Tra poco meno di un mese, il 6 ottobre, uscirà Detective Pikachu: il ritorno, annunciato nell’ormai lontano 2019 e sequel del videogioco per Nintendo 3DS Detective Pikachu, noto anche (almeno per quanto riguarda una versione ridotta rilasciata esclusivamente in Giappone) come 名探偵ピカチュウ ~新コンビ誕生~, ovvero Grande Detective Pikachu – Nascita di un Nuovo Duo.
Il capitolo originale ha portato alla nascita del primo, vero film live action ufficiale a tema Pokémon con Ryan Reynolds nei panni dell’iconico detective Pikachu, un Pikachu parlante (anche se solo Tim Goodman, il protagonista umano di gioco e film, riesce a capirlo) e amante del caffè.
Questi due media (film e videogioco) hanno delle premesse simili: il padre di Tim, Harry Goodman, è un detective della città di Ryme City, un posto dove umani e Pokémon convivono pacificamente e le lotte Pokémon sono bandite. Harry indaga insieme al suo partner Pikachu su vari casi. Durante le indagini su uno di questi casi, però, misteriosamente sparisce nel nulla e Pikachu perde la memoria. Da questo inizio pressappoco identico tra film e videogioco, la trama dei due si allontana pur mantenendo alcuni punti di contatto. Se nel film come comprimaria femminile di Tim abbiamo Lucy Stevens, giovane aspirante reporter per CMN News, nel gioco abbiamo invece Emilia Christie, aiuto regista della GNN. Il gioco, inoltre, si sviluppa in maniera episodica, per casi, in maniera simile ad esempio a un classico Ace Attorney o similari, mentre l’azione del film è tutta in sequenza. In questo modo alcuni casi del gioco hanno un parallelo nel film, come ad esempio gli Aipom ladri del gioco che diventano degli Aipom quasi assassini nel film, o l’infiltrazione al Pokémon Comprehensive Laboratory (o, in breve, PCL) che si svolge in entrambi i media, sebbene per motivi differenti.
Un altro punto in comune è la presenza di un certo Clifford sia nel gioco che nel film, in entrambi i casi con la parte del cattivone da film di James Bond che sviluppa una sostanza, l’R, sfruttando i geni di Mewtwo, in grado di rendere furiosi i Pokémon (e, nel film, con l’effetto secondario di unire le coscienze degli umani con i corpi dei Pokémon). Il suo piano, in entrambi i casi, prevede di rilasciarla sui cittadini e sui Pokémon di Ryme City durante la parata annuale della città. Nel film questo avviene (anche se in seguito i danni vengono risistemati), mentre nel gioco Tim e Pikachu riescono a sventare la cosa.
Ma oltre ai punti di contatto esistono anche diverse differenze: nel gioco infatti Tim e Pikachu indagano anche, per esempio, su un incidente avvenuto su un’isola vicina e che porterà all’arresto di alcuni speculatori edilizi, mentre la scena del porto (che nel film serve esclusivamente a inserire battute con doppi sensi e riferimenti ai classici telefilm sui poliziotti mentre i protagonisti interrogano un Mr. Mime) qui serve da antipasto per un caso più grosso a bordo di una nave da crociera. Assente dal gioco inoltre la sequenza in cui i due indagano nella downtown di Ryme City riguardo lotte illegali in cui l’R potrebbe essere usato (la scena dei trailer del film con Charizard, per intenderci), uno degli ultimi casi su cui stava indagando Harry prima di sparire.
Gli altri personaggi poi sono completamente differenti e in alcuni casi, dove ci sono dei parallelismi, si fermano praticamente alla superficie. Basti pensare che lo stesso cattivo, Clifford, menzionato poco sopra, nel gioco è Roger Clifford, produttore per la GNN, mentre nel film è Howard Clifford ovvero il fondatore della città e delle Industrie Clifford (e padre di Roger Clifford, sempre presente nel film, dove però ricopre il classico ruolo del primo sospettato che in realtà è innocente).
Ma a questo punto, se abbiamo visto che ci sono differenze tra film e gioco, la domanda sorge spontanea: nel mese che ci separa dall’uscita del gioco, quale è il media migliore per Detective Pikachu? E come recuperarlo?
Come abbiamo già visto, esistono il gioco per Nintendo 3DS e il film, ma esistono anche altre due versioni di questa storia, correlate all’edizione cinematografica, ovvero le trasposizioni in forma di graphic novel e romanzo del film. Ovviamente, dato che queste due seguono le vicende del grande schermo, non presentano grosse differenze con quella (anzi, addirittura la graphic novel è una trasposizione quasi 1:1 con tanto di ripetizione delle medesime battute).
Dal mio punto di vista, il modo più semplice di recuperare i contenuti di Detective Pikachu 1 è il film, di cui vi lascio anche la mia recensione che scrissi nel 2019: il film è relativamente breve (più di un gioco), ed è sicuramente più d’effetto della carta stampata (una delle mie remore maggiori sull’edizione graphic novel infatti è la mancanza, per ovvi motivi, di quei colori neon presenti nel film che servono a dargli atmosfera).
Di Detective Pikachu abbiamo detto:
- Pokémon: Detective Pikachu, recensione del film
- Come recuperare il gioco e differenze tra Detective Pikachu (gioco) e Pokémon: Detective Pikachu (film) [voi siete qui]
- Detective Pikachu: Il ritorno, guida ai Capitoli 1 e 2
- Detective Pikachu: Il ritorno, guida ai Capitoli 3 e 4
- Detective Pikachu: Il ritorno, guida al Capitolo 5
- Detective Pikachu: Il ritorno, recensione spoiler free
- Detective Pikachu: Il ritorno, analisi di trama/personaggi/narrazione
Cosa ne pensate? Avevate già giocato il videogioco o visto il film? Conoscevate le differenze tra i due media? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti ai nostri canali social!
Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.