni ufficiali. Le sezioni possono così essere definite: gli inizi della serie, da The Legend of Zelda a Link’s Awakening; l'”era di Ocarina of Time”, che include anche Majora’s Mask; la ricerca degli eredi di Ocarina, che parla principalmente di The Wind Waker e Twilight Princess; il “periodo sperimentale” che include titoli come gli Oracles, Minish Cap e Skyward Sword; ed infine il presente, con A Link Between Worlds e Breath of the Wild.
Sì capisce fin da subito che Fernàndez non è solo un fan della saga, ma anche un suo fine conoscitore: è raro infatti trovare riferimenti ai titoli per Satellaview (che ad esempio nei libri della Goddess Collection si trovavano relegati in una mezza pagina in fondo a uno solo dei libri, con due immagini e quattro date), che qui insieme ad altri titoli minori della serie trovano spazio sotto vari capitoletti chiamati “Gli altri Zelda”. Tutto nel testo è minuziosamente collegato, dalle informazioni di natura più tecnica alle impressioni dell’autore e dei fan riguardo questo o quel titolo. Certo, qualche imprecisione la si trova, come quando si riferisce alla Principessa Zelda di Zelda II: Adventure of Link come se fosse la stessa salvata al termine dell’originale The Legend of Zelda (in realtà la bella addormentata e la damigella in pericolo sono due differenti principesse: la prima è infatti un’antenata della seconda, e si trova in quello stato da molti anni); ma queste imprecisioni non compromettono così tanto la lettura quanto invece non lo facciano alcuni piccoli errori grammaticali o di ortografia sfuggiti in fase di rilettura della traduzione in italiano. Come ci si potrebbe aspettare da un testo di questo tipo, poi, le immagini sono molto poche e sono per lo più le confezioni dei vari giochi all’inizio del capitoletto a loro dedicato: non aspettatevi quindi artwork esclusivi o immagini mai viste prima.
Ho molto apprezzato Zelda – Dietro la leggenda, ricredendomi dopo uno scetticismo iniziale. Non sono sempre d’accordo con le opinioni personali dell’autore riguardo certi titoli, ma per quanto riguarda gli aneddoti sono rimasto decisamente colpito e molto probabilmente andrò anche a leggermi gli articoli completi indicati come fonte nel testo. Consiglierei l’acquisto di questo libro però solo a qualcuno interessato ad apprendere tutto, ma proprio tutto sulla saga: per chi vuole invece semplicemente qualche libro da sfogliare con delle belle immagini, i titoli che cerca sono invece i vari libri della Goddess Collection o il Creating a Champion dedicato interamente a Breath of the Wild.
Cosa ne pensate? Avete già letto questo libro? Dopo questa recensione è entrato nella vostra lista dei desideri di Amazon? Cosa vorreste vedere in un nuovo libro a tema Zelda? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti qua sotto.
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.