Ci risiamo, dopo due anni riprovo a scrivere un pezzo sui leak. Come “riprovo a scrivere”? Ebbene sì: nel 2020 decisi di scrivere un pezzo che per motivi vari è rimasto per sempre nelle bozze di questo sito, ma che oggi voglio tirare fuori, almeno nello spirito.
Piccolo tl;dr relativo al contesto in cui scrissi quell’articolo: ricordate che dal 2018 a intervalli randomici saltavano fuori build e altro materiale di giochi Pokémon beta, dalla demo SpaceWorld 1997 di Pokémon Oro a sprite beta da Pokémon Verde e Diamante e Perla? Il famoso Gigaleak, per intenderci. Bene, caso vuole che nel 2020 venne ufficialmente fuori la verità: un hacker, Wack0, aveva bucato i server di Nintendo e rubato circa un terabyte di dati. Come si sa questa storia? Ovviamente perché è stato processato per la vicenda. Cosa c’entra tutta questa storia con questo articolo nello specifico? Poco o nulla, in realtà, se non fosse che, nel pezzo di opinioni mai uscito, parlavo ovviamente di cosa succede ogni anno con Pokémon.
È noto infatti che il “ciclo di rilascio” di un gioco Pokémon segue delle fasi decisamente schematizzate che si ripetono ogni volta:
- Voci di corridoio riguardo il nuovo titolo (solitamente false)
- Annuncio ufficiale dei giochi
- Leak season
- Annunci ufficiali che molto spesso smentiscono, ma qualche volta confermano i vari leak
- Leak della ROM qualche giorno prima dell’uscita
- Uscita dei giochi
- Datamine della ROM (se non completato prima dell’uscita)
E ovviamente anche con i prossimi titoli Pokémon, Scarlatto e Violetto, è successa la stessa cosa: i titoli sono ormai stati aperti e spoilerati al mondo intero. A circa una settimana dal lancio.
Come sempre, noi di Johto World non abbiamo coperto questi leak, ma ovviamente su internet ci sono altri siti che si sono fatti molti meno scrupoli a pubblicare materiale palesemente coperto da NDA e per cui qualcuno passerà quasi certamente dei guai, dei guai molto grossi. Ma non è questo il punto.
Il punto è che ci sono vari motivi perché questi leak avvengono. E no, nessuno di questi è realmente valido, anche se a una prima occhiata alcuni potrebbero sembrarlo.
I leak avvengono perché il marketing fa pena
Ok, iniziamo subito dall’elefante nella stanza: il marketing di The Pokémon Company, almeno da Pokémon Ultrasole e Ultraluna e la loro “nuova avventura ad Alola“, ha qualche problema (già dopo l’uscita del secondo DLC di Spada e Scudo avevo detto due cose a riguardo pure io). E non parlo solo di promesse non mantenute, parlo proprio del fatto che non sono in grado di spiegare come funzionino certe meccaniche dei giochi. Faccio un esempio per spiegarmi meglio: in Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente hanno introdotto i Grandi Sotterranei. Bene: fino alla data di uscita dei giochi sapevamo che si sarebbero potuti giocare in coop con amici e sconosciuti, in locale e su internet, ma non ci è stato spiegato come avrebbe dovuto funzionare questa coop, abbiamo dovuto scoprirlo noi al Day One. E la stessa cosa più o meno si ripete, con Scarlatto e Violetto, con la coop a quattro giocatori (anche se, almeno in questo caso, è stato vagamente accennato qualcosa nelle anteprime alla stampa di qualche settimana fa). Ora, immaginate che questo continui a ripetersi da anni.
Allora i leaker fanno il lavoro del reparto marketing? Potremmo dire di sì, ma non è una scusa valida per i leak. Le mancanze di The Pokémon Company sono problemi della compagnia che si riversano sulla fanbase, ma non per questo bisogna rincarare la dose. Perché a questo punto la colpa diventa di entrambi.
I leak avvengono perché i giochi fanno schifo
Il secondo punto è più personale. Lo sappiamo bene, la fanbase di Pokémon è tossica, allo stesso livello di quella di Sonic (anche se per motivi differenti). E molto, molto rumorosa. Tanto che ormai i giochi Pokémon vengono disprezzati all’uscita e diventano dei bei titoli due generazioni dopo l’uscita: sì, questo vuol dire che ora abbiamo persone su internet che apprezzano i titoli più vuoti mai usciti, Pokémon X e Y. E una fanbase tossica cosa fa? Cerca di rovinare la propria stessa serie. Con ogni mezzo necessario. Incluso leakare l’intero gioco pochi giorni prima dell’uscita, nella speranza di arrecare un danno economico all’azienda. Ma, esattamente come per la pirateria di qualsiasi altra serie, chi voleva piratare il gioco non lo avrebbe mai pagato fin dal principio. O, come spesso avviene, lo scarica in anticipo e poi comunque riceve la sua copia (comprata e pagata) al Day One.
I leak avvengono perché Game Freak non ascolta la fanbase
Alla questione che i giochi fanno schifo, si ricollega anche la solita questione del target, che periodicamente ritorna anche sul nostro sito. Già dai due Let’s Go era diventata evidente una questione non certo secondaria, ovvero che Pokémon è sostanzialmente un brand indirizzato ai bambini, ma a cui giocano anche (e soprattutto) venti/trentenni, che comunque non sono il target principale della saga. Ok, abbiamo avuto Leggende Pokémon: Arceus, che sicuramente era più “per noi”, ma la saga rimane quello che è: un titolo per bambini. E come tale va trattata. E di conseguenza, se una persona non è più il target di qualcosa, non dovrebbe tornarci a forza: se Pokémon ha smesso di piacervi, è più che lecito. Ma lasciate che il resto della fanbase continui ad esistere.
Non starò a trattare punti a mio avviso stupidi, come ad esempio “i leak avvengono perché serve il datamine” o “i leaker sono dipendenti di Nintendo/Game Freak/altro” perché sono oggettivamente degli insulti all’intelligenza dei nostri lettori.
E ora veniamo ovviamente al punto massimo della questione: “se non ti piacciono i leak, stacca internet“. Il punto però è che a me leak e spoiler non hanno mai dato fastidio. Anzi, sono io che vado a cercarli (e lo ho fatto anche per Pokémon Scarlatto e Violetto, lo ammetto). Ma non è comunque un punto valido, visto che questi leak sono letteralmente ovunque. Staccare internet non è mai stata una soluzione valida. La soluzione valida è “non si coprono i leak“. Non sto dicendo che i leak non dovrebbero essere divulgati (ovviamente se si esclude l’insignificante dettaglio che sono informazioni ottenute illegalmente), sto dicendo che forse è il caso di evitare di scriverci articoli su articoli, condividendo migliaia di volte le stesse immagini. Perché se a me non importa di leggere uno spoiler, magari a molti altri fan causa problemi. Per favore.
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Classe 1994, nintendaro dalla nascita. Ha quasi finito l’album delle figurine Pokémon uscito nel lontano 1999, e da allora è alla ricerca del Mew mancante. Ha iniziato a giocare a Pokémon con Oro quando ormai era già uscito Cristallo, ma da allora non si perde un’uscita della saga. Odia scrivere bio abbastanza sarcastiche in due righe.