Nei giorni scorsi in rete, in seguito all’affermazione di Junichi Masuda riguardo l’assenza di certi Pokémon in Pokémon Spada e Scudo, rilasciata durante il Treehouse Live in diretta dall’E3, si era levato un coro di protesta da una parte (al grido di hashtag come #BringBackTheNationalDex e di preordini cancellati) mentre dall’altro lato c’era chi difendeva la questione. Ora è Masuda stesso a prendere nuovamente la parola, rilasciando il comunicato riportato qui sotto e pubblicato sul sito ufficiale:
Grazie a tutti voi fan di Pokémon. Recentemente, ho comunicato che alcuni Pokémon non potranno essere trasferiti in Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Ho letto tutti i vostri commenti e ho apprezzato il vostro amore e la passione per Pokémon.
Proprio come tutti voi, [in GAME FREAK] siamo appassionati di Pokémon e ciascuno di loro è molto importante per noi. Dopo tanti anni di sviluppo dei videogame, è stata una decisione difficile per me. Vorrei però fare un chiarimento: anche se uno specifico Pokémon non sarà disponibile in Pokémon Spada e Pokémon Scudo, non significa che non apparirà in giochi futuri.
Il mondo di Pokémon continua ad evolversi. La regione di Galar offre nuovi Pokémon da incontrare, allenatori da sfidare e avventure da affrontare. Stiamo mettendo i nostri cuori in questi giochi, e speriamo che vi unirete a noi in questo nuovo viaggio.
28 giugno 2019
Junichi Masuda
Le affermazioni di Masuda sembrerebbero mettere così la parola fine ai discorsi su eventuali DLC, patch o aggiornamenti per aggiungere i Pokémon mancanti. Ovviamente questo non potrà che lasciare l’amaro in bocca a diversi giocatori.
Inoltre il comunicato non fa che peggiorare la situazione (nonostante la sincerità dimostrata), in quanto Pokémon Spada e Pokémon Scudo si sono dimostrati essere (anche a causa delle affermazioni di Masuda stesso) i giochi più odiati dell’E3 2019. Ovviamente la situazione è abbastanza comprensibile: non solo molti Pokémon leggendari o misteriosi non compaiono in alcun Pokédex regionale ad eccezione di quello della regione di appartenenza, ma anche Pokémon relativamente più comuni come alcuni dei Pokémon resuscitati dai fossili e persino Glameow (che ad esempio appare solamente nel Pokédex regionale di Pokémon Diamante e Perla e in quello di Pokémon Platino) sono in pratica mostriciattoli esclusivi della loro regione. Alcuni giocatori si potrebbero così trovare nella situazione di dover aspettare anni prima di poter finalmente riutilizzare i propri beniamini, mentre Pokémon HOME sembra sempre di più una sorta di “prigione digitale” in cui inviare i propri Pokémon in attesa di un gioco in cui riappaiano nuovamente.
Cosa ne pensate? Masuda ha fatto bene a riferire queste parole? Comprerete Pokémon Spada e Pokémon Scudo o aspetterete un futuro titolo? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti qua sotto.
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.