A Pokéclone series – Serie morte e altre cosette

Ed eccoci qua, al quarto appuntamento di A Pokéclone series, la rubrica in cui mi metto a parlare di Pokécloni perché… perché sì. L’appuntamento di questa volta è un po’ più “particolare”, in quanto non parlerò di un singolo gioco, ma di diverse serie che sono uscite nel corso degli anni e che per qualsivoglia motivo sono morte o quasi (per lo meno in Occidente, per la maggior parte). Ovviamente, a differenza dei tre precedenti (rispettivamente su Monster Crown, Digimon Story: Cyber Sleuth e Cassette Beasts), dato che ogni Pokéclone qua presente non è più tra noi, questo articolo non sarà da prendere troppo sul serio. Inoltre, se il vostro Pokéclone preferito non è presente in questo elenco, la motivazione è semplice: non lo ho giocato, non me lo chiedete.

Pokémon Diamond e Pokémon Jade

“Ma Simone, devi parlare di Pokécloni, non di hack rom!” STFU, noob! Non conosci Pokémon Jade? Il famoso gioco Pokémon coi cellulari già negli anni 2000? Allora mettiti comodo che ti racconto una velocissima storia.
I case delle cartucce del Game Boy e del Game Boy Color si aprono come niente (se hai il cacciavite giusto). E in Cina decisero che era più semplice creare dei “repackaging” di una serie per il Color uscita solo in Giappone (Keitai Denjū Telefang) per vendere questi “fake” tradotti in un inglese orrendo e pieno di profanità.
La serie originale, invece, prevede che l’equivalente dell’Allenatore Pokémon ottenga non la creatura stessa, ma il suo numero di cellulare (e già capite che neanche l’originale si prendeva sul serio, nonostante fosse sviluppato da Natsume); grazie ad esso era possibile chiamare la creatura durante i combattimenti. Probabilmente non credo serva aggiungere altro per evitare di scendere ancor più nel ridicolo.

Punti di forza

  • Hai sempre voluto ottenere il numero di telefono dei mostri? Puoi farlo
  • Un gioco Pokémon degli anni Duemila in cui non compaiono né Pikachu, né Charizard, né Mewtwo
  • Il gioco originale introduceva concept interessanti che sarebbero stati presi dagli stessi giochi Pokémon anni dopo, come le nature (sebbene con un funzionamento non proprio identico)
  • L’orrore del title screen di Jade (sì, quello qui sotto) non esiste davvero
  • Profanità in un titolo Pokémon prima che esistessero Marron Merda o Clover

Punti di debolezza

  • Cos’è quell’obbrobrio?
  • Pikachu ti ghosterà per sempre
  • No, davvero, cos’è quel coso?
  • Il bootleg contiene il 120% di bug in più rispetto agli originali Keitai Denjū Telefang
  • In che senso esiste anche il seguito non solo dell’originale, ma anche del bootleg?
  • No, seriamente… QUALCUNO MI VUOLE SPIEGARE COSA SAREBBE IL MOSTRO CHE FA DA COVER A JADE????

Spectrobes

Ma passiamo a qualcosa che fa male. Sto parlando di Spectrobes, un Pokéclone prodotto da Jupiter e pubblicato da Disney Interactive Studios. Sì, proprio QUELLA Disney, la “Casa del Topo”. E aveva anche una storia interessante, con tanto di viaggi spaziali, un imperatore malvagio che vuole dominare l’universo, scavi archeologici e molto altro. Peccato che come serie sia morta dopo due giochi per Nintendo DS e un midquel per Nintendo Wii.
Il combat system, inoltre, non era il classico a turni, ma un sistema action, dove si controllava il protagonista (nel primo capitolo) o uno Spectrobes direttamente in lotta e si menavano gli avversari.
Peccato che la serie sia morta.

Punti di forza

  • La trama era carina
  • Per ottenere nuovi Spectrobes bisognava letteralmente estrarne i fossili dal terreno e rivitalizzarli
  • Usava molto bene le funzionalità del DS (due schermi, microfono eccetera)
  • Potevi “personalizzare” gli Spectrobes mediante delle decorazioni che ne modificavano parzialmente le statistiche
  • I nomi degli attacchi erano stupendi. Volete mettere la possibilità di usare Vomitorcia?

Punti di debolezza

  • Per livellare gli Spectrobes ci si metteva decisamente troppo
  • In che senso il midquel, che è uscito dopo il 2 e su una console totalmente diversa, è necessario per capire metà della trama del 2?
  • Alcune meccaniche erano fatte malino
  • Alcuni Spectrobes erano poco ispirati
  • Disney. Sia nel senso che è Disney, sia che a quanto pare ai piani alti non interessava fare altri milioni di dollari.

Yo-kai Watch

Ok, qua iniziamo a barare, in quanto l’ultimo spin-off della serie Yo-kai Watch è uscito (in Giappone) nel 2020, quindi è abbastanza difficile definire effettivamente morto questo Pokéclone; MA AL MOMENTO in Occidente lo è, visto che stiamo ancora aspettando il quarto capitolo (Level-5, ti fanno schifo i soldi, per caso?).
Lo ammetto, ho giocato solo il primo capitolo in quanto il combat system non mi ha mai preso, ma ho molto apprezzato il concept di basare le creature del gioco sugli yokai veri e propri giapponesi (una cosa che in Pokémon si è sempre più persa). Esistono anche delle serie animate e dei manga tratti dalla serie.

Punti di forza

  • Mostri molto ispirati
  • Il mondo di gioco è carino
  • Jibanyan è una mascotte sicuramente migliore di Pikachu

Punti di debolezza

  • Il combat system non mi ha preso
  • Ha “rubato” da Pokémon alcune delle cose più criticate dai fan, come le versioni multiple: Yo-kay Watch 2 è uscito in due versioni diverse, Yo-kay Watch 3 ha addirittura sperimentato con la terza versione, mentre Yo-kay Watch 4 esiste in versione base ed “enhanced”
  • La localizzazione ha colpito ancora: il protagonista è un giapponese con il nome americano
  • A Level-5 non interessano i soldi di noi baka gaijin
  • A parte la prima serie anime e una rivista da edicola, non credo di aver mai visto altro del franchise importato da noi (forse il manga? Non lo so, non credo di averlo mai visto)
  • Tra poco la morte dei server del Nintendo 3DS toglierà feature ai tre giochi arrivati in Occidente

Monster Rancher

Aaaaaah, e ora passiamo a un altro Pokéclone decisamente nostalgico: la serie Monster Rancher di Tecmo. Probabilmente in Italia più famosa per l’anime andato in onda negli anni Duemila (ma tutti a quel tempo sono usciti?) che per i giochi, è comunque un’altra serie classificabile come Pokéclone. Nonostante anche di questa siano usciti in tempi recenti due titoli (rispettivamente nel 2021 una remastered dei primi due giochi e nel 2022 un crossover con Ultraman), l’ultimo vero titolo risale a più di 10 anni fa, per la precisione al 2012.
Il concept che rendeva questa serie davvero interessante era che (per i titoli usciti su console con un lettore CD), per ottenere nuove creature si faceva leggere alla console col gioco avviato un qualsiasi CD (e successivamente anche DVD) e veniva estratto dal database interno il mostro corrispondente. Il gameplay consisteva poi nell’allevare questi mostri per dei tornei in cui guadagnare soldi per allevare ulteriormente i mostri.

Punti di forza

  • Alcuni mostri erano molto belli
  • L’anime era caruccio
  • Il concept di creare mostri dai CD era molto originale

Punti di debolezza

  • Rip CD
  • Alcuni mostri erano dei cloni di altre serie (dai, il lupo nell’anime era palesemente Garurumon)
  • Ma l’anime in Italia è mai stato mandato in replica?
  • Che l’anime fosse basato sul gioco lo sappiamo tipo in cinque persone
  • Puoi softlockarti nel gioco se non hai più soldi e mostri (perché sì, possono morire o essere mandati “in pensione”)

Dinosaur King

Già gioco arcade che sfuttava delle carte collezionabili a tema dinosauri (mai arrivato in Occidente) dal 2005, SEGA decide nel 2007 di rilasciare Dinosaur King anche su Nintendo DS. Non credo ci sia molto da dire, anche perché è uscito un solo gioco su console e credo che anche l’arcade sia morto. Ma forse è meglio così.
La trama del titolo per DS comunque non era niente di speciale: due ragazzini sono in viaggio in Africa col padre di uno di questi, in un laboratorio dove vengono resuscitati dinosauri. Una banda di criminali vuole usare questi dinosauri per conquistare il mondo, quindi sta ai due ragazzini combattere i criminali. Usando i dinosauri resuscitati. Cosa mai potrà andare storto, dando un T-Rex alto 8 metri a un undicenne?

Punti di forza

  • Dinosauri
  • La serie è praticamente morta subito
  • Potevi scavare i fossili di dinosauro
  • Praticamente Jurassic Park: The Game, ma con molti più errori di quanti ne commettano nei film. Sì, questo è un punto di forza. Perché volete mettere dare in mano a dei ragazzini dei dinosauri?

Punti di debolezza

  • La grafica, soprattutto nelle lotte, era terrificante anche per l’epoca
  • Il combat system era praticamente una versione leggermente più avanzata di carta-forbice-sasso
  • A quanto pare è uscito un GCC (scorrelato a quello arcade) anche in Occidente. Ma non in Italia, è invece uscito in Francia.

Menzioni d’onore

Questo episodio non può non concludersi con delle menzioni d’onore di serie (morte o meno) Pokéclone  che però non ho giocato così tanto da poterne parlare in un articolo dedicato.

Dragon Quest Monster

Praticamente Toriyama (RIP) disegna mostri e il giocatore li colleziona. Carino come spin-off di Dragon Quest, peccato solo che di giochi ne escano troppi pochi e troppo distanti tra loro (e io ne ho giocato solo uno).

Monster Hunter Stories

Ho giocato solo il primo. La storia mi ha preso pur essendo semplice (non che le storie della serie principale di Monster Hunter siano mai state granché, ma là è comunque più giustificabile), il combat system e il breeding un po’ meno. Parte del contenuto aggiuntivo di quel gioco è rimasto esclusiva giapponese perché connesso all’anime mai importato da noi. Ma almeno la grafica era carina.

Medarot (o Medabots, se siete americani)

Praticamente noto quasi solo per l’anime credo anche mai finito, in Occidente (hey, esattamente come Monster Rancher), praticamente è Pokémon ma collezioni robot (e parti di robot) invece che mostri. Carino, ma preferivo un altro tipo di gameplay nei giochi basati sui robot, ai tempi (qualcuno ha detto “Custom Robo”?)

E con questo, la mia rubrica sui vari Pokécloni termina (per ora) qua. Non ho parlato di TemTem o Nexomon perché non li ho ancora giocati, ma sono nella mia lista di giochi che prima o poi proverò. Cosa ne pensate? Avete qualche “Pokéclone del cuore”? Conoscevate qualcuna di queste serie? Fateci sapere la vostra, come sempre nei commenti ai nostri canali social!