Terzo appuntamento della nostra rubrica a tema Pokécloni. Dopo aver dato un’occhiata a Monster Crown, gioco che ricordava molto le origini della saga con la sua atmosfera a 8-bit e un interessante sistema di breeding, e gli storici rivali di Pokémon con Digimon Story Cyber Sleuth e il suo terrificante combat system (ma una storia interessante), passiamo oggi a un altro titolo indie tutto sommato recente, ovvero Cassette Beasts.
Il mondo di Cassette Beasts
Il mondo di gioco di Cassette Beasts è rappresentato da questa strana isola, New Wirral, dove il giocatore si ritrova catapultato a inizio avventura. È un’isola da cui nessuno può fuggire, e come il protagonista anche molti degli abitanti si sono ritrovati lì misteriosamente. Quest’isola, inoltre, è abitata da strane creature mostruose.
Gli umani che si trovano su New Wirral, però, hanno trovato un modo per ottenere i poteri di questi mostri, usando un semplicissimo lettore di musicassette e relative cassette per “registrare” il mostro e successivamente trasformarsi in uno di questi.
Se alcuni mostri non sono una minaccia o quasi, questo non si può dire nel caso dei cosiddetti Archangels, mostri di immane potenza che si nascondono negli anfratti più oscuri di New Wirral. Poco dopo aver iniziato il gioco e aver incontrato la prima dei vari companion sbloccabili nel corso della partita, il giocatore si imbatte proprio in uno di questi, ma apparentemente indebolito. Nella lotta sblocca però un nuovo potere, la fusione: in questo modo, da questo punto in avanti, potrà unirsi al companion con cui si trova in quel momento (anch’esso ovviamente trasformato in un mostro), per generare un ibrido tra le due creature, più potente del normale.
Lotte, fusioni e interazioni fra tipi
Le lotte a turni in Cassette Beasts sono molto particolari: i mostri possiedono una barra delle azioni che si ricarica ad ogni turno di un dato valore, e possono usare una mossa solo spendendo il suo “costo” dalla barra delle azioni; la vera particolarità, però, sta nel come sia stata implementata la compatibilità fra tipi in questi giochi: se superefficacia e non efficacia sono termini ben noti per noi fan di Pokémon, il resto di questa spiegazione risulterà totalmente nuovo.
Infatti le interazioni fra tipi non si limitano a questo, in quanto colpendo una creatura avversaria con una mossa superefficace, sarà possibile infliggergli (oltre a un danno maggiore) un debuff o, al contrario, colpendola con una mossa non efficace, oltre alla riduzione del danno gli si regalerà invece un buff. Ma in cosa consistono questi buff o debuff? Per spiegarmi meglio, farò qualche esempio.
Se si colpisce un mostro di tipo Acqua con una mossa di tipo Ghiaccio, questo cambierà tipo (in Ghiaccio) e perderà un turno. Perché il Ghiaccio congela l’Acqua. Al contrario, in maniera analoga, colpendo una creatura di tipo Ghiaccio con una mossa di tipo Acqua, gli si garantirà un boost alle difese perché la mossa Acqua si è “congelata” addosso al mostro aumentandogli le difese. Oppure, se si colpisce con una mossa Vento un mostro di tipo Fuoco, lo si “spegne” e quindi gli si infligge un debuff all’attacco, mentre colpendo con una mossa Fuoco un mostro Vento, questo genererà un “muro” difensivo di fronte a lui per parare i colpi per un certo numero di turni. Un caso particolare è il tipo Glitter, che ha interazione “neutra” con tutti gli altri tipi presenti nel gioco, ma si “trasforma” nel tipo della mossa con cui viene colpito e, viceversa, trasforma in tipo Glitter l’avversario se lo colpisce con una mossa “fisica” (ravvicinata).
Come detto prima, quasi alla fine del tutorial del gioco si sblocca la possibilità di fondersi. Le fusioni in questo gioco funzionano in questo modo: quando ci si fonde, la creatura risultante avrà statistiche pari alla somma delle statistiche dei due mostri che la compongono (tipo incluso), potrà usare tutte le mosse conosciute dalle due componenti, la sua barra delle azioni si riempirà più velocemente. Tutti i buff e debuff prima presenti sulle due componenti verranno trasferiti alla fusione, durata residua inclusa. Inoltre avrà accesso a una mossa fusione molto potente, con effetti dipendenti dalle due componenti della fusione stessa. Lo svantaggio però è che le lotte sono spesso multiple, contro due o tre avversari. Per quanto la fusione sia molto più potente di un singolo mostro, danni e status negativi possono accumularsi molto più velocemente in questo modo, e la maggior parte delle mosse del gioco sono comunque a singolo bersaglio, quindi si potrà colpire solo un avversario a turno, nella maggior parte dei casi.
Mostri rari e fusioni selvatiche
Normalmente i mostri di Cassette Beasts possiedono un singolo tipo, ma in rarissimi casi è possibile trovare l’equivalente di un Pokémon cromatico: un bootleg. Un bootleg è praticamente il mostro di partenza, ma colorato diversamente e (nella maggior parte dei casi) di un tipo diverso da quello standard, sebbene esistano anche bootleg dello stesso tipo originale (in questo caso la differenza sarà comunque data dal colore, ma è comunque distinguibile da un mostro “normale” della stessa specie perché in lotta il suo nome risulta colorato di rosso). Questi bootleg possono apprendere inoltre mosse diverse dal normale, salendo di livello. Il tipo Glitter menzionato prima, inoltre, è esclusivo dei bootleg (e quindi estremamente raro).
Normalmente è possibile trovare un bootleg con una probabilità dello 0,1%, ma questa percentuale sale in specifici casi: è infatti possibile, da un certo punto del gioco in poi, affrontare delle fusioni selvatiche. In questo caso la probabilità che una delle due componenti della fusione sia un bootleg sale. Quanto? Dipende dal tipo di combattimento.
Perché sì, le lotte contro le fusioni selvatiche possono essere di vario tipo: si può affrontare “solamente” la fusione selvatica, nel qual caso la probabilità di trovare un bootleg è pari al 2%, oppure si può affrontare uno “sciame“, nel qual caso prima di affrontare la fusione si dovrà combattere contro 5 esemplari della specie di una delle due componenti, e in questo caso la probabilità si alza al 10%. Dopo aver terminato la storia principale, si sbloccheranno anche altri due incontri ulteriori: le fusioni instabili, dove una delle due componenti sarà sempre Anathema, un mostro esclusivo del post-game estremamente forte e col potere esclusivo di sdoppiarsi (e quindi di sdoppiare la fusione), ma in questo caso la percentuale rimane del 2%. Il secondo tipo di incontro, le “Orb fusion“, versioni molto più potenti del normale, in cui la percentuale sale al 20%.
Punti di forza
- Le interazioni tra tipi
- Le musiche del gioco
- Lo stile grafico ricorda il 2.5D dei giochi Pokémon per Nintendo DS
- I nomi dei mostri sono molto azzeccati e spesso formano giochi di parole carini
- Uno dei companion è un cane (chiamato Barkley) che usa come mostro iniziale un cane-bomba che evolve in un cane-aviatore. Cosa chiedere di più?
- Molti dei boss del gioco base sono molto ben caratterizzati rispetto alle sfide che si affrontano per sbloccarli
Punti di debolezza
- Il boss finale e il post-game richiedono tanto farming, sia di exp che di una valuta secondaria che serve a sbloccare dei power-up per il giocatore
- Sia su Switch che su PC sono presenti stuttering e lag, inoltre ogni tanto il mondo di gioco viene “ricaricato”, forzando un loading screen anche quando il giocatore è già all’esterno
- Il DLC è cortino e le lotte contro i boss sono poco ispirate, se confrontate col gioco base
- La percentuale di comparsa di certi mostri è bassina e non sempre è facile capire cosa fare per ottenerli tramite evoluzione se fanno parte di una linea ramificata
- Alcune fusioni sono poco ispirate, anche se è comprensibile visto che sono oltre 13mila (senza contare i mostri aggiunti nel DLC)
- Non è possibile accarezzare Barkley
In conclusione, Cassette Beasts è forse tra i tre giochi fin qui mostrati come alternative a Pokémon che mi è piaciuto di più, sia per la storia che per le creature stesse. Restano dei piccoli difetti che possono però risultare trascurabili se si considera la natura indie di questo titolo. Vorrei vederci un sequel? Assolutamente sì.
Cosa ne pensate? Conoscevate questo gioco? Avete già ascoltato la sua soundtrack? Chi preferite come miglior companion (ovviamente dopo Barkley)? Fateci sapere la vostra, come sempre nei commenti ai nostri canali social!
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.