Mario Strikers Battle League Football e i suoi calciatori (veri)

Con l’ennesima Champions League conquistata dal Real Madrid ai danni del Liverpool, lo scorso 28 Maggio si è ufficialmente conclusa la stagione calcistica 2021/2022, una stagione ricca di emozioni e sorprese soprattutto nel nostro campionato dove quasi tutte le posizioni più calde in classifica si sono decise solo all’ultima giornata. Ed ora arriva l’estate, un periodo ricco di sogni e speranze per tutti i tifosi grazie al calciomercato, tra chi spera di riconfermarsi e chi attende il colpo giusto per riscattarsi con la nuova stagione. Di calcio giocato però ce ne sarà ben poco, considerando anche che il Mondiale non si terrà questa estate, ma sarà disputato nella stagione invernale per via della location avvolta dal caldo torrido: il Qatar. Cosa fare quindi? Nintendo viene in soccorso di tutti gli amanti del calcio, facendo uscire proprio domani 10 giugno Mario Strikers Battle League Football, il terzo episodio di una saga a tinte calcistiche che non vedeva un nuovo capitolo da ben quindici anni. Manca quindi pochissimo all’uscita di questo attesissimo gioco: cerchiamo di passare le poche ore rimanenti giocando un po’ con la fantasia; i personaggi giocabili saranno dieci (a cui se ne aggiungeranno altri tramite aggiornamenti gratuiti) ed ognuno, a modo suo, mi ricorda qualche campione del passato e del presente… andiamo a vedere di chi si tratta.

Mar10 – Maradona

Questo probabilmente è l’accostamento più semplice da realizzare: entrambi sono i personaggi più iconici del proprio mondo (videogiochi e calcio), oltre che delle eccellenze assolute nel loro campo.
L’iconografia costruita attorno alla maglia numero 10 del Napoli, la doppietta contro l’Inghilterra al Mondiale e molti altri momenti di grande calcio realizzati dal Pibe de Oro sono nella memoria di tutti tanto quanto lo sono la M sul cappello rosso di Mario, i salti, i superfunghi e tutto ciò che ricorda la saga dell’idraulico più famoso al mondo.

Chiaramente, sappiamo tutti che “fuori dal campo” le personalità dei due sono in realtà totalmente contrapposte: Maradona ha condotto una vita di estremi ed eccessi, mentre dall’altra parte Mario è sempre stato ovviamente pubblicizzato come un personaggio super positivo, senza macchia (e se qualche impostore gli ha addossato colpe non sue ha poi pulito tutto con la Splack 3000) e sostanzialmente inattaccabile da ogni punto di vista.

In campo, il genio e la sregolatezza di Maradona si contrappongono ad un personaggio sostanzialmente neutrale ed eclettico come Mario (che è sempre il personaggio dalle statistiche base equilibrate nei vari giochi sportivi). Siamo però sicuri che entrambi, nonostante due percorsi personalmente opposti, siano entrati saldamente nel cuore di tutti i loro fan.

Le mie attuali skills di fotomontaggio sono di livello decisamente basso purtroppo.

Luigi – Gattuso

Il Milan dei primi anni 2000 è stata una delle squadre più forti e vincenti della storia, passando per il talento di Shevchenko, Kakà, Pirlo e fenomenali difensori del calibro di Maldini, Nesta, Cafù e mi fermo qua perché altrimenti la lista dei campioni da elencare diventerebbe fin troppo lunga. Tra tanti giocatori di enorme qualità vi era però un signore che non aveva proprio i piedi fatati, ma portava una smisurata quantità di carisma, temperamento, pressing e contrasti a sostegno della squadra.
Così come Luigi è la spalla perfetta per Mario, Gattuso fu un giocatore di supporto vitale per quel Milan. Luigi aspira i fantasmi in Luigi’s Mansion per disinfestare le ville così come Ringhio era solito aspirare tutti i palloni dai piedi degli avversari e riconquistarli per la propria squadra.

Sicuramente, come nel caso di Mario-Maradona, i due caratteri sono agli antipodi: un personaggio molto pavido che basa molto i suoi giochi sulla paura che egli stesso prova a scacciare da una parte, dall’altra parte un calabrese col fuoco dentro e che va a muso duro e senza paura contro chiunque gli si pari davanti. Entrambi però, nonostante non sempre siano stati i personaggi copertina, sono riusciti a trovare un posto d’onore in qualcosa di grandissimo, leggendario.

Ripuliamo il centrocampo.

Peach – Baggio

Per quanto possa suonare strano, sono tante le similitudini che vedo nella coppia Peach – Roberto Baggio. Peach viene sempre rapita da Bowser (o chi per lui), allo stesso modo molte squadre sono riuscite a mettere le mani sul talento italiano e farlo passare da un castello all’altro del suolo italico. “Tutti pazzi per Peach” potrebbe essere il titolo di una commedia made in Nintendo (magari il sequel del famoso film di Mario in arrivo nel 2023) come anche un eventuale “Tutti pazzi per Baggio” potrebbe raccontare la trama di fondo della carriera del Divin Codino.

Mi viene però in mente, più che un film, un estratto da un libro che spiega in maniera perfetta l’ambiente che si era creato intorno a Baggio negli anni 90. Nel suo famosissimo “Bar Sport” (una raccolta di racconti fantasiosi su questo Bar in quel di Bologna, basato su personaggi estremizzati e comicità surreale, consigliatissimo – il film con Bisio un po’ meno) Stefano Benni dipinge la situazione nel migliore dei modi. Viene illustrata una situazione fittizia in cui Baggio deve scegliere se firmare per il Milan, l’Inter o la Juventus ed i rispettivi tifosi minacciano tutti un suicidio di massa in caso di mancato trasferimento nella propria squadra, con tanto di tifosi milanisti in cima al Duomo pronti a buttarsi ed altre geniali follie raccontate dallo scrittore.

Nella realtà dei fatti però, Baggio ha giocato con la maglia di tutte e tre le squadre, come anche con la maglia di altre squadre italiane quali Vicenza, Bologna, Fiorentina e Brescia. Non è mai uscito dai confini nazionali durante la sua carriera, ha vestito parecchie maglie senza che in fondo nessuna tifoseria lo odiasse davvero. Il suo talento puro sfoggiato in maglia azzurra ha unito tutti gli italiani stregandoli e portandoli ad un passo dal sogno Mondiale. La sua classe ed eleganza in campo (valevoli anche di un Pallone d’Oro) ben si accostano con la figura di Peach: la bella del ballo, quella che vogliono ed amano tutti nel proprio Regno.
Peach avrà modo di dimostrare tutta la sua eleganza in Mario Strikers Battle League Football: fortunatamente per lei nel gioco non esistono calci di rigore decisivi da tirare.

Non a caso è sempre stata il numero 10 nel corso della serie.

Rosalinda – Nedved

La Juve degli anni ‘00 aveva parecchi giocatori estremamente talentuosi, ma a mio parere uno su tutti risplendeva sopra gli altri: Pavel Nedved. Una stella luminosa (come uno Sfavillotto) guidava con il suo talento, energia ed un pizzico di magia quella Juventus, tanto che fu in grado di conquistare il Pallone d’Oro del 2003.

C’è una contrapposizione tra i due personaggi confrontati però: mentre Rosalinda appare sempre calma, ragionevole e saggia, Nedved era più un giocatore umorale che poteva cambiarti la partita, nel bene e nel male. Come detto, era la scarica di energia ed il motore della squadra; per quanto riguarda l’atteggiamento di Rosalinda in campo non sappiamo bene quale possa essere (per lei a giugno sarà un esordio nella serie Strikers), ma molto probabilmente potrebbe essere anche lei una trascinatrice per la nostra squadra; del resto, è pur sempre la comandante dell’Osservatorio Cometa.
Ritornando al 2003, l’unica grossa pecca della stagione di Nedved fu un’ammonizione un po’ ingenua ricevuta durante la semifinale di ritorno di Champions League contro il Real Madrid. La Juve andò in finale ma quel cartellino giallo pesa ancora tantissimo nella storia della Juventus: i bianconeri perdettero ai rigori la finale tutta italiana con il Milan di Ancelotti, senza aver avuto la possibilità di schierare la “Furia Ceca” (quel cartellino gli costò appunto una squalifica proprio in vista della finale).
La folta chioma bionda, l’occhio ceruleo e la carnagione pallida sono altri elementi che accomunano questi due personaggi provenienti da mondi così diversi, con caratteri così differenti. L’esordio in Strikers di Rosalinda avvicinerà un po’ di più queste due figure, e questa volta siamo sicuri che non ci saranno cartellini gialli a precludere la presenza della principessa spaziale in una eventuale finale di torneo.

Mario porta l’ultimo Sfavillotto a Rosalinda, visibilmente commossa.

Toad – Insigne

Al termine di questa stagione Lorenzo Insigne ha salutato in modo definitivo la squadra del suo cuore, nella città dove è nato e cresciuto e di cui è poi diventato capitano. Un giocatore perlopiù amato dalla città stessa, seppur non da tutti i napoletani per via di un rendimento un po’ altalenante nel corso della sua carriera.
Un calciatore molto legato alla propria terra, così come Toad al Regno dei Funghi. Ma non è l’unico elemento che lega questi due personaggi: la velocità e l’agilità li rendono difficilmente marcabili, ottimi giocatori di fascia e di contropiede.

Una differenza tra i due risiede nel fatto che Insigne, bene o male, fa parte ormai della storia del Napoli e dell’immaginario dei tifosi; dall’altra parte Toad invece, per quanto sia anche lui parte integrante della saga di Mario da decenni, non è mai entrato pienamente nei cuori dei fan Nintendo. Spesso passato come personaggio di sfondo (tutto sommato giustamente, il popolo del Regno dei Funghi è composto da numerosi Toad quasi tutti uguali) ed anzi a tratti anche disprezzato nei vari giochi sportivi per via dei suoi schiamazzi a detta di molti insopportabili. Insomma, in un modo o nell’altro sono due esterni che danno fastidio alle difese avversarie, due spine nel fianco che scombinano le difese e chissà, con lo spazio adatto possono anche rientrare per tentare il gol con un tiraggir’ degno della loro tecnica di alto livello.

Sono sicuro che però, alla fine dei giochi, nessuno dei due sia davvero odiato davvero dalla propria fanbase: probabilmente Toad si è anche costruito una nuova credibilità con l’uscita della piccola gemma che è Captain Toad Treasure Tracker. In fin dei conti, che siano stati personaggi di primo piano o di sfondo, Toad e Insigne sono parte integrante, storia, essenza e simbolo del loro rispettivo Regno. Nonostante l’altezza non li abbia mai aiutati nel loro lavoro, ma anzi, hanno adattato il loro stile di gioco per renderlo un punto di forza.

Insigne in Mario Kart 9?

Yoshi – Messi

Lionel Messi è un calciatore che galleggia sopra agli altri, all’infuori da ogni logica. Quando parte in accelerazione per dribblare i suoi avversari sembra davvero quasi come se si stesse librando nell’aria, cosa che va al di sopra delle capacità dei difensori che provano a contrastarlo. Questa è una evidente somiglianza con le mosse che contraddistinguono Yoshi nei vari Super Mario World, come anche l’abilità di tirare le uova in “modalità precisione” introdotta in Super Mario World 2: il calciatore argentino ha una capacità analoga nel calciare il pallone verso la porta avversaria, quasi aliena per la precisione, potenza e velocità di esecuzione con cui non lascia scampo ai portieri. L’immenso talento di Rosario schiaccia le difese avversarie annichilendole: allo stesso modo abbiamo visto nel trailer l’hyperstrike di Yoshi schiacciare gli avversari sottoforma di uovo gigantesco, prima di finire nella rete. Oltre a questo, la grande capacità di passaggio di Yoshi in Strikers non può che far venire alla mente un’altra grande caratteristica del fenomeno di Rosario, ossia la sua capacità di creare assist per i compagni in spazi che noi non riusciremmo ad immaginare nemmeno giocando comodamente sul divano con i Joy-Con in mano, il tutto mentre magari sta dribblando a velocità supersonica chiunque gli si pari davanti.

Puoi essere uno dei personaggi principali di una delle saghe videoludiche più famose al mondo oppure uno dei più grandi calciatori della storia, ma non potrai mai sfuggire ad una delle poche certezze della vita: le tasse vanno pagate.

Donkey Kong – Ronaldo

Dopo aver incluso Messi potevo forse escludere Cristiano Ronaldo? Molti potrebbero essere straniti da questo confronto, ma proviamo a fare un po’ di ordine e vedere quanto questi due personaggi hanno in comune.

Innanzitutto entrambi hanno avuto un impatto ed un’importanza capitale nel proprio mondo di appartenenza: Donkey Kong è stato l’antagonista del primissimo gioco (omonimo) con Mario, il famoso gorillone che buttava i barili giù per le scale, dopodiché ha intrapreso una propria saga che via via si è sempre più distaccata dal personaggio di Mario diventando comunque una delle più importanti in ambito Nintendo. D’altra parte Ronaldo è riuscito a diventare uno dei migliori tre giocatori della storia affermandosi e scrivendo nuove pagine nelle storie di club di massima importanza mondiale come Manchester United, Real Madrid e Juventus.

Un’altra caratteristica che li accomuna è la potenza fisica: Donkey Kong è letteralmente un gorilla, ossia uno degli esseri viventi con più prestanza fisica esistenti, non penso ci sia molto altro da aggiungere. Per quanto riguarda CR7, soprattutto all’inizio della carriera nello United ha basato molto il suo gioco sulla sua tenuta atletica grazie, la grandissima velocità negli spazi, il suo imperioso stacco di testa ed i suoi tiri da fuori area dalla potenza sbalorditiva. Ronaldo infatti ad inizio carriera giocava da ala sinistra, sfruttando molto di più la sua velocità e gli spazi di quella zona di campo. In seguito, si è accentrato ed avvicinato sempre di più alla porta avversaria anche per andare incontro a dei fisiologici cali fisici dovuti all’età: questo cambio di posizione e di utilizzo degli spazi in campo mi fa venire in mente il Donkey Kong che sul Nintendo 64 portò il primo (e purtroppo per ora unico) gioco della saga principale in un’ambientazione a mondi aperti. Donkey Kong ritornò poi alle origini con il platforming 2D, poiché probabilmente gli sviluppatori volevano lasciargli questa nicchia dopo che molte altre saghe Nintendo più importanti erano passate alla terza dimensione.

L’obiettivo di Cristiano Ronaldo e di Donkey Kong è stato comune: evolversi, cambiare il proprio stile di gioco per poter sempre restare sulla cresta dell’onda, adattarsi alle situazioni e soprattutto performare al massimo delle proprie possibilità: quest’ultima un’ossessione, soprattutto per il perfezionista maniacale qual è l’asso portoghese in forza al Manchester United.

Yummy

Wario – Cassano

Francesco Totti rivendica spesso nelle interviste quanto sia legato alla Roma ed abbia rifiutato le offerte del Real Madrid per poter continuare a giocare fino al termine della carriera nella squadra del cuore. Probabilmente sotto sotto il dubbio però gli rimane: quanto avrebbe potuto vincere unendosi agli allora Galacticos? Difficile stabilirlo, però c’è chi è stato vicino a lui proprio in quel periodo ed ha deciso di prendere quella strada. Antonio Cassano, nel gennaio 2006, da compagno di reparto di Totti alla Roma passa al Real Madrid. Sicuramente questo fu il suo punto più alto in termini di prestigio internazionale, con tanto di presentazione in pompa magna indossando una pelliccia che nessuno scorderà mai. Le cose però non andarono come sperato, Cassano faticò parecchio nella sua breve esperienza alle Merengues fino alla cessione ed il ritorno in Italia (tramite Sampdoria) dopo un solo anno e mezzo.

Cassano, così come Wario, è sempre stato un personaggio controverso e spesso autore di dichiarazioni e comportamenti non proprio consoni ai vari contesti. Preferirei non ricordare certe uscite di Antonio; piuttosto mi fanno venire in mente come anche Wario ai tempi fu quasi una rivoluzione per un gioco Nintendo: protagonista di un suo gioco, dopo essere stato un cattivo, soprattutto un personaggio così legato ai soldi ed alle scorrettezze. Per quanto il tutto ovviamente in salsa comica, fu scioccante vedere un personaggio del genere come protagonista di un videogioco di marca Nintendo.

L’ingaggio al Real assicurò al talento barese un fugace momento di soldi e fama, ma a che prezzo?

Volevo mettere anche la pelliccia, ma come detto sopra non sono bravo in queste cose.

Waluigi – Materazzi

Waluigi è il nemico giurato di Luigi, così come Gattuso e Materazzi si sono sempre affrontati in caldissimi derby milanesi per buona parte della prima decade degli anni 2000. A questo punto devo chiarificare che i paralleli tra tutti questi personaggi li ho fatti pensando più alla corrispondenza in sé tra personaggio del gioco ed il relativo calciatore, escludendo la possibilità di ricreare anche una rete di rapporti tra i calciatori analoga a quella tra i personaggi di Mario Strikers Battle League Football (anche perché sarebbe stato pressoché impossibile). In questo caso il confronto tra queste due coppie ci stava bene, ma ho voluto specificare perché Gattuso messo al fianco di Luigi, contrapposto invece a Materazzi confrontato con una controparte “malvagia” dello stesso Luigi avrebbe potuto rappresentare faziosità da tifoso. La verità è che ho semplicemente cercato singolarmente il miglior confronto personaggio per personaggio e nulla più, ma ora concentriamoci sul parallelo in questione e guardiamo i punti in comune tra i due personaggi, perché non sono pochi.

Fisicamente innanzitutto vediamo una certa somiglianza: Waluigi è stato concepito come esasperazione dell’estetica di Luigi (ancora più allungato, soprattutto gli arti) come Wario lo è stato per Mario; allo stesso modo Marco Materazzi si presenta come un difensore altissimo, ottima torre difensiva e maestro del gioco aereo, dotato anche lui di lunghi arti che ne facilitano gli interventi difensivi.
Anche a livello caratteriale non sono così diversi; Materazzi e Waluigi sono due difensori che giocano molto duro, tanti interventi sporchi e non mancano nemmeno di provocare gli avversari. Sono sicuro che chiunque stia leggendo questo articolo si ricordi della provocazione che, durante la finale dei Mondiali del 2006, ha indotto Zidane a dare una capocciata nel petto dello stesso Marco. Buona parte di quella finale si è decisa in quegli istanti, e questo va dato merito al giocatore ex Inter, che pure siglò il pareggio (dopo vantaggio dello stesso Zidane su rigore) per l’Italia. Un giocatore che in realtà non è mai stato tra i titolarissimi dell’Inter e dell’Italia (giocò parecchio in quei mondiali per un infortunio di Nesta) ma che comunque è riuscito a sfruttare la sua occasione per lasciare un segno nella storia. Waluigi negli ultimi anni è salito alla ribalta grazie alla sua esclusione dal roster dei personaggi giocabili di Smash; riuscirà anche lui a sfruttare questo momento positivo per ribaltare le carte in tavola ed entrare finalmente nel roster del picchiaduro Nintendo?

Staremo a vedere; ma per chiudere vorrei concludere con una piccola curiosità: nei vecchi Mario Strikers la super mossa di Waluigi era un muro che si ergeva per pietrificare gli avversari. Allo stesso modo uno dei più grandi alleati di Matrix nell’Inter è stato Walter Samuel, soprannominato “The Wall”. Un compagno di squadra a dir poco affidabile; sarà lo stesso per il Roveto Spinoso, l’ipertiro nuovo di zecca di Waluigi? Quel che sappiamo è che, con ogni mezzo possibile, la nemesi di Luigi cercherà di vincere ogni partita, così come fece Materazzi quel 9 Luglio 2006 che mai dimenticheremo.

Stessa struttura fisica.

Bowser – Moggi

Ed eccoci al boss finale di questo articolo. Bowser è un personaggio sopra le righe, segue solo le sue regole e fa della vittoria un’ossessione: si può dire che per lui vincere è l’unica cosa che conta, anche a costo di barare o perdere tutto. Così, ho deciso anche io di andare fuori dalle regole e non scegliere un calciatore ma bensì un dirigente sportivo, purtroppo soprattutto famoso per essere forse il più grande antagonista del calcio italiano.
Parliamoci chiaro, Moggi è sicuramente da condannare tanto se non più di Bowser; bisogna però riconoscere che entrambi sono (stati, nel caso dell’ex dirigente della Juventus) dei personaggi pieni di abilità e risorse. Nel pezzo su Rosalinda vi parlavo della Juventus dei primi anni ‘00 tra le regine del calcio mondiale: sicuramente gran parte della costruzione di quella squadra derivò dalla competenza dirigenziale di Moggi, che già dal 94 è quasi sempre riuscito a costruire rose competitive in Italia ed in Europa per i bianconeri, tanto che giusto due anni dopo si portarono a casa la loro ultima Coppa dei Campioni.

Nella sua carriera da dirigente però ebbe prima anche un’esperienza a Napoli nell’87, che ironicamente incrocia anche la strada di Maradona, il nostro Mario. Un’esperienza che anticipò il ritorno al Torino, dove come con la Juve presenta alti e bassi, seppur ufficialmente non ci fu nessuna condanna: Moggi fu inquisito per favoreggiamento alla prostituzione in via dell’ospitalità che offriva agli arbitri di Coppa UEFA, con tanto di testimonianze. Cadde tutto in un nulla di fatto e nel proscioglimento dell’imputato, poiché Pavarese (dirigente del Torino) se ne assunse tutte le colpe e ai tempi la frode sportiva non sussisteva per le manifestazioni UEFA.
Da una parte fiamme, aculei sul guscio, balzi in grado di far tremare la terra e molto altro mischiati a rapimenti e scagnozzi sguinzagliati a difendere il proprio castello; dall’altra grandi abilità dirigenziali nel costruire delle squadre di livello altissimo mischiate a sim svizzere, orologi ed altri “comfort” forniti agli arbitri che non fanno proprio onore. Come detto, Bowser e Moggi dispongono (o disponevano) di armi più o meno consone per rimanere al vertice della competizione: le partite in Mario Strikers Battle League Football fortunatamente non saranno dirette dagli arbitri, un gioco sostanzialmente senza regole. Il luogo perfetto anche per personalità meno avvezze al gioco pulito.

Non stai chiamando gli arbitri vero?

Bonus: Boom-Boom – Dida

Congratulazioni, avete finito la parte principale dell’articolo, sbloccando il livello bonus finale. Oltre ai 10 personaggi giocabili elencati qua sopra vi è un ulteriore giocatore (a dirla tutta, in realtà è l’unico ad andare sempre e comunque in campo), ovvero il portiere. Esso sarà sempre Boom-Boom per entrambe le squadre e verrà sempre controllato dalla CPU.

Ma cosa lo accomuna a Nelson Dida, oltre al fatto che entrambi sono dei portieri? Sicuramente l’esplosività, i tempi di reazione ed i riflessi oltre l’umano di Boom-Boom (ovviamente esasperati dal contesto videoludico) vengono in parte ricordati da alcune parate storiche del portiere brasiliano, che ha avuto diversi blackout durante la sua carriera, ma i picchi che ha raggiunto difficilmente sono stati eguagliati da altri portieri nella storia. E riprendendo appunto la sua carriera possiamo notare una parabola discendente, che in un certo senso è anche ciò che è accaduto con il personaggio proveniente dalla saga di Super Mario: esordisce in Super Mario Bros. 3 a protezione di tutte le Fortezze del gioco ed ha un ruolo di primissimo piano tra gli scagnozzi di Bowser. In seguito in New Super Mario Bros. U viene invece indicato non più come personaggio unico ma come componente di una razza a sé, perdendo quindi da lì in poi la sua unicità e venendo classificati come una specie particolare di Koopa.
Quello che Dida ha regalato ai tifosi del Milan rimane però unico e memorabile a prescindere dalla fase finale della sua avventura in rossonero. Parlando della sua fase calante, molti tifosi accreditano l’inizio del suo calo graduale ad un episodio in particolare, ovvero quando venne colpito da un fumogeno dai tifosi dell’Inter in un accesissimo derby di Champions. Ironico pensare come questo oggetto in un certo senso ricordi proprio il nome del portiere di Mario Strikers Battle League Football, lo stesso nome che però fa anche saltare alla mente l’esplosività delle azioni di Dida in campo. Boom-Boom ha ora l’occasione di risplendere più che mai proprio grazie a questo spin-off (prendendo addirittura il posto del vecchio portiere Kritter) e sicuramente potrà regalarci qualche miracolo per preservare le nostre vittorie nelle tante partite che giocheremo questa estate. In quest’ultima stagione Dida è riuscito a portare un altro trofeo in casa del Milan, uno Scudetto in veste di preparatore dei portieri del Milan. Essendo stato Mike Maignan (l’attuale portiere dei rossoneri) uno dei grandissimi protagonisti di questa stagione, possiamo sicuramente indicare Dida come uno degli artefici di questa vittoria, così come Boom-Boom farà certamente parte delle vittorie della vostra squadra sul Club Striker, non dimenticatelo.

Un’altra somiglianza.

Doverosa nota finale: un ringraziamento speciale ai ragazzi di Mario’s Castle, senza la loro wiki sul mondo di Super Mario non avrei mai potuto indicare con certezza alcuni dati e curiosità sui personaggi in questione.

Si conclude così questo articolo frutto di un confronto tra il mondo di Super Mario e quello del calcio. Queste due realtà troveranno un nuovo punto di incontro con l’uscita di Mario Strikers Battle League Football domani 10 giugno: vi unirete anche voi alla battaglia? Fatecelo sapere e magari diteci anche quale è stato il confronto che vi è piaciuto di più o se ne avete altri da suggerire. Se volete farlo potete sfruttare i nostri canali social e se siete interessati al gioco vi consiglio di rimanere sintonizzati, pubblicheremo guide a riguardo appena uscirà il gioco e faremo live dedicate sul nostro canale Twitch. A presto!