Come vi avevamo preannunciato, alle 3 di questa notte è andata in onda in live streaming sul canale ufficiale Twitch di Pokémon la conferenza stampa dal nome “Conferenza stampa di Pokémon del 2019″. Le novità mostrate sono state molte, ma come avevamo previsto niente a tema Pokémon Spada e Scudo: ai due titoli verrà riservato infatti il Pokémon Direct (annunciato solo due giorni fa) del 5 giugno.
La conferenza, tenuta in giapponese da Tsunekazu Ishihara, presidente di The Pokémon Company, e tradotta inizialmente anche in inglese e in cinese, si è poi svolta solo in giapponese con traduzione estemporanea in inglese. Ishihara ha dato inizio alla conferenza soffermandosi proprio sulla scelta del cinese: The Pokémon Company ha infatti intenzione di spostarsi sempre di più sul mercato della Cina, portando altri giochi nel paese.
Ma andiamo con ordine: il primo ospite è Isao Matsuoka, dirigente della Toho, grande casa di produzione cinematografica giapponese, che annuncia che in seguito al grande successo riscontrato in tutto il mondo da Detective Pikachu (di cui la Toho ha curato la distribuzione in Giappone e molto altro) è prevista una nuova e più forte collaborazione tra The Pokémon Company e Toho, che inizierà già nei prossimi giorni con l’ingresso di Matsuoka nelle file dell’azienda Pokémon. Al termine del suo intervento, è lo stesso Ishihara a riprendere il tema Detective Pikachu parlando del gioco per 3DS; e in tale ottica annuncia che i fan che vorranno esplorare il finale del gioco potranno farlo in futuro su Nintendo Switch; non un porting, dunque, ma un vero e proprio seguito.
L’ospite successivo è Uego, dirigente di Pokémon Center Ltd.: a lui il compito di esporre il progetto del nuovo Pokémon Center in apertura al PARCO a Shibuya, che prevede un intero restyling degli ambienti e di cui in conferenza viene mostrato qualche concept. Tra le linee guida base, quella di voler dare l’idea di un ambiente futuristico. Non solo: al di fuori del Giappone è in arrivo un Pokémon Center anche a Singapore.
A questo punto è il turno di NetEase Games, società cinese che si occupa della produzione e distribuzione di videogiochi in Cina, rappresentata da Ethan Wang. A lui l’onore di annunciare l’arrivo di Pokémon Quest in Cina, e come già svelato nei giorni scorsi, la presenza esclusiva di una speciale modalità PvP. Il suo intervento si chiude con la promessa, alla pari di Ishihara, di portare sempre più titoli Pokémon in Cina in futuro.
Ma veniamo al pezzo forte: l’ospite successivo è Junichi Masuda, che dopo un breve recap sulla saga Pokémon spiega come sia importante per GAME FREAK mantenere la possibilità di legare in qualche modo tutte le esperienze di gioco. Ed è dunque lui a presentare ufficialmente Pokémon Home, una sorta di Banca Pokémon 2.0 che ha come obbiettivo quello di connettersi per l’appunto con la Banca, con Pokémon: Let’s Go, con i futuri Pokémon Spada e Scudo e con Pokémon GO, dichiarando esplicitamente che nel processo si avrà cura di mantenere anche tutti i valori esatti del mostriciattoli. L’applicazione cloud, che dalle immagini sembra sviluppata anche su cellulare, permetterà l’allenamento e gli scambi con gli amici. L’uscita di Pokémon Home è prevista per i primi mesi del 2020.
E ci inoltriamo adesso nell’assurdo, con un progetto che già ha lasciato perplesso mezzo mondo: sempre Masuda, parlando di come Pokémon GO sia stato in grado di “trasformare il camminare in intrattenimento”, presenta ufficialmente Pokémon Sleep, realizzato in collaborazione con Select Button, ovvero un’applicazione che avrà come obbiettivo quello di “trasformare il sonno in intrattenimento”. Come? Perché? Un breve video fornisce qualche informazione in più: attraverso uno speciale accessorio, che terrà conto dei nostri ritmi notturni, sarà possibile tramutare le ore di sonno in esperienza di gioco.
In tale ottica arriva direttamente sul palco della conferenza Shigeo Maruyama, della sezione Nintendo dedicata al Device Development, e illustra le caratteristiche di questo nuovo accessorio: il Pokémon GO Plus +, questo il suo nome, grazie al suo accelerometro interno riuscirà a tenere traccia dei movimenti notturni e degli orari della sveglia mattutina. Come i suoi predecessori, passerà tutti i dati all’applicazione Pokémon Sleep tramite Bluetooth; e a quanto sembra sarà compatibile anche con Pokémon GO. La data di uscita è ancora sconosciuta.
Anche John Hanke, CEO di Niantic, passa dal palco a promuovere la nuova applicazione: ribadisce come Pokémon GO abbia trasformato la routine di molte persone e di come questo abbia avuto un impatto positivo sulla loro salute. Pokémon Sleep ha lo stesso identico obbiettivo, cioè quello di promuovere uno stile di vita salutare rendendo il sonno more enriching for everyone. In suo onore da qualche minuto stanno apparendo in giro moltissimi Snorlax in Pokémon GO.
L’ultima rivelazione della conferenza arriva per bocca dello stesso Ishihara: si tratta del progetto in lavorazione con DeNA (di cui già vi avevamo parlato qui). L’applicazione è Pokémon Masters, nata dall’idea del maestro Ken Sugimori di riunire tutti i grandi campioni della saga in un unico titolo; anche la key art del gioco è opera sua. Dopo qualche breve video di gameplay (di cui la prima cosa che salta all’occhio è il doppiaggio), viene svelato che sarà disponibile entro quest’anno per Android e per iOS. In ogni caso, nel mese di giugno verranno svelati ulteriori dettagli.
Ultima piccola chicca: il progetto Pokémon Shirts, finora esclusivo del Giappone, sbarcherà presto anche in Nord America e in Europa. Tutti gli ospiti e lo stesso Ishihara, infatti, stavano indossando una camicia della linea. Per adesso, potete trovare la conferenza sul canale ufficiale Youtube giapponese o sul canale Youtube, in inglese.
Allora, che ne pensate? Attendevate l’arrivo di un cloud come Pokémon Home? Vi ha stupito Pokémon Sleep? Siete interessati al sequel di Detective Pikachu e a Pokémon Masters? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti.
Classe 1994, universitaria disperata, Pokéfan dal lontano 2003 e da Rubino. Appassionata di storie (che siano libri, serie tv, mitologia o giochi di ruolo), le piace scrivere di ciò che la appassiona, e la sintesi non è certo il suo dono.