Mercoledì sera è andata in onda, alle 22:00 italiane, la conferenza con i giochi disponibili su PlayStation 5 a cavallo del suo rilascio, previsto per il 19 novembre (12 novembre in Australia, Canada, Corea del Sud Giappone, Messico, Nuova Zelanda e USA) al prezzo di 499€. La versione completamente digitale di PS5, che avrà le stesse caratteristiche della sua controparte dotata di vano disco, sarà invece venduta a 399€. Ma cosa è andato storto in quella che doveva essere la contromossa alla guerra silenziosa tra i due colossi dell’industria videoludica? Prima di scoprirlo insieme, vi invito a leggere ciò che è successo nella conferenza Microsoft di settimana scorsa e le mie prime opinioni su questa guerra, primo perché mi fate felice, secondo perché così capite meglio. La conferenza PS5, invece, la trovate qui.
I prezzi di Playstation 5 sono stati finalmente svelati.
La conferenza Sony parte non forte, di più: il primo gioco presentato è Final Fantasy XVI, ultima opera di una delle saghe più famose dell’intero mondo videoludico. Il trailer fa il suo lavoro, genera molta attenzione e curiosità e contiene addirittura sprazzi di gameplay, cosa più unica rara di questi tempi specialmente se si tratta delle primissime informazioni sul gioco. La data d’uscita non si sa ancora, ma per quanto riguarda il prossimo gioco di Square Enix possiamo ritenerci soddisfatti. Fino ad un certo punto però. In questa conferenza infatti, non avevamo bisogno di notizie del genere, giochi grossissimi in arrivo chissà quando: l’arrivo di PS5 è letteralmente alle porte e vogliamo sapere cosa arriverà nelle nostre case al lancio o, al massimo, nell’anno appena successivo. Sapere che FFXVI è un’idea più che concreta ci fa sicuramente piacere ma… a che ci importa ora? Anche solo avere il 2021 o i primi mesi del 2022 sarebbe stato un buon risultato, così da dirci “non esce subito ma se avete un annetto di pazienza vi arriva il tripla A”. Fosse stata una conferenza di sei mesi fa non ci sarebbero stati problemi, anzi, ma adesso la guerra è alle porte. E, tra l’altro, sarà esclusiva PS5 per solo sei mesi, prima di approdare su PC e poi su console dopo un anno.
La bomba è stata sganciata ma probabilmente nel momento sbagliato.
Si prosegue con Spiderman Miles Morales, altro tripla A che con Marvel Spiderman per PS4 ha ormai raggiunto le 10 milioni di copie vendute. A farla breve, per quanto il gioco prometta bene, sembra una copia aggiornata del suo “prequel” con qualche modifica qua e là, un nuovo protagonista ed una nuova storia. Personalmente, penso che completando per bene il suo predecessore si possa ottenere sostanzialmente tutto quello che si può desiderare da un gioco così, e di conseguenza non penso che questo nuovo capitolo possa donarci chissà quale intrattenimento, a meno che non siate degli incredibili fan di Spiderman. In ogni caso sono pronto ad essere smentito a breve, dato che sarà cross-gen e disponibile sin dal lancio di PS5. Subito dopo arriva, abbastanza inaspettato, Hogwarts Legacy, un videogioco di Harry Potter che sembra promettere molto bene e che sembra, almeno a primo impatto, più che valido anche per chi non è legato alla saga di J.K. Rowling.
Miles Morales è pronto a catapultarsi nelle vostre PS4 e PS5 dal 12 novembre.
Ad abbassare il livello di originalità ci pensa però Call of Duty: Black Ops Cold War, che nel suo trailer non mostra nulla di interessante, se non un drone che fa esplodere un aereo. Così, de botto, senza senso. Esce anche questo al lancio di PS5 e sarà cross-gen: inoltre, i possessori di PS4 potranno provare gratuitamente la sua versione alpha questo weekend. Il gioco successivo è Resident Evil: Village, ottavo capitolo della storica saga di Capcom. Nessun gameplay, nessun sconvolgimento ma una buona dose di curiosità, dato che nel trailer vengono mostrati dei tratti animati con caratteristiche facilmente riconducibili ad un maestro del genere come Tim Burton, oltre ai soliti mostri e spaventi. Quando uscirà, purtroppo, non si sa ancora. A seguire, uno dopo l’altro abbiamo quattro giochi che abbiamo già visto in altre conferenze almeno una volta: prima Deathloop, un gioco interessante di Bethesda ma che è almeno la terza volta che lo vedo e mi sta facendo passare la voglia di giocarlo, Devil May Cry 5: Special Edition, di cui nessuno sentiva il bisogno anche su PS5, Oddword: Soulstorm, un platform che per quanto possa essere carino non lascia molto da dire, e Five Nights at Freddy’s: Security Beach, che ormai più di un gioco da youtuber non è. Brava Sony.
Inutile sprecarci troppe parole, Call of Duty ormai non è molto diverso da un qualsiasi gioco sportivo che ogni anno fa uscire lo stesso gioco con le rose aggiornate (Modern Warfare 2019 escluso).
Anche questo già annunciato alla scorsa conferenza di Sony, Demon’s Souls si ripresenta in grande stile come cavallo di battaglia sin dal lancio di PS5 (nonostante fosse scritto nel trailer, Sony ha rettificato subito affermando che non sarà disponibile per PC). E questo, signori miei, è veramente un gran bel gioco. Non è una versione remastered come solitamente fa Bluepoint Games (qui un mio articolo su Dark Souls Remastered) ma è un remake che, finalmente, ci dà segni di next-gen. Tutti i titoli mostrati precedentemente, infatti, giocabili sia su ottava che su nona generazione di console, non hanno dato grandi spunti visivi; ma con Demon’s Souls il breve gameplay mostrato fa capire tante cose: i movimenti sono lontani anni luce dalla legnosità del titolo originale, le luci sono calibrate benissimo e la grafica è più che notevole. Ci basta vedere il tutorial fino ad Avanguardia (il boss che vedete nel trailer) per capire che qui si fa sul serio. È vero che sono di parte e che sono un grande fan di From Software ma, anche a vederla in modo oggettivo senza alcun tipo di condizionamento, Demon’s Souls è sicuramente il titolo migliore mostrato fino ad ora per PS5. Comunque sia, se avete qualche contatto con From Software, potete chiedere gentilmente novità su Elden Ring? Ok che adesso esce questo, però non abbiamo notizie dall’E3 2019. Grazie. Ah sì, dopo hanno fatto vedere un trailer di trenta secondi di Fortnite che, onestamente, mi sembra quello più corretto di tutti: brevissimo, insignificante ma necessario per dire ai ragazzini “hey, Fortnite c’è anche su PS5! Comprate la nuova console a prezzo pieno, giocherete come con la PS4 comprata al day one e riparata sei volte ma speriamo che non lo capirete mai”. Una sacrosanta azione di marketing anche fin troppo onesta per i più grandi che aspettavano dei giochi ben migliori. L’onestà prima di tutto (più o meno).
Sembra Demon’s Souls ma in realtà sono io che vado a dare l’esame di Psicologia Fisiologica senza sapere metà libro.
Arriviamo quindi alla fine di questa conferenza, in cui Sony annuncia con molti dubbi PlayStation Plus Collection, una raccolta di giochi tripla A per PS4 che saranno disponibili per chi farà l’abbonamento a PlayStation Plus per PS5. I giochi compresi sono:
- Batman Arkham Knight (è stato gratis per un mese)
- Bloodborne (è stato gratis per un mese)
- Days Gone
- Detroit: Become Human (è stato gratis per un mese)
- Fallout 4
- Final Fantasy XV
- God of War
- inFamous Second Son
- Monster Hunter: World
- Mortal Kombat X
- Persona 5 (che non mi aspettavo, dato che su PS4 non te lo danno gratis nemmeno se gli spari)
- Ratchet & Clank (è stato gratis per un mese)
- Resident Evil 7
- The Last Guardian (è stato gratis per un mese)
- The Last of Us Remastered (è stato gratis per un mese)
- Uncharted 4 (è stato gratis per un mese)
- Until Dawn (è stato gratis per un mese)
Insomma, tutti giochi molto belli (ma belli per davvero), il punto è: a che mi servono se ho la PS4? A nulla, quasi. Chi aveva la scorsa console PlayStation ha avuto già la possibilità di giocare a tutti questi giochi in mille modi: gratis con il PlayStation Plus (quasi tutti, come vedete), sconti (God of War è fisso a 19.99€ da un anno, per intenderci), porting sul PC (Detroit: Become Human, Fallout 4), PlayStation Now (God of War, ancora Fallout 4) o addirittura sulla PS3 (The Last of Us ok che è una remastered ma sostanzialmente era una scusa per portarlo su PS4 insieme a The Last of Us Part II). Insomma, o avevi la Xbox One o questo pass ti serve a poco. E tutto questo a che prezzo? Con la stessa maestria di chi riesce a uscirsene al telefono con il classico “Eh… scusa, sono in galleria… non prende niente, biiip“, ci lasciano a bocca asciutta e non ci dicono nemmeno il prezzo. Mentre Microsoft si riempie di dettagli e funzioni, Sony galleggia in questo limbo che non porta a niente di buono. Per finire la presentazione arriva un brevissimo teaser di God of War: Ragnarok, seguito del pluripremiato God of War del 2018, che mostra il logo del titolo e annuncia che arriverà nelle nostre case solo nel 2021.
Il logo di God of War Ragnarok, che sarà un’esclusiva PS5 ed uscirà non prima del 2021 inoltrato.
Ma quindi ha vinto Sony o Microsoft? Bella domanda. PlayStation non si è fatta trovare molto sul pezzo ma ha dalla sua le esclusive (e che esclusive), Microsoft però ha tutto il resto, dagli abbonamenti, al prezzo, alla potenza. Probabilmente tra cinque anni diremo che Sony l’avrà scampata anche questa volta grazie ai seguiti dei tripla A della scorsa generazione, ma state attenti, perché la minestra riscaldata dopo un po’ stufa. Microsoft sembra più decisa nella sua informazione e nei suoi intenti, sebbene nemmeno lei abbia fatto brillare. Se mi chiedessero cosa comprare al day one, io comprerei Xbox Series S: una spesa importante ma alla portata di più o meno tutti che, se si dimostrerà sotto le aspettative, sarà a prescindere un’ottima console con tantissime funzioni utili e convenienti; più in là con gli anni, magari, colmerò il vuoto delle esclusive comprando una PS5 (magari all digital anche quella per risparmiare) per portarmi a casa con poco più del prezzo base entrambe le console, dato che per ora, come dicono in molti sul web, “gli unici due giochi validi al lancio di PlayStation 5 sono un DLC a 80€ (Spiderman Miles Morales) ed un remake (Demon’s Souls)”. Da un punto di vista di originalità ed innovazione, se ci pensate, è una cosa tremenda. E purtroppo non mi sento di dar loro torto.
E voi cosa ne pensate? Che console avete intenzione di comprare? Fatecelo sapere nei commenti.
Sì ok tu sei cinturanera però io sono un ’97 con ben pochi interessi nella vita e non esattamente contento di respirare. Sfogo la mia rabbia repressa contro Alola e Hidetaka Miyazaki.